la gallina mangia l’uovo e l’uovo mangia la gallina

Cari Amici,

e apprezzatori dell’estremo, bentornati su questa pagina internet. Nel periodo atemporale che ci separa dall’ultima lettura (vostra e scrittura mia) sono successe alcune cose degne di nota per me, e inutili per voi.

Ero tornato a casa per circa una settimana, per rivedere amici e parenti (e devo dire ho rivisto tutti tranne Luca e la Rachele). Prefazione a parte, ho messo da parte due pensieri che poi ho scritto lungamente, come segue.

Il mese scorso sono andato a visitare un’azienda agricola qui vicino, nel centro della Sardegna. Avevo conosciuto il signor Flavio a una cena e siccome mi interessava il discorso delle galline e della produzione delle uova, mi ha chiesto se volevo andare a fare una visita e sono andato volentieri.

Oltre all’idea di pulizia e asetticità che emana da una fabbrica di uova da 20.000 galline, ho voluto conoscere il più possibile sul ciclo vitale delle galline, sulla loro alimentazione e soprattutto su che fine fanno quando cessano di essere produttive.

Una gallina è produttiva quando è in forma, e questo si verifica circa per 14 mesi nella vita della gallina. Al termine di questi 14 mesi di produttività elevata (fino a 5 o 6 uova a settimana per ognuna) le galline vengono rimosse ini stock e sostituite con galline nuove.

Tutto ciò che si vede nell’industria delle uova è ottimizzato alla produzione: forma delle gabbie (3 o 4 galline per ogni gabbia), temperatura climatizzata, luce controllata e igiene e alimentazione delle galline.

Non ho capito se fa parte del ciclo di ottimizzazione anche l’umore delle galline e il loro stato emotivo. Il sig. Flavio dice che la storia della musica di mozart per farle produrre di più è una stronzata, e quando siamo entrati in uno dei capannoni adibiti ad allevamento, i vari plotoni di galline che prima erano in silenzio hanno gradatamente aumentato il volume dei coccodè fino a farsi assordanti, costringendoci ad uscire.

Devo dire, sono soddisfatto della visita alla fabbrica delle uova, il sig. Flavio mi ha anche detto un particolare curioso sull’alimentazione delle galline. Pare che l’alimentazione sia essenziale per la produzione delle uova, al punto che la miscela di mangimi “perlopiù” vegetali che vengono dati alle galline sono studiati in laboratorio e selezionati in funzione del tipo di galline e del loro rendimento (cioè quante uova fanno, e quanto grosse).

Quando una gallina non è correttamente alimentata, prende dal proprio corpo le sostanze necessarie per dare alla luce un uovo. Se per esempio la dieta della gallina è povera di calcio, la gallina prenderà il calcio dalle proprie ossa pur di completare un uovo. Il sig. Flavio dice che la gallina si sacrifica per fare l’uovo. Dice inoltre che siccome una gallina deve durare almeno 14 mesi, conviene darle da mangiare bene per non trovarsi con una gallina a cui si spezzano zampe e collo per carenza di calcio.

Oltre alla miscela di mangimi “perlopiù” vegetali viene inserito nel mangime delle galline anche un po’ di colorante alimentare. Il colorante serve per il rosso del tuorlo, che altrimenti sarebbe sbiadito e smortino. E il sig. Flavio ha spiegato che è impossibile vendere uova col tuorlo sbiadito e giallognolo, perchè tutti sono abituati a vedere uova dal tuorlo bello rosso.

Ogni uovo ha una misura, e alla fine della catena di montaggio fatta di nastri trasportatori, imbuti e corsie, ogni uovo viene selezionato per una diversa destinazione, pasticcerie, supermercati, negozi di alimentari.

Allora la settimana scorsa sono andato a trovare mia nonna, che ha 77 anni e li porta bene, anche se mi parla sempre di quando morirà e di quanto sono scarse le mogli di oggi. Visto che andavo a pranzo, le ho chiesto se potevo portare anche Lo Sberno, e la nonna ha detto “sì che c’ho i tortelloni”.

Vado fiero del fatto che mia nonna si faccia la pasta sfoglia in casa, con le uova e la farina, e i suoi cappelletti e tortelloni in casa sono una tradizione (non sempre digeribile, ma pur sempre tradizione).

Allora mentre mia nonna si bullava del fatto che fa la pasta fatta in casa e che tiene alta la tradizione emiliana (mentre le mogli di oggi invece sono scarse), raccontava che per fare la pasta lei sceglie le uova solo se sono belle rosse, così viene una bella pasta gialla dal colore invitante e gagliardo.

Quando le ho detto del sig. Flavio e del colorante nelle uova, mi ha fatto vedere le confezioni di uova che compra lei, dicendo che ha provato anche quelle biologiche col tuorlo giallino, e che sono scarse perchè i tortelloni vengono sbiaditi.

Allora ho detto a mia nonna quello che avevo imparato sull’alimentazione delle galline, sui coloranti e sul fatto che una gallina resta senza ossa pur di fare un uovo. Mi ha risposto che una gallina si mangia l’uovo, se non ha niente da mangiare.

Quando ho iniziato a scrivere il che stai leggendo, speravo di trovare una soluzione a questo enigma descrivendo le mie due diverse esperienze acquisite in fatto di uova.

Sia il Sig. Flavio che mia nonna hanno una propria idea sul comportamento delle galline. Le loro idee sembrano opposte: la gallina si nutre dell’uovo, o la gallina muore per generare un uovo?

Sia il sig. Flavio che mia nonna sono esperti venditori e conoscitori della mente umana.

Il sig. Flavio vuole vendere uova, e quindi da spazio all’idea che un uovo sia cosi importante da richiedere il massimo impegno da parte della gallina, per tenere in vita la quale è richiesto il massimo impegno da parte dell’industria. Massimo impegno = prodotto fighissimo = prodotto vendibile.

Mia nonna vuole far passare l’idea che le mogli di oggi sono scarse, e che non sanno riconoscere uova buone da uova cattive, tortelloni buoni da tortelloni cattivi, e che una gallina se costretta si mangia l’uovo per campare e poi ne crea un altro domani. Esattamente come le mogli di oggi, che sono scarse e si mangiano il marito attuale per poi trovarne un altro domani.

update: pare che anche io mi sia messo a dieta

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Commenti

  1. io tengo le galline, perchè ne ho la possibilità, ben 30-40 galline e altri 100-200 pulicini mi arrivano da un avvelamento che mi hanno detto che li BUTTANO VIA!!!! non posso sopportare questa industria dove foto e video sono ben chiari di come vengono trattate queste povere galline, sacrificate…
    dove in una gabbia stanno immobili e non si possono muovere tutto il giorno , tutta la loro vita così….potete immaginare la vostra vita in gabbia….
    poverine questa e gente che non ha cuore….. li farei mettere, io a vivere ibn quelle condizioni, certo un alimentazione buona solo per i loro comodi – —no comment—

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