Olbia – New York


I colloqui di lavoro sono come partite a poker: bisogna sapere bluffare e spesso si finisce nudi, pestati a sangue e ricoperti di vomito in un vicolo senza ricordarsi cos’è successo. Un mese fa mi chiama l’etichetta discografica Columbia, vogliono un mio video per Solange Knowles. Io dico: veramente di solito non lavoro con artisti di colore mainstream, ma va bene, vengo ad ascoltare. Cinque minuti non si negano a nessuno, nemmeno a Solange Knowles. Dunque prendo la Tirrenia da Olbia e vado a New York, passaggio ponte. Qualche giorno dopo, sala riunioni della Columbia. Mi dicono: guardi, a noi lei fa sinceramente schifo, ma proprio letteralmente, ci provoca disgusto e ribrezzo, non si è neppure lavato per venire qua [nota: avevo fatto un lungo viaggio in nave e non ho avuto il tempo di fare una doccia, ma va beh], per non parlare del casino che ha combinato in bagno appena arrivato [nota: su questo hanno ragione, nessuna scusa], e poi diciamolo: usa una versione craccata di Premiere, pure vecchia, plugin craccatissimi che per farli funzionare deve evocare tutti i santi, non sa usare nemmeno After Effects perché è pigro, i suoi video sono amatoriali, da dilettante allo sbaraglio, tutti uguali poi, con questa estetica tossico-lo-fi che ha veramente rotto, non ha mai manco mezza idea, si vede benissimo che fa tutto a caso e… “SCUSATE SE VI INTERROMPO” dico io. “Direi che con i complimenti possiamo fermarci qua, grazie. Passiamo alla proposta. A me interessa solo quella. Sinceramente non ho nemmeno mai ascoltato un disco di Solange, ma se ci sono da prendere soldi per me va bene. Dai, fatemi questa proposta e finiamola qua”. I manager si guardano fra loro un po’ confusi. Poi uno parla: “Non sappiamo bene perché ma la signorina Solange si è innamorata dei suoi video e ha deciso che voleva lei per girare il prossimo”. “Mh, ho capito. Quindi?” dico sfregando pollice e indice per fare il gesto dei soldi. “Quindi… la proposta è 18 milioni di dollari. Avrà a disposizione una delle migliori troupe di tutto il pianeta. 180 videocamere. Le location che vuole, che sia il deserto del Sahara o Marte. 5mila ballerine per le coreografie. Droni militari. Riprese satellitari. Sottomarini. Elefanti albini. Nani cinesi. Lottatori di sumo. Dica una cosa e noi gliela procuriamo”. “Emmedi?” dico io. Loro: “Come?”. “No niente, era una battuta. Quindi la vostra proposta è 18 milioni?” “Esatto” dicono loro sconsolati. “18 milioni di dollari? Quanto fa in euro?”. Mi rispondono: “Circa 16 milioni e 118mila euro”. “Circa? Mmmm, posso sapere la cifra esatta?”. Sento che stanno per accoltellarmi, ma è il momento di non mollare, come a poker. Fanno un rapido calcolo e poi mi dicono: “Sono 16.118.777,48 euro”. “Uhm” dico io. Abbasso la testa come se stessi riflettendo. Aspetto qualche secondo. Percepisco la loro impazienza ma la ignoro, anzi, me ne nutro. Poi mi alzo in piedi, lancio una bottiglia d’acqua Evian contro uno dei manager, salto sul tavolo e urlo: “16 MILIONI E SPICCI PER UN MIO VIDEO????!! Io non mi piegherò mai a voi per quella cifra! Voi rappresentate il Male, siete servi del capitalismo e Solange non è che l’ennesimo virus dell’estetica cool, che è peggio del capitalismo, voi trasformate in merda tutto quello che toccate, Solange non è una donna nera, è un prodotto cool! Non vorreste mai un nero non cool nel vostro video, e se ci fosse, lo fareste diventare cool! Fareste diventare cool un barbone, fareste diventare cool perfino me, pur di ricavarci qualche soldo! Tenetevi i vostri soldi, io li prenderei solo per bruciarli, ma ho calcolato le emissioni di CO2 e ho deciso che non ne vale la pena!”. Poi rubo le penne dal tavolo, scappo via dalla sala riunioni e vado direttamente al porto a prendere la Tirrenia. Un mese dopo mi arriva un messaggio di Edoardo Inglese, mi chiede se voglio fare un video per lui. Gli dico: ma certo Edoardo, ci mancherebbe. So che questa storia può sembrare inverosimile, eppure – a parte qualche piccolo dettaglio ininfluente (in realtà ho preso la Moby, ad esempio, non la Tirrenia – cose di questo tipo) – vi giuro su mia madre che è andata esattamente così.

(il video per Edoardo è questo
https://www.youtube.com/watch?v=3Yol3gKmAlI )


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