la vita di coppia, parte #2

coccinelle.gifCiao Amici!

oggi è mercoledì, e vorrei parlarvi dei rapporti di coppia in relazione ad internet.

dopo alcuni anni passati a sentire la mia vita di coppia una merda, ho pensato che era ora di puntare a un unico obiettivo: la solitudine.

Ok, ho pensato, ora fino a quando non capisco come si sta con le persone, voglio stare da solo.

Così questa solitudine si fa via via più intensa, passo le mie giornate ad osservare le sfumature del nulla, mi immergo, nel nulla. nel virtuale.

Strano come il computer sia un compagno perenne della solitudine, un piccolo assurdo amico che non esiste. in questo contesto, internet è il protagonista, e quando noto l’allargarsi dell’utenza che approda su internet, un po’ mi preoccupo.

Tuttavia ormai è internet a ri-costruire l’anima dei rapporti con gli altri. Rapporti che poi si emancipano da internet… e si tuffano nella vita reale, trovano l’amplesso… e liberandosi dalle catene della comunicazione non corporea, poi deragliano di nuovo. E’ il gioco del ferirsi e chiedersi scusa: trascina in vortici spiacevoli tutti quelli abituati a chiudere la chat quando il discorso richiede un’ evoluzione.

Qui ci sarebbe da discutere molto, sulla possibilità stessa che esista l’evoluzione interiore, comunque noto che anche se le cose vanno bene, la gente le fa andare in vacca per dimostrare qualche tipo di superiorità. Quelli che restano nella barca pretendendo di non farla affondare, sembrano destinati a ritrovarsi soli…

Per cavarci fuori da questo fastidioso ciclo vizioso, chiamerò in causa i Cavalieri dello Zodiaco

  • le gambe, sono immobilizzate nel ghiaccio, non riesco piu a muovermi, come è possibile?
  • semplice… quante polveri di dimanti ho lanciato, credi forse che lo abbia fatto per semplice difesa?
  • no di certo… ma credevo di poter ribattere facilmente la polvere di diamanti invece non ci sono riuscito come è stato possibile tutto cio?
  • forse un giorno lo saprete, per ora accontentatevi di questo
Piaciuto l'articolo? Ricevi un'email quando scriverò ancora (circa 2-3 all'anno)

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