Perché gli uomini vanno a prostitute

Uomini col vizio delle prostitute o escort, in bilico tra soddisfazione, dipendenza e voglia di smettere: alla mia domanda “perché vai a puttane?” hanno risposto così:

  • perché è bello
  • perché sono drogati di sesso
  • per godere
  • per godere di più
  • per porre un limite alla troppa solitudine
  • per fare qualcosa che le altre donne non fanno
  • perché si sentono incapaci di un rapporto “nomale” con le donne
  • perché rifiutati troppe volte dalle donne, e per la certezza di non essere rifiutati
  • per sentirsi liberi (e senza essere giudicati)
  • per immaginare di avere la donna dei sogni
  • perché andare con donne sconosciute provoca “adrenalina”
  • per dare velocemente sfogo ad un istinto “puro”.
  • per il piacere di poter scegliere
  • perché pagare per il sesso è più pratico che passare molto tempo in discoteca o “alla ricerca”
  • perché soffrono di una “affettività egocentrica”
  • per “uscire dal solito mondo”
  • perché non ha importanza quanto costa una prostituta… “di fronte ad un’emozione, il denaro perde valore
  • perché cercano “qualcuno che ti faccia credere di essere amato
  • perché gli piace godere mentre la donna non gode
  • perché si sentono soli
  • perché le prostitute sono “diverse”
  • perché hanno paura delle donne normali e la vogliono combattere
  • per manifestare la loro identità sessuale
  • (..) con loro a volte mi sento ascoltato, ed esco felice
  • perché vogliono più sesso
  • perché vogliono “provare” tipi di donne diversi da quelli che raggiungono abitualmente
  • perché si fa molto prima che su Badoo, Tinder, ecc…
  • perché a tutti piace vincere facile
  • perché è possibile comandare
  • perché è un vizio e ne diventano dipendenti
  • perché hanno soldi da spendere
  • perché è un rapporto più sincero di quello che si ottiene coi normali corteggiamenti
  • perché si spende meno che coi normali corteggiamenti
  • perché sono stati usati dalle donne “normali” e possono prendersi la rivincita
  • perché con una donna “nomale” non possono essere loro stessi (di solito inteso come “violenti” o “cattivi”)
  • per ricevere complimenti e coccole
  • per sentirsi accettati
  • perché è facile
  • perché non vogliono coinvolgimenti emotivi
  • perché “non mi voglio innamorare mai più
  • perché si sente come se andasse “a caccia” e “risveglia l’istinto predatorio
  • perché le puoi picchiare (si, ci sono uomini così)
  • perché gli piace tradire
  • perché mi manca qualcosa dentro e cercare in una figa è sempre meglio che ascoltare lo psicologo
  • perché gli piace avere una donna che hanno tutti
  • per evitare di affrontare un “rapporto vero con una donna”
  • perché non sentono l’autostima necessaria per “conquistare una donna vera
  • perché gli piace l’avventura ed il rischio di essere beccati
  • perché gli piace fare qualcosa di proibito
  • perché non hanno una donna che li soddisfa
  • perché è difficile trovare una donna che abbia voglia di far sesso senza i rituali dell’amore
  • perché è il mestiere più antico del mondo “ed un motivo ci sarà”.
  • perché si sentono soli
  • per stare con donne che si sentono sole come me
  • per avere l’illusione di avere una fidanzata che mi ama
  • perché si sentono strani, brutti o non socialmente appetibili come partner “normali”
  • perché hanno paura dell’amore e lo cercano in un posto sbagliato, così sono sicuri di non trovarlo
  • per vendicare un torto subito dalla propria compagna
  • per sognare una vita diversa
  • per far passare il senso di colpa
  • Ho iniziato a frequentare le prostitute quando stavo con la mia ex moglie, la quale dopo un periodo iniziale durato meno di un anno, smarrì del tutto la libido sessuale (tratto da “La storia di Carlo“)
  • perché si sentono incapaci di creare un rapporto con una donna “normale”
  • perché le donne normali fanno paura

alcune curiosità sulla prostituzione

In molti comuni italiani le prostitute sono più cercate del cinema, ti faccio l’esempio di Parma, dove le ricerche “escort Parma” e “incontri Parma” a confronto con le ricerche di spettacoli al cinema:

Se immaginiamo tutte le persone che vanno al cinema il sabato sera, le infinite file di auto parcheggiate fuori dai multi sala… possiamo avere un’idea del numero di persone che tutti i giorni va a prostitute.

Se tutte le prostitute pagassero le tasse si stimano 10 miliardi di entrate annuali per lo stato (come una piccola legge finanziaria, o come tutti i contributi dati all’agricoltura in italia (7 miliardi) o come 10 volte i ricavi dell’intera industria cinematografica in italia (circa 1 miliardo l’anno).

La prostituzione è legale in Italia

Pochi sanno che il reato punito in Italia è quello di sfruttamento della prostituzione. I cittadini italiani hanno il diritto di potersi prostituire e possono chiedere soldi in cambio, sui quali sono tenuti a pagare le tasse (comprese Iva e Irpef) come chiunque presenti la dichiarazione dei redditi (Corte di Cassazione, sez. Tributaria Civile, sentenza 16 giugno – 4 novembre 2016, n. 22413). Il contratto verbale con una prostituta è comunque nullo dal punto di vista civile, per cui non è possibile fare causa a una prostituta per ottenere uno sconto sul prezzo pagato. Allo stesso modo il “sì” di una prostituta/o deve essere sempre libero e incondizionato. L’eventuale costrizione rientra nel reato di violenza sessuale. Non ci sono attenuanti per aver prima concordato a voce la prestazione o nel caso in cui il rapporto sessuale fosse già iniziato.

Ma allora perchè non abbiamo i bordelli in Italia?

Rendere ufficiale il mestiere della prostituzione ha problemi “logici” legati all’etica ed alla considerazione che si ha dell’essere umano e delle libertà che possiamo considerare legali e quelle che abbiamo “bisogno” di considerare disdicevoli.

Si potrebbe comunque rispondere che abbiamo già tante attività autodistruttive che abbiamo reso legali, perché non una in più visto che la legalizzazione completa potrebbe togliere ricavi soprattutto alla criminalità organizzata, che purtroppo sarebbe a quel punto costretta a fare il “salto di qualità” verso formule ancora più rare di vizi (es. prostituzione minorile) aumentando così l’offerta per vizi al momento poco disponibili sul mercato (ma sono tutte teorie… da verificare).

La prostituzione organizzata è legale in Germania, Svizzera, Austria, Olanda, Grecia e Turchia e da quelle parti le discussioni sull’etica sono meno interessanti di un bordello ben gestito.

Cosa ne penso

Visto che questo è il mio blog, penso sia giusto esporre oltre ai dati ed oltre alla ricerca anche la mia opinione personale. Il punto chiave sulla prostituzione è solo uno: stabilire se si tratta di libero arbitrio. Non me ne frega nulla della morale, della giustizia, della decenza … ed in un certo senso anche il concetto della “malavita” è secondario.

Se una persona si prostituisce liberamente, penso sia giusto che quella persona possa disporre del proprio corpo come desidera fintanto che non nuoce ad altri, e questo in Italia si può fare e ne sono contento.

Il problema è che il cosidetto “sesso-debole” nei secoli è stato messo in disparte, castigato, ridotto a una specie di funzione… un ruolo. Le donne non sono considerate al pari degli uomini, e sono state quasi rimosse dal concetto di umanità. In alcune culture di più, in altre meno… ma in tutte le donne hanno sviluppato una specie di “resistenza al dolore” ed accettazione del ruolo assegnato, che spesso le porta ad auto-infliggersi dolori non necessari.

Se un uomo che paga una prostituta lo fa per esercitare il proprio “potere” su un’essere che altrimenti non potrebbe mai dominare, c’è il rischio concreto che la prostituzione sia a tutti gli effetti una violenza a cui un essere umano non dovrebbe mai essere soggetto (che si tratti di donna o uomo, non fa differenza di fronte ai sentimenti ed al dolore che la violenza opera).

Ma potremmo dire la stessa cosa per tutte le droghe di stato, che distribuiamo liberamente nei nostri bar e nelle nostre tabaccherie. Fanno male, eppure la loro vendita esprime la sostanziale libertà dei membri della nostra società… anche se la libertà di farsi del male da soli è una libertà del cazzo… è pur sempre libertà.

In questa idea di libertà, la prostituzione potrebbe essere il dolore non necessario per eccellenza. E’ dietro a questa idea dominante che la legge Merlin ha imposto la chiusura delle case chiuse, ed è precisamente da qui che bisognerebbe riprendere il discorso.

La nostra società vuole consentire ai propri membri di auto-infliggersi dolore, violenza… e rischi stessi verso la propria vita?

O più semplicemente… di chi è la vita dei cittadini italiani?

Fonti e note

Queste motivazioni sono tratte da: interviste dirette, ricerca su internet, commenti a questo ed altri blog, forum di escort. Ho riportato in corsivo le frasi come mi sono state dette, negli altri casi ho riassunto il concetto a parole mie.

Cosa c’è nella testa di donna che si prostituisce?

Ho appena finito di leggere la storia vera di Viola Nagis, La ragazza del centro massaggi, e devo dire che è un libro splendido, sensuale ma anche drammatico che racconta un’esperienza molto attuale: consigliatissimo, per pochi euro è un’ottima occasione per leggere anche molti pensieri che si affollano nella mente di una escort che prima di essere una prostituta è una donna, piena di desideri, sogni e tantissima umanità. Per certi versi mi ha ricordato lo splendido e tremendo Nimphomaniac, che pure consiglio a chi non si accontenta della pura sessualità e si ostina a cercare più in fondo, alle radici del desiderio o della necessità.

Per quelli che “non riesco a trovare una donna vera”

Consiglio questa guida completa alla seduzione. Costa come una escort economica ma ti apre un mondo di prospettive.

La prima volta di Lino Banfi

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Il 13 novembre 2016 durante un’intervista alla trasmissione di Massimo Giletti, il nostro mitico Lino Banfi ha raccontato del giorno in cui perse la verginità con una prostituta:

“A Napoli in una casa chiusa, fu la mia iniziazione sessuale. Ero stato in seminario per 5 anni, era l’11 luglio del 54 e io compivo 18 anni. Mi presentai in questa casa elegante. Mi aprì una donnina procace che stava pulendo. Mi chiese se avevo 18 anni, le mostrai la carta d’identità e vide che li compivo proprio quel giorno. Ero caruccio all’epoca, magro e carino. Mi fecero festa in due o tre. Fu una bella festa e non mi fecero manco pagare.”

