Afterhours estranei

tep via mazzini afterhourstornato da tabiano ho pensato di tirare fuori i vecchi CD. Cosi ecco risuonare nei cuffioni gli afterhours che è una bellezza sentirli cosi giovani e su traccie pulite, perfette come va di moda nei nostri secoli. E mi immagino il Sig.Agnelli che canta da solo nello stanzino di fronte al microfono come ho fatto tante volte con risultati ben diversi. E mi fa impressione perchè le grandi solitudini nei secoli si somigliano tutte, con risultati diversi.

in ogni caso se mi fermo a pensare a qualcosa che lo riguarda, mi piace pensare che gli afterhours non abbiano fatto un buon lavoro. Ma è solo voglia di parlarne con qualcuno, niente che riguardi davvero la musica, o il mondo che ci immaginiamo. E’ comunque tutto quello che riesco ad ascoltare stasera. e la freddezza del signor Agnelli è confortante, al centro della mia fantastica isola. Ora capisco perchè la copertina mi è sempre sembrata non c’entrare niente con l’album, e invece è perfetta, sensazione di estraneità … bei ricordi.

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