
I migliori film horror 2010-2019. Un decennio d’oro
- Insidious (2010) ha rilanciato l'horror soprannaturale con un'enfasi sull'atmosfera.
- Con The Conjuring (2013) è nato un universo cinematografico horror espanso.
- It Follows (2014) ha rinnovato il genere slasher affrontando l'ansia sessuale.
- The VVitch (2015): horror storico ambientato nel XVII secolo.
- Get Out (2017): un horror satirico sul razzismo.
- Midsommar (2019): horror folk ambientato in Svezia.
- Il decennio 2010-2019 è stato definito 'età dell'oro' per l'horror.
L’età dell’oro dell’horror (2010-2019): un’analisi approfondita
Il decennio che va dal 2010 al 2019 ha segnato un punto di svolta significativo per il genere horror. Lontano dai cliché e dalle formule trite, una nuova ondata di registi ha saputo infondere nuova linfa vitale al genere, elevandolo a vette di complessità psicologica e sociale mai raggiunte prima. Questo periodo è stato caratterizzato da una ricerca di tematiche profonde e inquietanti, capaci di risuonare con le paure e le ansie del pubblico contemporaneo. I film di questo decennio non si sono limitati a spaventare, ma hanno cercato di scavare nell’inconscio collettivo, offrendo spunti di riflessione sul mondo che ci circonda. Si è assistito a una vera e propria rinascita del genere, con opere che hanno saputo coniugare intrattenimento e impegno sociale, diventando spesso oggetto di dibattito e analisi critica. Il decennio in questione ha inaugurato un nuovo modo di intendere il cinema horror, un cinema che non ha paura di sperimentare e di affrontare temi scomodi, un cinema che, in definitiva, ha saputo reinventare sé stesso.
Questa evoluzione è testimoniata da un gruppo di film che, per originalità, impatto culturale e successo di critica, si sono imposti come pietre miliari del genere. Analizziamo nel dettaglio queste opere, esplorando le loro trame, le loro tematiche principali e il loro contributo all’evoluzione del cinema horror.
Insidious: il viaggio nell’altrove e le paure familiari
Diretto da James Wan nel 2010, Insidious ha segnato un ritorno all’horror soprannaturale, con una forte enfasi sull’atmosfera e sulla costruzione della tensione psicologica. La trama ruota attorno alla famiglia Lambert, sconvolta quando il giovane Dalton cade in un coma inspiegabile. Presto si scopre che il suo corpo è diventato un ricettacolo per entità maligne provenienti da un’altra dimensione, denominata “L’Altrove”.
Le tematiche affrontate dal film sono molteplici e complesse. Il viaggio astrale* è utilizzato come metafora della perdita di controllo e dell’esplorazione dell’ignoto. La *possessione demoniaca viene rivisitata in chiave moderna, con un’attenzione particolare al trauma infantile e alla vulnerabilità dei bambini. L’ orrore familiare è il nucleo centrale della narrazione, con le dinamiche disfunzionali e i segreti del passato che alimentano la minaccia soprannaturale. Wan riesce a creare un’atmosfera di tensione costante, giocando con il sonoro e con immagini disturbanti che si insinuano nella mente dello spettatore.
Il film ha ricevuto un’accoglienza critica generalmente positiva, con molti critici che hanno elogiato la regia di Wan, l’atmosfera inquietante e le interpretazioni degli attori. Tuttavia, alcuni hanno criticato la trama per essere troppo derivativa da altri film horror soprannaturali. Insidious ha dato vita a una serie di sequel, consolidando il successo del franchise e confermando la sua influenza sul genere horror contemporaneo. Il successo di Insidious ha contribuito a rilanciare il genere horror soprannaturale, aprendo la strada a una nuova ondata di film che esplorano le paure più profonde e ancestrali dell’uomo.