Facendo due conti, grazie a questo ricordo di Lino Banfi mi è arrivato come un “flash” di come poteva essere la vita a Napoli in quel lontano luglio 1954. Com’era aperta quell’Italia in cui un ragazzino poteva entrare senza vergognarsi in un bordello, e tornando ai giorni nostri tutto mi sembra così grigio, inquadrato e moralista a livelli inutili.

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Commenti

  1. Ragazzi,in Italia di moda e la sega,ma tanta sega. Io non capisco perché cazzo le italiane si credono così, STO CAZZO,COSÌ IMPORTANTE. Li dobbiamo dare troppa importanza a ste troie,perché poi alla fine sono solo delle troie che fanno finta di essere donne serie. Sai che vi dico,a sto punto io vado da una prostitute in strada li do 30 euro e ho finito invece con una italiana del cazzo che tu pensi che hai fatto bingo invece è lei che ha fatto bingo con te,paghi e spendi un sacco di tempo poi ti dà la mano e ti dice piacere di averti conosciuto e forse ci vediamo in giro senza farti al meno una sega o pompa. Io non contatto più italiane da più di 15 anni,si credono troppo sto cazzo.

    • Ciao Costantino, grazie per la tua testimonianza

  2. Pingback: Si scopa con Badoo? La risposta SCIENTIFICA. | RRR

    • non scherzo. purtroppo ci sono anche uomini così al mondo.

  3. mi riconosco in alcuni punti, come difronte ad un emozione il denaro perde di valore , oppure perché si può’ sognare di possedere la donna dei propri sogni, io sto con una ragazza che mi fa esaurire e nemmeno è il mio tipo, vado a escort e prostitute da anni proprio per desiderare la donna dei mie sogni che purtroppo non posso avere come dico io nella realtà’ spero un giorno di poter avere la fortuna di mettere in ordine la mia vita come dico io e non fare la vita per far felici gli altri.

    il mio sogno sarebbe avere una donna che mi piace , perchè quella di adesso nonostante sia bella, mi fa esaurire non me la sposerei per niente la mondo, a me non piace! Mi ha scelto lei , io vorrei stare con un prototipo di prostituta o escort con cui vado quando ne ho voglia sarebbe il mio sogno, purtroppo non posso trovarmi una ragazza normale fino a quando sto con la fidanzata attuale,ormai da più di 4 anni, il mio sogno è smettere di andare a prostitute e trovare una fidanzata che amo e che mi “piaccia veramente”, mi auguro dal profondo del mio cuore di smettere quando mi piglia l’emozione ancor prima di pagare una prostituta o un escort è un emozione incredibile inizio a tremare da casa , una sensazione di pre godimento e di stordimento allo stesso tempo, poi prima di andare con una prostituta mi faccio un giro per vederle tutte e nel frattempo questa emozione mi pervade poi dopo un ora circa ne scelgo una e completo la cosa, il problema e che poi non mi resta niente compreso il denaro a me caro ma che in quel momento perde di valore come detto pocanzi

    • ciao Erminio grazie per la testimonianza! Purtroppo a volte non ci rendiamo conto che pagare per le emozioni è una schiavitù per noi stessi (oltre che per le donne). A volte ci sentiamo impotenti e forse, con la clava del denaro si ha la sensazione di essere di nuovo in controllo, di poter decidere almeno qualcosa o con chi stare.

      La realtà però è che noi possiamo sempre decidere, anche senza l’aiuto del denaro.

  4. Buongiorno a tutti,
    sono una donna normale e vi dico il mio parere riguarda gli uomini che vanno a prostitute: loro sono egoisti in verità perché non vogliono pensare di soddisfare una donna ma pensano solo a loro e così pagando per “un momento del falso amore” cancellano il vero senso di “fare amore” dalla loro misera vita…

    • ciao Vicky, sicuramente c’è anche questo… ma non semplificherei tutto così facilmente. come vedi i motivi reali sono molti di più, e chissà quanti ce ne sono che non ho ancora trovato!

    • Quindi tu donna che rifiuti sempre un uomo, e a sua volta, viene rifiutato sempre, deve arrivare a 40 vergine nonostante abbia provato a cercarsela una donna? Ma come cazzo ragioni, tu sei egoista non noi. E non dire che le donne non possono scopare, XKE SIETE VOI A DECIDERLA A CHI DARLA NON L UOMO E SE E SFORTUNATO HA DIRITTO AL SESSO E UN DIRITTO EGOISTA sei tu vergogna, nessuno vorrebbe andare a puttane xke e brutto dopo un po, ma avvolte si e costretti x colpa delle donne normali

    • Ho pubblicato questo commento di Wizard97, anche se non mi è piaciuto nei toni, perchè in fondo ha toccato un punto cruciale. Le donne hanno il diritto a dire no. Gli uomini hanno un diritto ad essere loro stessi, senza “cambiarsi” per piacere alle donne? A quanto pare al momento la prostituzione è ancora l’unico modo in cui un uomo può avere un rapporto senza accettare compromessi, perché alla fine quello del denaro è il compromesso più invadente di sempre.

    • Vicky concordo pienamente con te, oggi molti uomini hanno dimenticato come si seduce e ama una signora.C’è poco da fare, se non si prova ad insegnare ai giovani il piacere di donare la felicità alla propria dolce metà,non si può costruire niente come coppia,anzi,c’è il rischio di rendere la propria compagna molto infelice.Io scrivo questo commento e sono un’uomo celibe,ma molto felice grazie a tutte le mie amicizie con le mie amiche,inoltre dopo aver viaggiato per un pò di tempo, posso dire che le italiane sono le migliori del mondo.Il problema è che molti preferiscono le scorciatoie come la prostituzione,non pensano di dedicare attenzioni e affetti alle loro ragazze neanche pensano di farle sentire amate propriamente.Continua cosi Vicky e tieni duro!, ti dico che sei nel giusto e spero di trovare una brava ragazza da sposare e vivere felice con lei, dimostrando che un’ amore onesto e passionale può durare in eterno anche fra coniugi.

  5. Per un periodo della mia vita ho dovuto purtroppo ricorrere alla prostituzione per avere un pò di sesso.

    Dico purtroppo perchè, a differenza di molti uomini sposati e fidanzati che ci vanno per diletto,a causa di problemi molto gravi ho sempre avuto pochissimi amici e le ragazze mi hanno sempre preso in giro e deriso.

    Non odio le donne ma solo chi si è approfittato delle mie debolezze.E riconosco inoltre che la colpa è stata anche mia perchè non ho avuto il coraggio di difendermi quando era tempo suo.Il risultato sono stati 10 anni di solitudine e le prostitute.

    Arrivato a 34 anni non consiglierei mai a una persona più giovane di me di ricorrere alla prostituzione ma di sforzarsi a conquistare le donne e a risolvere i suoi problemi:andare a prostitute è rischioso non solo per le malattie ma anche perchè puoi ritrovarti in situazioni pericolose.Ad esempio una volta mi è capitato di trovarne qualcuna incazzata per conto suo e sono dovuto scappare via per evitare guai.

    Personalmente non ho mai fatto del buon sesso con le prostitute (si sente che fingono di godere per farti contento) e ho evitato comportamenti a rischio per evitare di contrarre malattie fastidiose che avrebbero portato alla luce questa mia doppia vita.

    Ho sempre usato preservativi acquistati da me e non mi sono mai fidato di ciò che dicono.

    La verità è che la prostituzione non è altro che uno stupro acconsentito.Nessuna donna con il cervello può adattarsi a fare un lavoro dove devi rimanere chiusa dentro una casa/strada per tutto il giorno a farsi toccare da gente anche molto perversa.

    Solo la povertà spinge verso la scelta di fare la prostituta e chi è veramente una prostituta di natura mira a un uomo ricco con alto livello socio-economico.

    Io che sono cresciuto in un ambiente familiare molto rigido non avrei mai pensato di fare una cosa del genere:pagare una donna per fare sesso è umiliante per un uomo,è da impotenti.

    Alla fine sono diventato un diavolo per sopravvivere in questo modo e mi sono sporcato le mani e la coscienza…COME TUTTI.

    Saluti.

    • ciao anonimo, grazie per la tua toccante testimonianza. Credo che il termine “stupro acconsentito” esprima perfettamente la situazione.

  6. Ciao Simone,

    allora tu come te la ricordi la tua prima volta?

    Io con una rumena che mi disse:”insomma sei venuto?”.

    Le prime volte quando andavo a prostitute avevo una paura immonda.Caricare una donna presa sulla strada non mi piaceva e non mi piaceva essere visto così optai per quelle di appartamento.

    Non mi sono mai fidato delle recensioni che vari utenti di diversi forum sulla prostituzione mettono su internet.Come fai a fidarti di persone che non conosci e che non vedi?

    Detto questo comprai un giornale dove c’erano inserzioni di massaggiatrici e cominciai a imparare la prima regola:mai usare una sola scheda telefonica.

    Una scheda serve per la vita di tutti i giorni e un altra per le prostitute.

    Seconda regola: la prostituta non ti darà mai il suo numero civico.Bisogna farsi dare la via dove si trova e successivamente arrivati lì chiamarla una seconda volta e farsi dare il numero civico.

    Terza regola:mai fidarsi di ciò che ti dicono anche se ti sembrano gentili.

    A volte mi diceva bene e altre volte male.

    Una volta dissi al telefono:”ok mi raccomando solo sesso protetto” e lei:”dite tutti così poi quando venite qui volete farlo senza”.

    Altre sono fredde,altre sono frettolose,altre non si fidano dei preservativi che gli dai così ogni volta appena acquistati i preservativi gli facevo vedere la scatola intera senza averla aperta.

    Una cosa è sicura:tutte fanno finta di godere come ti ho detto. E per uno come me che iniziava a fare sesso in questo modo è stato un colpo duro molto duro. Mi rendevo conto che non sarei mai diventato un uomo capace di far godere una donna vuoi perchè lo dovevo fare a tempo vuoi perchè non c’è quell’intesa che si ha con una donna normale che ti ama.

    Ho dovuto mandare affanculo la mia moralità e il mondo intero e imparare a ragionare come un uomo che vede una donna come un oggetto.Se sei sensibile non c’è la fai a farlo in quel modo.

    Devi andare li ,pagare (questa è la prima cosa),fare sesso ,venire e andare via.Se poi lei ti fa venire più volte buon per te altrimenti te ne cerchi un’altra:di donne che ti fanno scopare a soldi ne trovi a bizzeffe.Se cerchi una GFE,cioè una che si comporta con te come se fosse una tua ragazza ok…ma tienti pronto a sborsare 200-300 euro.

    Le prostitute sono uno sfogo nulla più.

