Se vuoi sapere come smettere di giocare, potrebbe esserti utile il mio elenco delle bugie (o meglio delle scuse) che si raccontano i giocatori delle slot machines nei bar, i giocatori d’azzardo, scommesse sportive e tutti quelli che sono diventati dipendenti dal gioco e ancora non vogliono ammetterlo (prima di tutto a loro stessi).
- tutta colpa di quella prima vittoria
- gli altri vincono, c’è scritto tutti i giorni nei giornali
- se gioco ancora, prima o poi vincerò
- conosco il trucco, il posto, il giorno, la macchinetta in cui si vince e che paga
- non ci spendo tanto, e comunque con quei soldi cosa potrei farci?
- gli altri sono dipendenti, io no
- mi piace giocare, e sono molto bravo… so tutti i trucchi di questa slot machine
- conosco uno che lo fa di mestiere, ha vinto 1000 euro in un giorno!
- ancora una volta, sarà quella giusta, poi torno a casa
- se vinco salvo la famiglia dalle difficoltà del momento in un colpo!
- posso smettere quando voglio, è che mi piace e quindi continuo
- le vincite di ieri hanno compensato le perdite di oggi
- (al telefono…) “no, cara… sono al supermercato arrivo subito”
- è il mio unico vizio! lasciatemi almeno questo!
- oggi ho perso troppo, devo almeno vincere una volta per rifarmi, poi torno a casa.
- siamo un gruppo di amici ed abbiamo trovato un sistema molto buono per vincere (alle slot, all’enalotto, al totocalcio, al poker)
- non posso dire alla mia fidanzata/moglie/amica che sto giocando, non capirebbe che posso smettere quando voglio
- con tutti i soldi che ci ho speso lo Stato dovrebbe ringraziarmi
- devo giocare almeno un’ora perché la macchina sta per pagare, è calda
- Ah se vincessi 1 milione di euro… io si che saprei come spenderlo
- Posso smettere da solo / non posso smettere da solo
*Immagine tratta dal documentario “vivere alla grande”.
Posso smettere da solo / non posso smettere da solo
Queste affermazioni sono entrambe problematiche perché confondono le idee, con l’unica conseguenza del lasciarti a pensare, rimandando le decisioni importanti. Prendiamole una per una:
– posso smettere da solo: siccome pensi di potercela fare da solo/sola rimandi il momento in cui chiedere aiuto all’esterno. Col risultato che esci di casa quasi tutti i giorni a buttare tempo nel tuo vizio.
– non posso smettere da solo: siccome pensi di essere troppo debole/inutile/fragile… credi anche che il tuo destino sia segnato, e credi di non poterne mai uscire se non con quella famosa vittoria che ti libererà dai debiti. Hai anche così tanta paura che il tuo bel giochino finisca che in fondo, non hai voglia di chiedere aiuto a nessuno. Dopotutto una dipendenza è una droga, ti addormenta. Ti isola dal resto dei pensieri dolorosi, nei quali ti piace dimenticare di avere una vita, delle responsabilità e forse anche una famiglia che ha bisogno di te.
Un nuovo inizio
Partiamo dall’inizio: tutti hanno bisogno di aiuto, ma la decisione di volerne uscire può partire solo da te. Capisci il perchè entrambe le affermazioni sono problematiche? Perchè in un certo senso sono vere entrambe, e false entrambe. Se aspetti che dentro di te “scatti” una molla magica che ti spinga nella direzione giusta, aspetterai ancora a lungo, dato che le catene del tuo vizio ti strangolano giorno dopo giorno, lentamente. Ci sono persone che perdono la famiglia, i figli, la casa… le cose più preziose della vita eppure scelgono ogni giorno di illudersi all’interno della propria droga: il gioco.
Quindi, siamo fottuti?
Ebbene esiste una cosa che puoi fare anche senza decidere nulla, una cosa utile e facile, a portata di mano: pensa ad una persona. Pensa a una persona alla quale non hai mai detto del tuo vizio, una persona che per te rappresenti qualcosa di importante, una persona che sia ancora viva. Ora pensaci il tempo che vuoi. Tutti i giocatori di solito tengono sempre il loro sporco segreto in un cassetto, vergognandosi delle proprie azioni. E’ venuto il momento di inziare a fidarti di qualcuno. Prendi in mano il telefono, esci di casa… insomma contatta questa persona e dille molto semplicemente:”ho un problema col gioco“.
Non aspettarti aiuto da questa persona, pensa solo che tu hai bisogno di parlarne con qualcuno. Mi raccomando a questa persona non dovrai mai chiedere dei soldi, non dovrai mai metterla nelle condizioni di offrirti un prestito. Questa persona può essere il tuo biglietto di ritorno verso il mondo delle persone “normali”. Apriti con questa persona, poco per volta. Parlale se lei avrà voglia di ascoltarti. Non essere pesante… perchè se vuoi piangerti addosso esistono fior fior di psicologi che giustamente si fanno pagare per ascoltare i tuoi piagnistei e tue scuse. A questa persona, devi dare fiducia, senza aspettarti nulla in cambio. Perchè sarà la tua umanità a fare il resto.
Il fatto di aver rivelato il tuo segreto, piano piano ti toglierà quegli schemi, quelle bugie che ogni giorno racconti a tutti. Piano piano rivela a quante più persone riesci il tuo segreto, che diventerà sempre più enorme, sempre più bisognoso di essere risolto. Prima inizi e prima potrai ricostruire quella rete di legami sentimentali che ci rende umani.
Attenzione perché il tuo vizio, è ancora lì. Non scomparirà magicamente. Perché in fondo ti hanno fatto credere che ogni essere umano per essere degno di questo nome debba fare cose straordinarie, cose uniche e grandissime. E tu invece hai una vita di merda, piena di debiti, di bugie… e di solitudine. Un destino nel quale ci siamo messi da soli.
Il processo di ricostruzione di un’identità è lungo e solo tu lo puoi iniziare. Prendi in mano il telefono e rivela la triste verità a qualcuno. adesso
Tutte le risposte alle scuse
Ho impiegato 3 anni per intervistare e ascoltare giocatori patologici. Per ognuna delle scuse che hai letto esiste una spiegazione e soprattutto una via d’uscita logica. Tutto il mio lavoro costa pochi euro, se ti interessa lo trovi cliccando su questo tasto a forma di pillola blu:
Ps. se vuoi aiutare un parente / amico / marito / fidanzato che ha problemi col gioco d’azzardo, leggi la risposta a Tina.
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