da bambino ero convinto che se immaginavo una cosa brutta quella cosa non sarebbe accaduta. dio non l’avrebbe permesso. non poteva essere anticipato da me, un semplice mortale che sta imparando ad andare in bicicletta. usavo sistematicamente questa tecnica. dovevo andare a giocare a pallone? allora pensavo “uffy, magari piove, sob”. e ovviamente seguivano 48 ore di sole e io potevo giocare allegramente con i miei amichetti (in realtà non giocavo spesso a pallone, e sicuramente non allegramente con i miei amichetti: cerco solo di usare esempi ai vostri livelli). per migliaia d’anni l’uomo aveva subito le decisioni degli dei e invece io! IO! ero riuscito a prendere in mano il mio destino!

capii subito però che c’era il rovescio della medaglia, ovvero: se pensavo una cosa bella, anche quella non sarebbe accaduta. questo mi faceva disperare. immaginavo cose meravigliose che potevano capitarmi e subito dopo pensavo “oh no, ora dio lo sa!” e mi pentivo di averlo fatto perchè sapevo che ormai non potevano più capitare. dunque smisi di immaginare cose belle. è così che sono cresciuto: immaginando in continuazione cose brutte e cercando in tutti i modi di non immaginare cose belle. ehi, ora che ci penso forse è per questo che sono stronzo. LOL. comunque. ho portato avanti questa tecnica per molti anni, poi credo che dio abbia capito il trucco e non si è più fatto fregare così facilmente, anzi, ha iniziato a vendicarsi gettandomi addosso piccole tragedie, e il resto è storia. il mio destino è tornato nelle mani delle moire, le tre figlie di zeus responsabili del destino di ogni uomo.

nella foto: una moira e una divinità hindu. solo io noto delle somiglianze? e l’essenza divina di moira non si manifesta sono nel nome e nell’aspetto esteriore, ma anche nel cognome, evidente rimando ad orfeo, e nel luogo di nascita: moira orfei è nata a CODROIPO, celebre anagramma di PORCO DIO. non dico altro. sono nelle sue mani.