    Meglio una ragazza brutta ci vale molto più di tutte le prostitute che ho pagato nella mia vita.Perchè ogni volta ti senti preso in giro,appaghi la tua voglia di sesso ma non di affetto che con queste donne non avrai MAI.

    • ciao Anonimo, grazie per la tua testimonianza molto personale e per certi versi anche condivisibile.

    • Appartamento, A SCATOLA CHIUSA? E se, poi, non ti piace?
      Può essere uno scorfano – MA INMANGIABILE

    • Immagino che se non ti piace torni a casa, no?

  7. Considera poi una cosa Simone:

    supponiamo di avere una prostituta che guadagna 300 euro all’ora e che riceve 5 clienti al giorno.

    300×5=1500 euro.

    Quindi una prostituta di alto livello guadagna sui 1500 euro al giorno.

    1500×30=45.000 euro.

    Al mese guadagna sui 45.000 euro.

    45.000×11=495.000 euro annue.

    Cioè una prostituta top class guadagna in un anno 495.000 euro.Una cifra che una persona onesta non vedrà mai nell’arco della sua vita.

    Ovviamente lo Stato Italiano che fa gli interessi della mafia e dei massoni non legalizzerà mai la prostituzione viste le entrate e usa come scusa la moralità e il falso perbenismo per non abolire la legge Merlin.

    Invece legalizzando la prostituzione e sottoponendo le prostitute a controlli medici:

    1)si ridurrebbero i pericoli delle malattie veneree.

    2)il debito pubblico italiano andrebbe in estinzione.

    Si dice che 9 milioni di italiani vanno a prostitute.Pensa tu quante relazioni sono false e che grande giro di milioni e milioni di euro che c’è dietro.Molti vivono e speculano con il dolore e i bisogni altrui.

    E’ così purtroppo che funziona il mondo.

    • Sulla matematica della prostituzione non sono molto ferrato, ma sicuramente come Stato non si andrebbe in perdita.

    • Aggiungo che legalizzando la prostituzione si darebbe dignità alle prostitute stesse, che pagherebbero le tasse, avrebbero la cassa malattia, starebbero fuori dai giri malavitosi e andrebbero in pensione COME TUTTI, dopo una vita lavorativa vera e dignitosa.
      Se io fossi una prostituta penserei a questo, per lo meno.

      La mia esperienza con le prostitute si limita ad un paio di tentativi attorno ai vent’anni (molto tempo fa…).
      Sono andato, ho caricato la figliola, ci siamo appartati e… si, l’idraulica funzionava come doveva, ma la testa non era proprio lì. Non mi è piaciuto per niente, insomma. Addirittura la prima volta, come diceva il cantautore: “non abbiamo fatto niente e sono rimasto solo come un deficiente”.
      In varie altre fasi della mia vita ho di nuovo avuto la tentazione di andare a prostitute (anche perchè a volte le vedi per strada e ci sono ragazze davvero bellissime), ma ho sempre ricordato quella brutta sensazione ed ho evitato di farlo.

      Credo che il mestiere esisterà sempre, come sempre è esistito e ritengo il discorso dello sfruttamento spesso banalizzato, nel senso che mi è capitato di sentir parlare alcune prostitute in ambito politico e mi sono sembrate per niente poco dignitose o che si vergognassero del mestiere che facevano. Lo consideravano appunto un mestiere. Il loro problema non era che questo era “brutto”, il loro problema era che non erano tutelate da nessun punto di vista, prima di tutto quello della loro sicurezza personale.
      Per fare un altro esempio, pulire i culi degli anziani è un mestiere che ai più può fare schifo, ma ho visto (per un po’ ci ho lavorato) anche gente cui non dava fastidio per niente ed anche alcuni che lo facevano con passione.
      La prostituzione è cosa diversa, ovvio, ma è solo per dire che la dignità è qualcosa di diverso da una riga tracciata per terra.

      Alla ragazza che ha scritto poco sopra (beceramente aggredita da uno che se parla così alle donne è chiaro perchè non batte un chiodo) dico che è vero: si va a prostitute per egoismo e per solitudine. E’ anche vero che le donne hanno per lo più un’idea “sporca” del sesso, anche se gli piace molto (e giustamente).
      E’ una questione culturale, che spero cambierà col tempo.
      Sogno un mondo dove fare sesso non sia più brutto di fare l’amore, ma in cui siano semplicemente due cose diverse, per momenti diversi della propria vita. E in cui anche le donne sappiano vivere queste due cose in maniera sana e gioiosa, dato che la storia che gli uomini hanno bisogno di “scopare” e le donne no è una delle più grosse menzogne della storia.

      p.s. Simone, non prenderei come metro di misura del fenomeno prostituzione la ricerca su internet: io vado al cinema anche vedendo dov’e’ un film sul giornale e magari posso cercare escort su internet perchè ho votato Berlusconi e non so cosa siano… ;p

      p.p.s. NON ho mai votato Berlusconi, era una battuta!

    • ciao Mirko, grazie del parere educato e umano. Il problema sulla legalizzazione credo sia semplicemente “pseudo cattolico”, in parlamento sono già state avanzate molte proposte di legalizzazione ma si arenano dopo poco per mancanza di aggregazione politica attorno all’idea… che spaventa molti. Un po come sulla legalizzazione delle droghe leggere, i casi al mondo che hanno fatto da “pilota” non hanno convinto fino in fondo… e purtroppo li si lascia andare avanti sperando che col tempo convincano di piu…

  8. Mi son sempre sentito attraato dalle Case di Tolleranza.
    Cercare “una ragazza normale”? No, le donne danno i calci nelle palle.

    Facciamo l’amore per delle ore, nelle Case di Tolleranza di Las Vegas. Dopo ogni Rapporto, si fanno la doccia.
    Quelle per strada SONO ZOZZE!!!

    • Prima o poi anche l’Italia ci arriverà, speriamo.

  9. Direi che nel mio caso in numerosissimi pumti ci ha preso.
    Io per esempio sono arrivato a 25 anni vergine vedendo al contempo tutti i miei amici, sin dai tempi del liceo, rimorchiare, intraprendere relazioni (più o meno durature) mentre io dovevo star zitto a guardare. Le ragazze mi han sempre usato per i loro comodi personali (specialmente economici) oppure mi hanno dato direttamente il due di picche, situazioni ripetute tante e tante volte, e diciamo non proprio indolori. 4 anni fa, un po per curiosità, un po per disperazione, un po per i troppi viaggi mentali, ho telefonato al numero di un annuncio ed ho avuto la mia prima esperienza, ma non son riuscito a fermarmi, ho iniziato a farlo circa una volta ogni due mesi da allora, mi fa sentire meno solo si, ma ad esser onesti è anche abbastanza triste come cosa : una donna ti fa sentire apprezzato per quel po di tempo, ti appaga ma poi tutto finisce di nuovo tutto è come prima se non peggio, ed onestamente penso che nemmeno per loro sia tutto così bello, ricordo che una di loro una volta mentre mi rivestivo mi disse “ma come mai stai sorridendo? Sembri così soddisfatto, come un ragazzino che lo ha appena fatto con la sua fidanzata delle superiori”, ma ricordo anche che dopo queste parole scoppiai a piangere come un coglione.
    Di certo vivrei molto meglio con una ragazza fissa che oltre al sesso, a degli apprezzamenti e della tenerezza finti, mi desse qualcos’altro, ma i tizi considerati strani o inattraenti si devono accontentare o fregare, ma mi piacerebbe davvero fuoriuscire da questa specie di dipendenza in cui sono e smetterla di usare quelle ragazze, perchè son davvero solo uno sfogo, un’appagamento temporaneo e un gran consumo di soldi, e anche perchè così facendo sto uccidendo man mano la mia moralità, ergo, sto meglio per qualche ora e di nuovo da schifo per settimane. Davvero, un incontro di sesso di breve durata non riempie affatto la solitudine di un individuo, anche se questa mia affermazione è in contraddizione con le mie azioni

    • grazie per la testimonianza. Purtroppo ognuno ha i suoi vizi, ed aspirare a qualcosa di meglio non è banale, per nessuno. Però con un po’ di coraggio… chissà 🙂

  10. Io ho un’altra teoria, chi è intelligente ha meno tempo per curare i rapporti interpersonali e siccome siamo uomini e abbiamo bisogno di fare sesso, le prostitute sono una via facile per dare sfogo ai nostri istinti.

    Ovvio che fare sesso con la propria ragazza è meglio, ma prova a cercarla quando lavori 12 ore al giorno e, nella maggior parte delle volte, qualche ora anche il sabato e la domenica….. se hai una ragazza dopo poco tempo ti lascia perché non le dedichi attenzioni.

  11. Mi riconosco in molte di queste ragioni.
    Mi trovo d’accordissimo con il primo commento, di Costatntino. A tal proposito vorrei aggiungere di evitare di frequentare donne italiane. Uscite con donne di tutto il mondo tranne le italiane.
    Se la tirano troppo, ti ci fanno credere, non ti fanno combinare nulla e fondamentalmente pensano solo ai soldi (altro che le rumene!!!)
    Importiamo in Italia più donne straniere possibile, facciamo una plantation e mettiamo le italiane in minoranza.

  12. Vado a escort per provare ancora quell’emozione quel brivido che mi ricorda che dentro siamo sempre gli stessi nonostante gli anni passano ( ne ho 42 ) . E poi se si è sposati si ha meno rischi di coinvolgimenti e qui ndi meno rischio di essere beccati. Vado perché è una valvola di sfogo che rilassa e scopare ( con le dovute precauzioni ) allunga la vita .

  13. Vado con prostitute perchè sento il bisogno fisiologico di fare sesso e perchè quelle con quelle poche ragazze che mi piacciono e che raramente mi capita di conoscere difficilmente ci provo.

    Un rifiuto o un due di picche dato non subito ma anche nel tempo mi distrugge.

    Poi sono stato innamorato solo una volta in 31 anni e quando la storia è finita (circa un anno fa) mi ha sfondato dentro.

    Sono ancora innamorato di lei, devo disinnamorarmi e per fare ciò devo cancellare questo sentimento e parte della mia umanità con esso.

    Io credo che il discorso prostituzione sia molto più complesso di quanto possa sembrare.

  14. Io ho scoperto da qualche anno che mio marito Va a prostitute , solo dopo avermi infettato con una brutta malattia fortunatamente curabile. E dopo questo ci stiamo separando, e io ho provato tanto schifo. Credetemi fa male.

    • ciao MariaRosa… ti credo, e credo che anche che le prostitute siano una conseguenza e non una causa. Anche se poi a farsi ricordare nel dolore sono sempre le azioni e mai le differenze che ci hanno separati.

