Suicide FAIL nella Francia del 700 – VMC+

Suicide FAIL nella Francia del 700


il grande moralista francese nicholas chamfort a un certo punto della sua vita divenne un fanatico giacobino. nel periodo del Terrore questo ovviamente gli causò qualche problema con i suoi amici nobili, e venne arrestato più volte. un giorno, stanco della situazione, decise di suicidarsi: si rinchiude in bagno e si spara in testa con una rivoltella, ma il colpo devia su un osso colpendolo all’occhio; ma rimane vivo. allora, in preda alla disperazione, afferra un rasoio e tenta di sgozzarsi, ma non ci riesce. lo trovano in un lago di sangue, ma vivo. passerà poi un anno in un seminterrato, ricoperto di bende, a soffrire per un’infezione dovuta alle ferite che poi lo porterà alla morte. a un amico che lo andò a trovare disse: “che volete! ecco cosa capita a chi non ci sa fare con le mani, non si riesce a combinare niente, non si è capaci nemmeno di uccidersi”.

UPDATE: ok, ed è subito mistero. mi si fa notare che su wikipedia (en ma anche fr, che si suppone più affidabile sull’argomento) si parla dell’arma del secondo tentativo di suicidio come di un coupe-papier, cioè un tagliacarte. e la scena avrebbe avuto luogo nello studio di chamfort, e non nel bagno. questo dice wikipedia. la mia fonte è invece la biografia contenuta nella raccolta italiana delle opere di chamfort, che parla di “bagno” e “rasoio”. ora il problema è: se il suicide fail è avvenuto in bagno è molto probabile che lo strumento fosse un rasoio; se invece è avvenuto nello studio è più probabile un tagliacarte. l’enciclopedia britannica parla addirittura di un poniard, che mi sembra una specie di pugnale; mentre l’encyclopédie de l’agora di rasoir, rasoio. il problema è anche che “cabinet” è sia “studio di lettura” che “toeletta”, spogliatoio, insomma gabinetto. da qui l’ambiguità. ora, immagino che ci siano molte persone interessante a un chiarimento dell’equivoco, quindi. fatevi avanti, amici nerd. studio o bagno? tagliacarte, rasoio o “specie di pugnale”? questa cosa va risolta, altrimenti non si dorme.


2 risposte a “Suicide FAIL nella Francia del 700”

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