The Conjuring, Sinister, It Follows e The Babadook: quando l’orrore si fa psicologico
Il decennio 2010-2019 è stato caratterizzato da un’esplosione di film horror che si sono concentrati sull’aspetto psicologico del terrore. The Conjuring (2013), sempre diretto da James Wan, è un esempio lampante di questo trend. Basato su una storia vera, il film segue i coniugi Warren, esperti di fenomeni paranormali, mentre indagano su una serie di eventi inspiegabili che terrorizzano la famiglia Perron in una isolata fattoria. Il film affronta tematiche come la demonologia* e la lotta tra il bene e il male, con una rappresentazione realistica e inquietante delle possessioni; *la fede come arma di difesa contro le forze oscure; e l’ orrore domestico, che trasforma un luogo sicuro come la casa in un teatro di orrori.
The Conjuring ha ricevuto un’accoglienza critica estremamente positiva, diventando un successo al botteghino e dando vita a un universo cinematografico espanso, con numerosi sequel e spin-off. Il film è stato elogiato per la sua regia efficace, le interpretazioni intense e la capacità di creare un’atmosfera di terrore palpabile. Alcuni critici hanno contestato l’accuratezza storica degli eventi rappresentati nel film, ma ciò non ha intaccato il suo successo di pubblico e di critica.
Sinister (2012), diretto da Scott Derrickson, è un altro esempio di horror psicologico che ha saputo terrorizzare il pubblico. La trama ruota attorno a Ellison Oswalt, uno scrittore di romanzi true crime in declino, che si trasferisce con la famiglia nella casa in cui è stata commessa una serie di efferati omicidi, nella speranza di trovare ispirazione per il suo prossimo libro. Nella soffitta, scopre delle bobine di filmati Super 8 che rivelano dettagli raccapriccianti sugli omicidi, ma anche la presenza di un’entità soprannaturale.

It Follows (2014), diretto da David Robert Mitchell, ha saputo rinnovare il genere slasher con un’idea originale e inquietante. Dopo un rapporto sessuale, Jay scopre di essere perseguitata da una creatura soprannaturale che assume le sembianze di persone sconosciute e che si muove lentamente, inesorabilmente verso di lei. L’unico modo per liberarsi è trasmettere la “maledizione” a qualcun altro tramite un altro rapporto sessuale. Il film affronta tematiche come l’ ansia sessuale* e le conseguenze della promiscuità, affrontate in modo metaforico e angosciante; il *coming of age e la perdita dell’innocenza; e l’ orrore esistenziale e la paura della morte.
Il film ha ricevuto un’accoglienza critica entusiasta, con molti che hanno elogiato la regia stilizzata di Mitchell, la colonna sonora elettronica e l’atmosfera di tensione palpabile. Alcuni critici hanno interpretato il film come una metafora dell’Aids, mentre altri lo hanno visto come un commento sulla pressione sociale che grava sui giovani. It Follows* è diventato un cult movie, influenzando numerosi film horror successivi.
The Babadook (2014), diretto da Jennifer Kent, è un horror psicologico che esplora il tema del lutto e della depressione. Amelia, una vedova che fatica a crescere il figlio Samuel, problematico e affetto da disturbi del comportamento, trova un libro di fiabe intitolato “The Babadook”. Ben presto, la creatura descritta nel libro prende vita, tormentando madre e figlio. Il film affronta tematiche come il lutto e il dolore non elaborato; la depressione*e la difficoltà di affrontare la vita quotidiana; l’orrore psicologico e la lotta contro i propri demoni interiori; e la genitorialità* e le sfide di crescere un figlio difficile.
*The Babadook ha ricevuto un’accoglienza critica molto positiva, con molti che hanno elogiato la regia di Kent, le interpretazioni intense degli attori e la capacità del film di affrontare temi difficili con sensibilità. Alcuni critici hanno interpretato il Babadook come una metafora della depressione materna, mentre altri lo hanno visto come una rappresentazione delle difficoltà di essere genitori.
The VVitch, Hereditary, Get Out, Midsommar e Train to Busan: orrore e critica sociale
Il decennio 2010-2019 è stato anche caratterizzato da film horror che hanno saputo coniugare il terrore con la critica sociale. The VVitch (2015), diretto da Robert Eggers, è un horror storico che ci riporta al XVII secolo, in una comunità di coloni puritani nel New England. La famiglia protagonista viene esiliata dalla propria comunità e si stabilisce ai margini di una foresta, dove eventi sinistri cominciano a verificarsi. Il film affronta tematiche come la religione e il fanatismo religioso; l’ isteria collettiva; il folklore e le antiche credenze popolari; e l’ isolamento.