    • Hai proprio ragione……sto vivendo la tua stessa situazione …grande delusione…rabbia….non so più cosa fare..non so se lo lascerò però sicuramente comincerò a prendere in mano la mia vita….in tuttitutti i sensi

  15. buongiorno sono g lo scorso anno ho scoperto che mio marito andava a fare dei massaggi ad un centro orientale che praticamente completavano opera con sesso l ho presa molto male l ho seguito ho messo il suo tel sotto controllo e ho scoperto che continuava con la stessa da un altra parte ovviamente lui nega anzi si e pure incavolato dicendo che non dovevo seguirlo e dovevo avere fiducia siamo sposati da 30 anni si sono tanti ma ci amiamo molto e anche a livello sessuale e ok !! io non l ho mai tradito e credetemi le occasioni ci sarebbero non sono da buttare via ho 49 anni . per un po sembrava calmo ma ho constatato che seguendolo con gps a volte fa una strada diversa dal solito e ci si ferma circa 15 minuti ho controllato e ci sono prostitute gli do tutto credetemi!!! perché allora continua ?? mi ci faccio trovare la prossima volta ??

    • ciao G più che di prostitute mi sembra un problema di coppia, tra voi. E tra voi dovreste risolverlo… o al limite con l’aiuto di psicologi e consulenti professionisti. Non credo che venire a parlare della tua situazione su internet possa darti qualche giovamento. Coraggio! ciao, simone

    • Cara signora G” per conto mio lei non deve più pedinarlo o seguirlo, tanto non la smetteranno mai di frequentare queste signore a pagamento, e mi creda non so perché continuano a farlo. Vuole un consiglio? Gli parli chiaramente e poi se la cosa si dovesse ripetere lo lasci. E viva Serena.

  16. Tra le ragioni annoverate ce ne sono molte di ragionevoli e molte nelle quali mi identifico. Mi dispiace solo per chi va con l’amarezza in fondo al cuore pensando di essere finito in un vicolo senza uscita, quando, invece, andare a farsi una sana scopata senza impegno e legame dovrebbe essere come andare al parco divertimenti. Bisogna saper dividere sesso e amore, è questo il segreto per poterli apprezzare entrambi. I personaggi più tristi son quelli che vanno con l’idea di sostituire l’amore e sentirsi amati tramite questo espediente del pagamento. Quelli che godono sono quelli che vanno con l’idea di svuotare il cazzo con stile, inscenare le proprie fantasie perverse e godere dell’artificio fine a sé stesso. Solo un uomo insicuro ha bisogno del riflesso di godimento nella donna penetrata; chi rende giustizia alla carne senza coinvolgere lo spirito sa bene che la donna in quel momento è un oggetto, come oggetto è per lei il maschio che la sta pagando. Nella vita ci si usa tutti, l’arte è saper stabilire dei giusti compromessi. Ed è inutile compatire una escort, perché è vero che esistono puttane sfruttate, ma quelle di un certo livello hanno scelto loro il lavoro che fanno e a loro va bene guadagnare così, nessuno le ha obbligate. Anzi, guadagnano pure cifre esorbitanti, e una volta entrate in questa ottica non ci pensano minimamente a trovarsi una nuova fonte di reddito. Conclusione: il sesso a pagamento è sesso nudo e crudo, privo di ipocrisie e per tanto non adatto agli uomini in cerca di sicurezze e sentimenti, al contrario, è perfetto per chi vuole godere da solo e per sé stesso senza dover ricorrere al tedio della masturbazione o a ingannare una donna facendo finta di amarla.

    • Ciao pazzoide grazie per il commento. Non credo sia poi così da pazzi, sicuramente come tutti i vizi anche quello delle prostitute avrà qualcuno in grado di dominarlo e tenerlo sotto controllo. E proprio come tutti i vizi e le dipendenze credo che la maggior parte delle persone invece ne resti schiava, per i motivi più disparati. ciao alla prossima!

  17. Ho sempre desiderato una ragazza…..ma purtroppo non ne ho mai avuta una. Metti un po di timidezza. Non essere proprio il classico bel ragazzo e sicuramente non saperci fare…..i numerosi tentativi di corteggiareragazze che mi piacevano si sono verificati tutti inutili…..dal ti vedo come un amico a non sei il mio tipo a non voglio rovinare l amicizia ed a ogni rifiuto diventi sempre piu debole e meno fiducioso di te stesso soprattutto quando vieni anche deriso e ridicolizzato……ho trent anni e la cosa mi ha praticamente rovinato la vita. Ricordo fin da ragazzino il male che provavo quando i miei coetanei si appartavano con le rispettive ragazzine e io ero sempre costretto a rimanere solo. Ancora oggi quando vedo per strada ragazzi che si scambiano baci provo rabbia ed invidia per una cosa che ho perso nella vita e niente potra restituirmi. Vivo praticamente con un malessere interno da tanto tempo…una vita a prostitute è una vita squallida posso garantire. Paghi fai e vai via piu incazzato di prima ma nel prima ti viene come una cosa interna che non riesci a controllare perche con la masturbazione un po resisti ma dopo un po non fa piu effetto ed hai bisogno di un rapporto di sesso….per non parlare dei soldi che ho spezo in questi anni che sono tanti davvero….consiglio ai più giovani di non intraprendere mai questa strada..neanche per gioco…ma ogni tanto mi chiedo se non ci fossero state loro?

    • ciao Anonimino, ti capisco perfettamente. Purtroppo per vivere nel mondo “normale” serve avere una scorza dura, mio padre la chiamava la sua “armatura”. In pratica, penso che serva comunque sempre non mollare mai, fare costantemente figure di merda provandoci con le ragazze/donne e alla fine una che non ride, la si trova. Il problema è il grande stress che dobbiamo sopportare per tante e tante volte mentre siamo alla ricerca, per quello non c’è una ricetta temo.

  18. Io voglio solo essere me stesso senza dover attuare comportamenti estranei al mio carattere per conquistare le donne.
    Non ci tengo a frequentare locali tipo discoteca e affini e preferisco morire da solo piuttosto che ridurmi a stare con una donna “normale” magari conquistata fingendo di essere quello che non sono.

    • Se per comportamenti estranei intendi i complessi rituali del corteggiamento tra esseri umani… siamo in due ad essere in difficoltà. Rifiutarli del tutto però credo faccia più male che bene.

    • Più che i rituali di corteggiamento non sono capace di aderire allo stereotipo che richiede la circostanza in cui mi trovo di volta in volta e oltre che con le donne ho difficoltà anche a relazionarmi con gli uomini.
      Capisco che sia un problema mio, ma per come conduco la mia vita ho pochissimo tempo per le relazioni umane e non ne avrò nemmeno in futuro.
      Scegliendo le prostitute preferisco la negoziazione al compromesso, perché sono inamovibile nelle mie scelte di vita.

    • Indipendentemente dalle tue scelte, che come hai detto, sono appunto tue. Servirebbe giusto qualche legge che permettesse di regolarizzare la situazione fiscale e sanitaria anche delle prostitute che vorranno continuare a operare il mestiere piu antico del mondo secondo la loro volontà.

      Esattamente come nel caso delle droghe, anche qui ci si interroga “perchè” gli uomini scelgono di andare a pagamento, e personalmente non ritengo nessuna motivazione “errata” o “giusta”. Ognuno ha le sue.

      L’imporante sarebbe poterlo fare alla luce del sole, per la tutela di tutti. Con questo articolo volevo dimostrare che non esistono solo motivi “orribili” perchè spesso dipingono i puttanieri come degli pseudo-mostri che non hanno vita sociale.

      Io penso che si possa decidere che non piace la vita sociale, pur venendo comunque considerati esseri umani, che semplicemente hanno fatto una scelta, sulla loro pelle.

    • Sapete una cosa?? Una donna si lascia corteggiare da chi ha già scelto.. quindi già in partenza si riesce a capire.. Oggi giorno con i prototipi modelli che ci sono molte ragazze hanno alzato parecchio l’asticella..

  19. Ciao, io ho cominciato ad andare con prostitute perché non conosco piu nessuno e quelle poche che incontravo o conoscevo stavano sul piedistallo e non erano pure un granché belle. Non sono molto dotato con le misure e ciò ha fatto accrescere l’insicurezza. Ho notato che anche i “cessi” scusate la parola, solo per rendere l’idea, si mettono un po si mascara, rossetto, vestito e tacchi e si credono regine di bellezza giusto per tirarsela e tra loro sono pure invidiose, si scrutano a vicenda da capo a piedi. Fortunatamente non tutte sono così ma la maggioranza si almeno le mie esperienze. Sono sempre più esigenti e sempre più lontane dal poterle conquistare. Ora con sti smartphones quando parli con loro non ti guardano più nemmeno negli occhi perché deve vedere le foto dell’amica che si è fatta le unghie e farsi mille complimenti.. ci isoliamo sempre di più, il tempo scarseggia, se non assomigli a quel attore, quel cantante non vai bene (puoi anche essere il più stronzo del mondo) se sei gentile sembri studipo, sfigato e smidollato, se ti prendi cura di loro ti vedono solo come un amico.
    Se ti comporti bene si stufano di te, se le dai troppe attenzioni si stufano di te.
    Bisogna essere belli e soprattuto stronzi, cioè non considerle troppo così vengono loro a cercarsi le attenzioni, tenersi abbastanza indifferenti. Ecco, non sono ne bello ne stronzo, a posto XD e certo che vado con le loro amiche a pagamento.
    Dai arriverà la persona giusta…
    Comunque io non legalizzerei la prostituzione(almeno quella in strada), immaginate se tutto l’essere femminile facesse quello di lavoro. Metterei dei bordelli per single o per coppie.
    Penso sia più un problema sociale globale, siamo costantemente sotto stress, siamo bombardati di pubblicità che condizionano le nostre scelte, stereotipi e icone del cinema, cantanti ecc.. non siamo più noi a scegliere, non veniamo più educati a decidere con la nostra testa perché troppo impegnativo, non si ha piu tempo e voglia di conoscere una persona per come ragiona, come si comporta, per i suoi gesti, la sua voce ecc.. non si è più onesti, tendiamo a far sembrare che siamo tutti educati, bravi, onesti e perfetti e aspettiamo che qualcuno faccia qualcosa di sbagliato per usarlo come quella goccia che traboccare il vaso per poi lasciarlo/la(con la sensazione di aver la coscienza a posto). Ci dedichiamo solo piu a noi e poco agli altri ma tutti vogliamo che sia sempre tutto perfetto e che vada sempre bene senza muovere un dito, senza impegnarci..
    Vivere nel virtuale, non farà che allontanarci l’uno dall’altro e tra qualche generazione non saremo più in grado di interagire come dire umanamente..
    Idee ed esperienze personali, spero voi siate più fortunati di me..
    Tornando al discorso ragazze a pagamento, molte volte ci salvano, ci fanno rilassare, ci fanno dimenticare per un po i problemi, ci fanno compagnia anche se tutto a gettoni. E molto importante però non legarsi sentimentalmente! Loro sono abituate a molte situazioni e ne hanno passate di tutti i colori di certo non si fermano per innamorarsi dei clienti, per loro importano solo i soldi il resto è illusione.
    Pagare per incontrare queste persone la vedrei come una pezza, nel frattempo cercate di avere una vita sociale, conoscere persone, interagire, avere il coraggio di provarci e riprovarci. Andare sempre a donne a pagamento non è una soluzione risolutiva.
    La prostituta è una donna, va trattata con rispetto e gentilezza, a nessuna donna piace essere maltrattata e picchiata.
    Quelle cose malate che si vedono è solo nei film porno
    Sempre protetti e non entrare mai in contatto con i loro liquidi e secrezioni e chiedete sempre se fanno test regolari per le malattie veneree

    • stavolta ho ben poco da rispondere, solo: Grazie, per le tue parole.

  20. Ieri ho scoperto il mio compagno … È stato con una prostituta.. Ho un figlio( non suo) vivevo con lui lo amo ma non riesco a perdonarlo ! Forse non c’entra con il vs post ma ho bisogno di capire di parlare con qualcuno che può dirmi perché un uomo di 36 anni che nella vita non si è mai fidanzato oggi aveva me una casa una famiglia eravamo felici lui mi diceva di essere felice …… Perché?
    GRAZIE e scusate lo sfogo

    • Io non sono capace di entrare nella testa degli altri per cui non saprei perché quest’uomo sia andato a prostitute, come ci mostra l’autore di questo sito ci sono centinaia di motivazioni che portano a scegliere il sesso a pagamento, tutte diverse, derivate da esperienze diverse.
      Io personalmente conosco molti uomini che tradiscono con regolarità la propria compagna/moglie, a casa ne raccontano di tutti i colori per non farsi scoprire.
      Io penso che se vuoi capire il perché allora la cosa migliore che puoi fare è domandarlo a lui.

    • guarda, non possiamo sapere le reali motivazioni che possano aver spinto il tuo compagno a fare questo.
      Tuttavia, forse potresti guardare un po dentro di te.
      Spesso voi donne, quando diventate “compagne” o “mogli”, cambiate anche atteggiamento nei confronti del sesso.
      Le scintille che c’erano nell’epoca del fidanzamento, dove si faceva sesso tutti i giorni o quasi, scompaiono.
      Si fa sesso di meno, e con meno entusiasmo.
      E un uomo ha il sesso in testa tutto il giorno, tutti i giorni.
      le donne no.

    • @per rr: a me è successo il contrario, dopo un po’ di anni di matrimonio mio marito è diventato asessuato, mi sono scocciata e sono andata con altri, lo amavo ma avevo bisogno di sesso, a volte glielo dicevo pure, non mi piace la menzogna. Questo per dire che non tutte le donne o tutti gli uomini sono uguali. Io, a 50 anni, ho ancora il sesso in testa, come dici, lui ormai sta a riposo da anni. Intanto il tempo corre…

    • vuoi l’onestà? il figlio non è suo.. medita su questo, per tutte le signorine che giudicano i punter… beh quando avevamo 20 e tanti ideali abbiamo avuto la nostra dose di rifiuti e umiliazioni, godetevi i gatti.. i figli senza padre e i letti vuoti.. il giocattolo è rotto e le culle sono vuote… vi auguro comunque di essere felici, geniunamente..ma non ho trovato che due donne buone nella mia vita.. e non sono madri o sorelle.

  21. Io siccome ho passato l’adolescenza da emarginato ed escluso per via della mia timidezza e del mio aspetto fisico non gradevole sono ricorso alle prostitute per perdere la verginità.
    Tutt’oggi sono perfettamente consapevole del fatto che alle donne io non interesserò mai, perché non ho un giro di amici e perché non amo la movida notturna.
    Gli standard per essere “giusti” agli occhi della società sono troppo alti per me, bisogna essere attraenti, vestiti alla moda, col macchinone, tanti likes sui social, etc… io non ci riesco a fare tutto questo e di conseguenza mi ritrovo con l’esigenza di andare a prostitute, altrimenti sarei rimasto vergine fino a 90 anni.
    Comunque non pensate che io sia il solo a vivere questa patetica esistenza, questa società basata sull’immagine e sull’apparire miete moltissime vittime, e ho la netta sensazione che in futuro sarà sempre peggio.
    Vedo le nuove generazioni che sono messe peggio di me, oggi con i social le ragazzine sono poste nella condizione di auto oggettivare la propria immagine e curano i propri profili quasi come se fossero le vetrine dei negozi.
    Oramai l’approvazione sociale dei più giovani è vagliata dall’utilizzo di questi social network, provo compassione per il ragazzo sfigato emarginato sociale, escluso e bullizzato che come me verrà umiliato e trattato come feccia da tutti i ragazzini più fiki.
    Probabilmente sarà un cliente in più che ingrasseranno i portafogli delle escort e dei papponi sfruttatori.

    • sullo strapotere dell’immagine nel compiere scelte di coppia sono perfettamente d’accordo con te, tuttavia tieni presente che non solo le donne ne sono influenzate. Anche i maschi cercano e accettano solo un certo tipo di donna… e rifiutano certi altri “tipi” che invece sarebbero ben contente di condividere l’esistenza… anche se forse poi, a livello sessuale continuerebbero ad essere attratte da quelli belli e fiki.

  22. Io sono andato con una prostituta per la prima volta a 26 anni, l’avevo vista ad una festa, una donna bellissima vestita e truccata benissimo.
    Lei mi ha avvicinato e mi ha detto che se avessi voluto avrei potuto averla per 6000 euro.
    So che è una cifra alta per una donna, che avrei potuto spenderne meno con una di quelle dei centri massaggi o dei saunaclub ma dovete credermi se dico che ne è valsa la pena.
    Poi ne ho frequentate altre, con prezzi che oscillano dai 150 ai 600 euro.
    Non mi sono mai posto tutti gli interrogativi di cui parlate su questo sito, a molte donne piace spennare i cretini che come me le pagano per fare sesso.
    Finché esisteranno scemi come me o altri che pagano, loro guadagneranno sempre migliaia di euro esentasse.
    Ora ho smesso per il fastidio che ho provato nel vedere una delle prostitute che frequentavo mentre mi mostrava tutti gli atti di proprietà comperati a furia di rapporti strapagati con uomini fessi e ingenui.
    Se vogliamo che queste donne la piantino di guadagnare sul sudore e le fatiche altrui, semplicemente le lasciamo perdere e andiamo a procacciare le troie gratuite che stanno in discoteca, te la danno gratis e non ti chiedono niente.
    Io non sono un frequentatore dei locali ma ora che ho iniziato ad andare in una discoteca dove fanno musica techno ho iniziato a fare conoscenza con tante ragazze, alcune pure minorenni, sono delle pseudo tossiche ma sono disinibite e mi evitano di spendere danaro per le donne approfittatrici come quella che ho pagato 6000 euro.
    Buona caccia e buon divertimento a tutti i frequentatori del sito, vi auguro di trovare tante donne con cui accoppiarvi.

  23. L’italiano questo sconosciuto (vabbè il primo probabilmente era rumeno).

    Ti faccio i complimenti per il blog!
    Sembrerebbe una perdita di tempo enorme e invece stai dando spazio ad un confronto che non ne troverebbe facilmente altrove.

    In ogni caso mi viene da chiederti perché tu investa così tante risorse (le statistiche su Badoo per esempio) e anche dove voglia andare a parare.

    Lo fai per giustizia (il ragionamento dovrebbe essere un diritto inalienabile), per ego (sei un gran figo, qualcuno potrebbe accorgersene) o semplicemente ti pagano ?

    No, non ti pagano, come potrebbero?
    Nessuno foraggerebbe uno spazio che ha il solo scopo di far mettere in moto qualche neurone nella testa dei partecipanti.

    Riguardo questo post condivido il concetto di legalizzazione della prostituzione e ho trovato molto interessante il ragionamento sull’offerta che ne scaturirebbe da parte della criminalità.

    Mi piacerebbe che trattassi il tema dello scambismo e della cornificazione consensuale (cuckolding), se non l’hai già fatto (?).
    Potrei darti una mano in caso.

    Un mondo che la tv generalista non si azzarderebbe a sfiorare neanche lontanamente, eppure proprio di questo si trattava riguardo la ragazza che si è suicidata recentemente a causa dei suoi video che hanno fatto il giro del web.

    Paolo

    • ciao Paolo, al momento nessuno mi paga per scrivere, ma qualche soldo col sito comunque lo faccio (qui trovi tutti i dati), soprattutto grazie agli articoli dedicati a stitichezza e smettere di fumare.

      Tutti gli argomenti che tratto mi interessano personalmente ed il tempo che vi dedico lo decido io, all’epoca del post su Badoo mi sono semplicemente divertito raccogliendo statistiche sull’ambito del dating nel quale avevo trovato ben poco di concreto. In poche parole… studiare e scrivere sono i miei hobby preferiti, c’è chi passa giorni interi a far volare droni, chi fa sport, chi va a prostitute… io di solito leggo o scrivo.

      Se ti va di scrivere o raccontare la tua esperienza nei settori che mi hai descritto volentieri, mi fa sempre piacere scoprire cose nuove e soprattutto “scavare” nelle pieghe della realtà che a volte affiorano grazie a un semplice articolo su internet.