The VVitch ha ricevuto un’accoglienza critica entusiasta, con molti che hanno elogiato la regia di Eggers, la ricostruzione storica accurata e l’atmosfera inquietante. Alcuni critici hanno contestato l’accuratezza storica di alcuni elementi del film, ma ciò non ha intaccato il suo successo di pubblico e di critica.
Hereditary (2018), diretto da Ari Aster, è un horror psicologico che esplora il tema del lutto e del trauma. Dopo la morte della nonna, Annie Graham e la sua famiglia sono tormentate da una serie di eventi tragici e inspiegabili. Presto scoprono che la nonna nascondeva un oscuro segreto legato a un culto demoniaco. Il film affronta tematiche come il lutto; il trauma; la possessione demoniaca; e l’orrore familiare.
Get Out (2017), diretto da Jordan Peele, è un horror satirico che affronta il tema del razzismo negli Stati Uniti. Chris, un giovane afroamericano, si reca con la sua ragazza bianca, Rose, a conoscere i suoi genitori in una tenuta isolata. Ben presto, Chris si rende conto che qualcosa di strano sta succedendo: i genitori di Rose e i loro amici si comportano in modo inquietante e i domestici neri sembrano essere intrappolati in una sorta di trance. Il film affronta tematiche come il razzismo; l’appropriazione culturale; e l’orrore sociale*.
Midsommar (2019), sempre diretto da Ari Aster, è un horror folk che ci trasporta in Svezia, durante un festival di mezza estate in una comunità isolata. Dani, una giovane donna sconvolta dalla tragica morte della sua famiglia, si unisce al suo ragazzo, Christian, e ai suoi amici in questo viaggio. Quella che sembrava una vacanza idilliaca si trasforma presto in un incubo, quando i partecipanti scoprono che i rituali pagani della comunità sono tutt’altro che innocui. Il film affronta tematiche come il lutto; le relazioni tossiche; il paganesimo; e l’ orrore psicologico.
Infine, Train to Busan (2016), diretto da Yeon Sang-ho, è un horror zombie che ci trasporta in Corea del Sud, durante un’improvvisa apocalisse zombie. Un treno ad alta velocità diretto a Busan diventa l’ultimo baluardo di speranza per i sopravvissuti. Il film affronta tematiche come l’ apocalisse zombie; la sopravvivenza; e l’ orrore sociale.
I nostri consigli cinematografici
Il cinema horror del decennio 2010-2019 ha dimostrato una notevole capacità di rinnovarsi e di affrontare temi complessi, diventando un importante strumento di critica sociale e di riflessione psicologica. I film analizzati in questo articolo rappresentano solo una piccola parte della ricca produzione horror di questo periodo, ma sono sufficienti a testimoniare la sua vitalità e la sua importanza.
Se ti sei avvicinato da poco al mondo del cinema horror e sei incuriosito dai film che abbiamo citato, ti consigliamo di iniziare da Insidious* e *The Conjuring, due film che rappresentano un ottimo punto di partenza per esplorare il genere soprannaturale. Se invece sei un appassionato di horror psicologico, ti consigliamo di non perdere The Babadook* e *Hereditary, due film che ti lasceranno senza respiro.
Per gli appassionati più esperti, consigliamo di approfondire la conoscenza del regista Robert Eggers, autore di The VVitch* e *The Lighthouse, due film che si distinguono per la loro originalità e per la loro attenzione ai dettagli storici e culturali. Un altro consiglio è quello di esplorare il cinema horror coreano, un genere ricco di opere originali e inquietanti, come The Host* di Bong Joon-ho e *A Tale of Two Sisters di Kim Jee-woon.
Il cinema horror è un genere in continua evoluzione, capace di adattarsi ai tempi e di affrontare le paure e le ansie della società contemporanea. Invitiamo quindi il lettore a continuare a esplorare questo genere affascinante e a lasciarsi sorprendere dalle sue infinite possibilità.
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