  24. Da qualche parte ho letto da una prostituta rivolta alle mogli ” i vostri mariti vengono da noi perche voi non riuscite a soddisfarli!” A quella “signora” vorrei dire che una moglie dedica la vita ai figli, alla casa al lavoro ( quello serio , per il quale ha studiato fino a 30 anni con sacrifici) ,dedica cura alla propria persona non trascura il marito ( sono io una di queste) .A queste prostitute incapaci di fare altro se non sesso x soldi dico di non permettersi di dare cosigli alle ” mogli” , di non chiamare il loro “Lavoro” e di non tentare di sembrare delle assistenti sociali,sono solo troie,puttane,escort per sembrare altro, cambiano il nome ma sono incapaci di lavorare solo di pompinare vecchi rincoglioniti che pensano di guadagnare l eterna giovinezza, uomini senza valori morali e senza palle che dovrebbero avere il coraggio di assumersi le responsabilita delle proprie scelte senza nascondersi dietro scuse banali e misere ( quasi tutti gli uomini attribuiscono la colpa alle donne ” normali” che non li soddisfano mentre sono loro quelli inapaci di soddisfare una donna,quelli che x sentirsi dire che sono bravi devono pagare,quelli che non sono in grado di avere un normale sano rapporto di coppia xke frustrati o perversi. Farebbero bene questi “signori ” a non sposarsi o almeno ad avere le palle di lasciare le mogli che magari potrebbero riappropriarsi della liberta e dedicarsi a qualcuno che le saprebbe trattare meglio da un punto di vista sentimentale e sessuale

    • ciao Li, mi spiace leggere tanta rabbia tra le tue parole. Penso tu abbia riassunto chiaramente tutto ciò per cui le prostitute sono odiate ed emarginate. Per fare un passo avanti però dobbiamo riuscire a mettere sofferenza e rabbia a parte… non penso che sia utile discriminare intere categorie sociali. Per quanto nel tuo caso sia facile dare la colpa alle prostitute per spiegare la fine di un rapporto di coppia, penso che i rapporti tra uomini e donne iniziano e finiscono, indipendentemente dal ruolo del sesso.

      Il ruolo che ha la prostituzione è immenso e non riassumibile in un semplice rifiuto per la categoria. Per capirci, sono così tante e così popolari da rendere impossibile qualsiasi tentativo di ignorarne la funzione o rifiutarne l’esistenza. Il mestiere più antico del mondo è qui per restare e penso che sia legittimo e doveroso accettarlo come parte integrante della nostra comunità. Il nostro corpo è fatto anche di semplici pulsioni e semplicissimi istitinti, che se messi in gabbia trovano sfogo in luoghi decisamente meno consoni rispetto al “semplice” sesso.

      Certo se un appuntamento con uno spasimante va male possiamo sempre dare la colpa al vestito o alla pettinatura… possiamo addirittura dare la colpa alla parrucchiera. Ma penso che in fondo sia sempre più importante quello che ci metti dentro al vestito, piuttosto che l’estetica. Le prostitute sono un po’ questo, sono il vestito di un’intera società. Ma se la società va male o perde valori, penso sia poco utile dare la colpa al vestito. Te lo dice uno che non è mai andato a prostitute (finora almeno… un giorno, chissà!).

      Esattamente come capita con la chirurgia estetica, che durante interviste superficiali viene sempre denigrata da tutti, poi entra nelle nostre vite con una piccola puntura dall’estetista, un piccolo taglio dal chirurgo, una speciale crema ai cromosomi ecc… La chirurgia è la risposta commerciale alla paura di essere abbandonati, così come la prostituzione è la risposta sociale a tutte le pulsioni che non trovano spazio altrove.

  25. io sono un normale ragazzo di 35 anni, non sono un “latin lover” ma comunque sono di gradevole aspetto e ho avuto diverse esperienze con diverse donne. insomma non ho (relativamente) problemi a trovare una donna con la quale fare sesso gratuito.

    Nonostante questo sono andato qualche volta a prostitute. Perchè? perchè mi piace. ti scegli la donna che piu ti piace, la paghi e le fai fare quello che vuoi tu. insomma in un certo senso “te la compri”. E questo mi da una sorta di piacere, oltre a quello ovviamente fisico.

    E per favore, finiamola con la storia delle ragazze sfruttate,della fame, della miseria….ne ho conosciute alcune, e tutte sono abbastanza furbe e fanno questo lavoro solo perchè si guadagna una montagna di soldi!

    E poi non sempre “disprezzano” il cliente o fingono chissa cosa. Sono delle donne. e come tali devono essere trattate. con gentilezza. e non con maniere rudi. un complimento,un sorriso.
    vi garantisco che anche una prostituta, se trova il cliente gentile, che si lava, e che magari è un bel ragazzo…anche lei si diverte. e in piu prende i soldi

    • il grande classico: chi ci va le conosce, chi non ci va le giudica. Si applica tra l’altro in quasi tutti i settori. grazie della testimonianza! 😀

    • Concordo con te se ti comporti gentilmente e le stai simpatico cambia tutto. mi sento un pò come te..un ragazzo “normale”..non sono un grande frequentatore ma sono una persona curiosa.. evito le straniere preferisco le ragazze italiane .. trovo divertentissimo parlare con una prostituta (ho sempre approcciato prima con messaggini, se mi piace la risposta la chiamo..è una specie di gioco di ruolo .. ma lei in più si becca la grana 🙂 l’appagamento che provi anche li, come con una ragazza normale, dipende dalla chimica ..mi ricordo una ragazza con cui mi sono trovato particolarmente bene andando via mi da un bacino e mi dice “fai da bravo” e io ..”anche tu” e scoppiamo a ridere.. insomma sono donne anche loro

  26. Ringrazio Simone per l attenzione, la mia rabbia fa parte della normale sequenza di stati d animo che una donna attraversa quando scopre che il proprio marito frequenta regolarmente prostitute, come l elaborazione di un lutto è necessario del tempo per riuscire a parlarne con pacatezza e semplice razionalita. Ovviamente non do la colpa alle prostitute se un uomo ci va e continua a tornarci è x scelta e comunque c’è un rapporto di coppia finito , ma in questo caso se ne parla con la moglie , si chiude il rapporto che non va e poi si è liberi di dare sfogo a tutti gli istinti e desideri .tutto qui Non l inganno ,la beffa, la mancanza totale di rispetto ,stima e Amore che ritengo in un matrimonio necessari quanto il sesso.saluti a tutti i mariti in…attivita, dico loro solo di pensarci bene prima di intraprendere questo percorso perche poi non si torna indietro piagnucolando e sperando di poter tornare indietro come se nulla fosse. Alle mogli voglio dire che prima di farsi tappetino e lasciare crollare la propria autostima devono considerare la possibilita di avere sposato uno s… grazie mille non leggero ne scrivero piu nulla voglio solo raggiungere al piu presto l ultimo stadio quello dell indifferenza Buonanotte Li

    • grazie a te per il commento, è importantissimo avere tutti i punti di vista, soprattutto quando le persone dispongono della tua lucidità e comprensione altrui. Ti auguro di trovare tutto quello che cerchi. ciao alla prossima! simone

  27. È poco più di un mese che frequento prostitute da strada, di tutte le nazionalità e età, in passato ho sempre avuto ragazze normalmente, fino a 28 anni. A mio parere se non hai un buon lavoro o comunque un reddito che ti permette una vita normale (casa,famiglia, auto) a mio parere dopo 25/28 anni, questo si fa sentire sulla propria autostima e socialmente, per un ragazzo di 31 anni è importante avere un certo senso di sicurezza, di imprenditorialità, di posizione, e ciò fa molto sulla aspetto, presenza, carattere ecc. E questi aspetti non palpabili, le donne lo sentono e lo cercano. Sto affrontando da 3anni un periodo buoi dovuto appunto al lavoro, e si ripercuote su questi aspetti, non riesco a trovare nessuna ragazza e se ci parlo, sicuramente ascoltano e apprezzano la compagnia, ma sentono l’insoddisfazione che ho dentro probabilmente. Quindi ho deciso di andare a donne sulla strada, l’autostima migliora parecchio , ti senti più sicuro e tranquillo… Devo prendere delle pastiglie, perché sono molto emotivo, e senza non riuscirei. Spendendo 30 euro la mia vita è cambiata in meglio contro 30 dello psicologo ( 15 incontri senza risolvere nulla) già con 3 prostitute ho capito tante cose di me stesso! Comunque è un gran bel divertimento oltre a una terapia. Saluti

  28. Ciao a tutti sono un ragazzo normalissimo di 33 anni convivo con una bella ragazza da circa 4 mesi e stiamo insieme da 6 anni,non ho mai avuto problemi con le donne ne ho sempre avute anche per periodi abbastanza lunghi e i periodi che son rimasto senza son stati davvero brevi.
    Ho iniaziato ad andare a prostitute in un periodo dove dopo 4 anni che ero con una ragazza ci siamo lasciati,fu quasi per gioco visto che nella vita voglio cercare di provare un po tutto,entro certi limiti naturalmente,li per li non fu nulla di speciale ,era una ragazza rumena di strada,finito andai via dicendo che era una cavolata…
    Passarano un po di giorni forse un mese e dopo una serata tra amici per la strada di casa feci una nota via della mia citta che era piena di lucciole…e li ripensai alla prima volta…e in quel momento scatto in me il desiderio di riprovare per cercare come una conferma che fosse inutile andare con queste donne…
    Scelsi una ragazza davvero bella sempre dell est…e come seconda volta fu decisamente migliore…andai via questa volta siddisfatto!
    Lo rifeci altre volte circa 2 al mese per 6 mesi fino a quando non conobbi la mia attuale ragazza!
    Tutto bene fino a ben 5 anni mai piu andato,quando un giorno….alla tv cera un servizio che parlava di escort e dei siti dove si potevano trovare annunci…per curiosita poco dopo ci feci una visita ( dannata mia curiosita) e li trovai decine di annunci di ragazze stupende con addirittura le prestazioni elencate!
    L occhio mi cadde su una ragazza dal fisico da modella che tra i servizi concedeva l anale cosa che purtroppo la mia attuale compagna non mi ha mai concesso,nonostante le mie pressanti richieste….Fui titubante perche sapevo che non era giusto e rispettoso,ma la mia infinita curiosita fu piu forte del buon senso…chiamai e presi appuntamento…finito tutto era proprio quello che cercavo togliermi la voglia,non cercavo compagnia conforto o una donna che faceva la ragazza,non mi interessava nemmeno quasi parlarle…anche perche con la mia lei sto bene e abbiamo dei progetti,quindi non sono neanche problemi di coppia era solo quel momento di evasione che ogni tanto mi prende,non sono un assiduo frequentatore pero una volta al mese mi prendo questo spazio per me,fino a quando non ci saranno piu motivi per smettere,matrimonio,figli.
    Ripeto ho una vita attiva ho amici vedo tutti i giorni persone e ho una ragazza molto bella che ci amiamo e stiamo bene,ma una volta ogni tanto ho questa cosa di andare a trovare queste ragazze per sfogo e basta.
    Fatemi sapere cosa ne pensate ciao a tutti;)

    • Se pensi che ciò che stai facendo è normale …dillo alla tua ragazza…vediamo lei cosa ne pensa….

    • ciao M. grazie per la testimonianza. Alla Zanzara di Radio24 si parla quasi tutte le sere di puttane e normalità. Come è vero che l’instinto dell’uomo sarebbe scopare ogni essere che respira, è altrettanto comprensibile l’incazzatura delle compagne cornificate. Ma in ultimo tutti dobbiamo vedercela con noi stessi. Il fatto della fidanzata che non si concede fino in fondo è un grande classico delle “motivazioni” sui perché si va a prostitute, ma credo che in fondo sia un po’ una scusa. Ogni uomo e ogni donna subisce il fascino dell’esotico: ciò che si immagina sembra sempre più grande di quello che si vive, ed avere la possibilità di invadere spazi intimi e sessuali crea un legame simile a quello delle dipendenze, perchè si sostituisce in parte ad un legame affettivo che per qualche ragione, non basta, da solo non è sufficiente per sentirci “completi”. E allora la curiosità è l’unica difesa verso quello che i latini chiamavano Horror Vacui (ne parla anche Martino in questo articolo sugli hotel dell’amore).

  29. Ancora non ho capito cosa si intende per donna “normale”
    Chi sa spiegarmi ??

    • Ciao Nicole, ci provo.

      Da una parte ci sono gli uomini che si aspettano di trovare una donna che li ascolta, che li coccola e li capisce quasi come farebbe una madre. Dall’altra parte ci sono le donne che vogliono vite indipendenti, di successo, vite nelle quali i sentimenti sono più ricevere che dare. In questo contesto si creano tante persone singole, incapaci di comunicare o costruire rapporti. Quando un uomo dice che vorrebbe una donna “normale” si riferisce ad una donna che esiste solo nella sua mente, è una donna idealizzata per essere compatibile con la sua solitudine.

      Quando due persone riescono a formare una coppia ecco che alcuni uomini non trovano quella condivisione ed emotività che renderebbe il rapporto pieno e significativo. Così pensano “tanto questa donna non mi da nulla, tanto vale andare a prostitute, che comunque non mi danno nulla ma almeno faccio meno fatica“.

      E come spesso accade piuttosto che accettare una responsabilità per la propria misera situazione si preferisce lanciare la colpa all’esterno, che in questo caso ricade sulla donna-compagna, che viene definita “non normale”.

  30. ciao a tutti. qualche settimana fa ho letto quest’articolo e i punti in cui mi ritrovo sono proprio quelli che rispecchiano la mia situazione ormai attuale e senza via di scampo, ovvero : profonda solitudine ed essere rifiutati e disprezzati molte volte dalle donne nonostante i forti sentimenti che ho provato. Da premettere che non sono mai andato a prostitute per motivi legati alla propria dignità e rispetto verso se stessi, ma negli ultimi anni questo bisogno sta diventando sempre più forte dato che ho ormai 25 anni e sono ancora “vergine”. come ho già anticipato, non sono mai stato apprezzato da qualcuno, ragion per cui sono arrivato a quest’età non avendo mai fatto l’amore… l’idea di andare a prostitute mi fu proposta già all’età di 22 anni, ma come oggi ho sempre avuto paura (sopratutto quello di pentirmi)… Oggi si apprezza molto l’apparenza, il fisico, le dimensioni, la bellezza e tante altre cose e ciò che più mi fa più imbestialire è che le donne dicono che noi uomini siamo superficiali, quanto poi loro non sono da meno…. ormai le donne sono diventate i nuovi “uomini”, sempre più indipendenti e libere da ogni vincolo, trattandoci come dei veri e propri zerbini… é come se la loro rabbia dovuta dalle loro storie precedenti si scagliasse contro i più “deboli” avendo così una rivincita, unita alla convizione di essere più forti e potenti di prima… vedo sempre donne incoerenti con se stesse facendo andare in confusione chi ha idee salde e ben chiare e ciò che sanno fare di meglio è solo quello di vittimizzarsi e colpevolizzare gli altri, facendo tutta un erba un solo fascio… si credono di essere importanti e l’unica posizione comoda che possono prendere è quellla di stare ritte sui piedistalli… se mi sono permesso di scrivere sotto il tuo articolo è anche perchè vorrei dei pareri di chi ci è già andato e si è trovato nelle mie stesse condizioni, perchè purtroppo se non agirò inquesto modo, mi ritroverò a 30 anni ancora in queste condizioni….

    • Ciao Gianni. Penso che la dignità del fare un mestiere dipenda dalla persona e dalle sue motivazioni. Si può lavare i cessi con la stessa dignità con cui si scrive un business plan. Allo stesso modo è legittimo usare il proprio corpo per dare piacere agli altri, in molti modi: dal barista, al massaggio estetico fino al massaggio erotico. Al momento la mancanza di dignità nel mestiere delle prostitute è dato da vari fattori: 1) l’impossibilità di riconoscere il mestiere come attività lavorativa 2) l’invidia delle altre persone che ne parlano male e odiano le prostitute 3) l’esistenza di prostituzione “forzata” es. quella delle strade, delle immigrate magari clandestine, ecc.

      Ovviamente la tua (come la mia del resto) è una sfida verso la coesistenza con l’altro sesso, che come hai notato non ci calcola per quello che pensiamo, ma prima di tutto ci giudica dall’esterno. In alcuni casi ci azzeccano, in altri casi prendono fregature clamorose (i famosi “stronzi” che trattano male le donne, e che tuttavia ne hanno in un solo mese più di quelle che tu e io avremmo nella somma delle nostre vite). Penso sia del tutto accettabile andare a prostitute e pagare per ricevere piacere fisico o supporto psicologico, tuttavia sono azioni che generano dipendenza, motivo per cui ho catalogato questa pagina nell’area dipendenza sessuale. Se per te l’importante è la dignità penso ti basterebbe trovare una prostituta che lo fa per scelta (es. una escort) anche se molto più cara che rispetto alle donne della strada, ci sono buone probabilità che non sia sfruttata, anche se la certezza non c’è mai.

      In ogni caso penso che la priorità sia comunque quella di poter costruire un dialogo, che purtroppo nella maggior parte dei casi passa dal classico “corteggiamento”, azioni e pensieri ai quali la nostra razza, per quanto evoluta, non si può sottrarre.

  31. Io ci vado perché dopo che mi son separato non ho più voglia di impegnarmi e allora per buttare i soldi in cene e regali per farsela dare due e tre volte se va bene, preferisco le prostitute. Ho incominciato da ragazzo a frequentarle, poi ho trovato quello che credevo l’amore ma non è stato così è da quando son solo non ho tempo per altre, devo mantenere oltre me e i mie vizi 2 figlie ormai grandi è una ex . Quindi ho ripreso ad andare 2 volte la settimana più o meno, per strada più che altro. Non c’è niente di male ed e’ una cosa che mi fa stare bene.

    • ciao Lorenzo, il tuo è un profilo “classico”. Purtroppo al momento la società è programmata per farti sentire libero ed allo stesso tempo “in colpa” (tant’è che in fondo anche tu hai scritto un commento, come a cercare una specie di confessione tra i meandri di internet). Non credo tuttavia alla leggenda delle “cene e regali” più costosi di 150/200 euro a settimana: in parte perchè ormai si può tranquillamente chiedere alle donne di “pagare a metà” quando si esce, ed in parte perché in fondo sono poche parole che nascondono un risentimento profondo verso il genere femminile, condivisibile fin che vuoi, ma pur sempre risentimento: il tipico pensiero che non ti fa ragionare accettando tutte le possibilità che il mondo offre, ma che anzi ti costringe a guardare in un’unica direzione.

      Purtroppo le donne per anni hanno utilizzato l’unico potere che avevano, per incidere nella società. Il fatto di “non darla” è stata l’unica possibilità che avevano di porre qualche tipo di condizione verso il potere economico e lavorativo dell’uomo. Oggi (2017) molte donne lavorano, tuttavia è rimasta viva in loro questa eredità, tramandata da tradizioni che ancora vedono la donna che va con tanti uomini una “troia” e l’uomo che va con tante donne un “Don Giovanni”… la prima con costante accezione negativa, il secondo con costante accezione positiva.

      Potrebbe essere utile passare oltre questi stereotipi, oltre questi giudizi di forma, oltre i moralismi di chi “ha trovato l’amore”.

  32. A me non piace andare con donne che fanno tante schifezze con tutti. Mi dispiace ma allora aspetto la persono giusta. E mi faccio da solo. E poi le malattie ce ne sono tante anche senza sintomi anche pericolose se non curate.poi voglio dire agli uomini sposati o fidanzati ma che cuore avete se poi si amal c’e il cancro all’utero ve ne frega cosi tanto questo non è amore è menefregismo. Se volete solo sesso state soli. Se ami e rispetti non si puo avere tutto se la moglie non vuoll fare sesso anale non è la fine dell mondo si deve anche saper rinunciare per amore. E se la passione non ce piu si parla o si lascia e si trova una soluzione insieme. Ma dove la vostra coscienza. Ma sono solo io come uomo che penso cosi. Io voglio vedermi allo specchio e essere onesto con la mia famglia. Allora siete tutti dei fasulli io non potrei vivere cosi
    Allora andate a vita da queste porche che per soldi fanno anche urine e feci su corpi lo trovo disumano scusa. Fatte tutti i buonisti e d nascosto andate li non vi fa schifo scusa? Non siete neanche capaci di avere un rapporto sincero e vero amore mi sa che quasi non esistono piu. Il sesso non è tutto nella vita altri valori contano. Fare l’amore è importante altro non sono solo illusioni sporche.

    • Ciao Silvin, grazie per il commento. Purtroppo nessuno sa dove stia il vero amore, sinceramente non penso che neppure tu lo sappia, anche se probabilmente hai avuto la fortuna di trovare una donna che ricambia il tuo amore. Anche quelle “porche” come le chiami tu, sono esseri umani, esattamente come tu ed io. Probabilmente è vero che molte delle persone che vanno a prostitute possano avere qualche tipo di disturbo affettivo, qualche pulsione sessuale che non riescono a dominare da soli, qualche vizio che non viene accettato da nessuna donna… senza l’aiuto dei soldi. E allora? Vivere in un mondo libero significa vivere in un paese dove le persone possono definire da sole i limiti della propria vita, usando gli strumenti che hanno a disposizione. Molti uomini che sanno come fare influenzano le donne, le ammaliano, le seducono, poi le trombano e le lasciano da sole. Questo è più simile al vero amore perchè non c’è urina e denaro di mezzo?

      La cosa che mi piace molto del tuo commento è che provi a dare soluzioni, tuttavia, provo a spingere il tuo pensiero un po’ più lontano: anche le persone che si fanno da sole, nel 99% dei casi utilizzano pornografia per masturbarsi. Quella pornografia (oltre che essere perfettamente legale) è fatta da tante persone che scelgono quello stile di vita, non sono angeli, non sono diavoli. Sono solo persone che hanno scelto di fare soldi in quel modo. Eppure sono donne e uomini che fanno sesso a pagamento, proprio come le prostitute. Vorresti eliminare anche tutta la pornografia? Stai parlando di una delle più grandi industrie mondiali, una cosa che non si può eliminare senza che si abbiano profondi impatti sulla società.

      Penso che per fare passi avanti in questo paese serva accettare tutti che non siamo perfetti, non siamo nati solo per amare, e se l’amore capita o arriva perchè abbiamo saputo aprire il nostro cuore… meglio. Ma non credo che giudicare le persone che non conosci, o parlare di morale e vero amore possa servire a qualcosa per cambiare la situazione, che ripeto: è immensa. Le persone che vanno a prostitute sono milioni.

      Ps. ringrazio anche tua moglie per tutti i commenti che mi ha scritto, al momento non ritengo sia utile pubblicarli in quanto molto lunghi e tutto sommato con le stesse idee che esprimi tu, seppure scritte in modo differente.

  33. Ciao a tutti, mi chiamo Flavio e ho 45 anni.
    Non ho mai avuto fortuna con le donne, mi hanno sempre considerato un “nerd” (per non dire “uno sfigato”, dato che “intellettuale” non va più di moda) la prima (e unica) che possa considerare vera storia della mia vita l’ho avuta a 27 anni, con una ragazza straniera, ma è durata meno di un’anno, e mi duole ammettere che forse non ho mai provato vero amore per lei, ma ci sono stato solo perchè la prima e unica che mi abbia mai considerato, mentre i veri grandi amori della mia vita, non sono mai stati corrisposti.
    Ho anche avuto qualche avventura nei miei viaggi all’estero, ma in Italia sono sempre stato snobbato da tutte.

    In Italia ho appunto solo collezionato tonnellate di due di picche, nonostante abbia comunque sempre avuto una vita sociale variegata, molti amici con cui esco e frequento locali.
    Un mio caro amico al contrario di me ci sa parecchio fare con le donne, per cui in sua compagnia le nuove conoscenze femmili non sono mai mancate, ma l’unico a concludere era (ed è tuttora) sempre e solo lui.

    Ovvio che questa mancanza mi ha sempre causato molta tristezza e depressione, ciononostante sono sempre stato un sognatore, e speravo che prima o poi avrei trovato la persona giusta, che mi avesse apprezzato per quello che sono. (perchè anche fingere di essere diverso solo per piacere, è contrario alla mia natura)

    E infatti fino a 35 anni mai avevo pensato di andare con una ragazza a pagamento, finchè alcuni colleghi non mi hanno convinto ad una trasferta di gruppo in un FKK svizzero, e devo dire che forse per la prima volta in 35 anni sono stato veramente bene.

    Ovviamente sapevo che quello non era vero amore, ma comunque è più di quanto avessi mai avuto, un’oretta di piacere con una ragazza bellissima e dolcissima, come fino ad allora avevo potuto solo sognare.

    Da quel momento ho cominciato a frequentare abitualmente ragazze a pagamento, e finalmente ho cominciato anche a vivere la vita molto più serenamente.
    Quando avevo bisogno di un po di buona compagnia femminile sapevo come averla,, con alcune di loro ho stretto anche una sincera amicizia, e anche se spendevo qualcosa, era sempre meno di tutto quello che ho speso in passato (e talvolta continuo a spendere) per ragazze normali, senza ottenere nulla.

    Poi continuo a sognare che forse un giorno troverò la persona giusta, o forse non la troverò mai, ma perlomeno sono sessualmente (ed in parte con le giuste ragazze anche affettivamente) appagato, e questo per la mia salute è sicuramente molto meglio che fare uso di antidepressivi o psicofarmaci.

    E non ci trovo niente di male o di sbagliato, quando due persone adulte e consenzienti stanno insieme anche se solo per piacere o per denaro. (ho sempre cercato di evitare situazioni in cui la ragazza poteva essere costretta a questo lavoro, anche se purtroppo non se ne può avere la certezza)
    Il mio unico pentimento, e di non aver cominciato prima, buttando nel cesso (in tutti i sensi…) i miei primi 20 anni di maturità sessuale.

    Per concludere aggiungo due frasi simpatiche da inserire alle motivazioni di noi “punters”…

    – Io non pago le donne per venire con me, le pago perchè poi se ne vadano!
    – Perchè tenersi in casa una vacca, quando si può comprare direttamente il latte?

    Saluti, Flavio.

  34. Ma perche’ cazzo non vi masturbate e basta luridi porci? Mica rimanere vergini e’ una malattia? Auguro le peggiori malattie infettive a voi che andate a puttane e a queste schifose che sanno solo aprire e chiudere, si pensa sempre e solo al denaro facile, al godimento, poveri di spirito, vergognatevi, e a quelli fidanzati e o sposati che pagate le mignotte sputatevi in faccia da soli, ma che li mettete a fare al mondo dei figli? Perche’ portare avanti relazioni, matrimoni quando anteponete un buco a tutto?

    • Ciao Nadia, la canzone “bocca di rosa” è del 1967. Ti invito a rileggerne lo spledido testo, con freddezza e attenzione. Se ci fai caso hai usato gli stessi termini: “queste schifose” le chiami.

      Penso che il termine “invidia” ripreso nel suo significato più antico (dal latino invidere, “non poter vedere” o “guardare biecamente” con astio, rancore) esprima bene il tuo stato d’animo.

      Purtroppo vedi c’è questo scollamento tra il modo di “sentire” di uomo e donna che col tempo è diventato un baratro incolmabile. Non solo da donna non senti le necessità degli uomini, ma le giudichi, le disprezzi. Di fronte a questi sentimenti è normale per una persona cercare all’interno della propria libertà una via di fuga.

      Te lo dico con tutta la tristezza possibile, visto che io sono uno di quelli che nonostante la libertà che la mia situazione mi consente… non è mai andato a prostitute. In compenso mi masturbo eccome, spesso con pornografia, a volte senza. Dovrei sentirmi un porco? Un uomo che paga per un rapporto carnale dovrebbe sentirsi uno schifoso? In che modo queste sensazioni dovrebbero rendere noi uomini meglio di quello che siamo?

      A parole è facile prendersi una rivincita verso le ingiustizie che la vita ci ha riservato, tuttavia, è nel come reagiamo che si trova la cifra distintiva del nostro carattere.

      Detto questo, io dopo tanti anni ancora mi interrogo sul perché un uomo decida di fare sesso a pagamento e sul perché una donna possa e voglia dire “si”. Nel tuo commento, che inizia con un’istintiva imprecazione che non a caso contiene il “cazzo” dici che sanno solo “aprire e chiudere”, ed è proprio la capacità di saper “aprire e chiudere” al momento giusto ad essere fondamentale per una donna che voglia dominare l’uomo, negandogli il piacere e soggiogandolo nella modalità “bastone-carota”.

      Ma vedi questo “aprire-chiudere”, non è ciò che avviene dalle prostitute. Queste donne non negano il proprio corpo, non attuano gli opachi rituali dell’accoppiamento, perchè in fondo devono fare una cosa molto semplice: prestare un servizio, facendo attenzione ai bisogni del loro cliente.

      E’ per questo motivo che ho scelto di pubblicare il tuo commento, anche se non mi è piaciuto nei toni: vorrei esortarti a guardare meglio, a non fermarti alla semplice invidia. Chiediti cos’è successo nel tuo rapporto, indaga, ascoltati… e soprattutto mettiti sullo stesso piano di persone che hanno fatto scelte di vita diverse dalla tua, perchè in fondo siamo pur sempre tutti quanti esseri umani.

    • Grazie Nadia! il tuo commento è una boccata di ossigeno in mezzo a questo tanfo irrespirabile.
      Le tue parole sono sacrosante e “poveri di spirito” è proprio il termine più adatto per definirli, anzi direi che è fin troppo elegante.
      Chi va a puttane è feccia, non c’è nulla da indagare o da ascoltare e la dimostrazione sono certi commenti pubblicati qui.
      Io non mi metterò mai “sullo stesso piano” di chi considera un essere umano un oggetto,
      Il sesso non è un diritto e mai lo sarà, di astinenza non è mai morto nessuno, perciò non esiste nessuna giustificazione plausibile per comprare il corpo di una donna.
      E’ inutile che cerchino di autoassolversi e ripulirsi la coscienza ripetendo a se stessi e agli altri che “non c’è niente di male”, sono degli schifosi e non è facendo passare la loro miseria umana per normalità che possono cancellare il marcio che hanno dentro.

    • Ciao Luisa, non conoscevo l’etimologia del verbo “schifare”, deriva dal francese antico “eschif“, derivato dal francone skiuhjan, cioè schivare . Ora mi chiedo come mai non eviti queste persone, perché non le schivi? Quale utilità trovi nel tornare in un antro di puttanieri per lanciare il tuo giudizio?

      Più la società procede e più il senso di libertà diventa fondamentale come diritto sociale. Solo 60 anni fa per una donna era quasi impossibile divorziare, oggi chiunque è libero di farlo. In molti stati la prostituzione è perfettamente legale, tassata, socialmente riconosciuta.

      La cosa più difficile da accettare, resta sempre il fatto che in amore non esistono catene. Non puoi obbligare una persona a restarti fedele, non puoi stabilire tu i canoni della fedeltà e odiare le prostitute e i puttanieri non cambierà di un centimetro la realtà (immutata dai tempi di Cristo ad oggi).

    • Usare la vagina come arma di ricatto è un metodo vecchio come il mondo, e le prostitute spezzano questo metodo, per questo rompono a quelle che la “danno” solo a loro comando.
      Giochi di potere? È un problema solo qui in Italia e in pochi altri posti, generalmente in altri paesi non ne fanno una cosi grande tragedia.
      Ma qui da noi molte donne sono
      abituate a usare la.vagina per gli esperimenti di Pavlov.
      Tu che critichi le prostitute e chi ci va è perchè qualcuno ti ha tolto il potere che prima ti dava alla testa.
      Allora chi “schiva” adesso?

    • Nadia, sei la tipica donna castrante, quella categoria senza le quali le puttane non avrebbero probabilmente senso di esistere.
      In un mondo dove i maschi alfa scopano e si riproducono, gli altri si devono masturbare ad libitum perche’ sino a quando una donna si degna di dargliela.

      Ho letto molti commenti sul perche’ a un certo punto si cerca una prostituta, e sono tutti motivi veri.

      Io posso raccontarvi di 2 episodi dove ho rimorchiato a vista due puttane diversissime, che non sapevo nemmeno che lo fossero e che mi hanno dato giornate liberatorie, di esaltazione e autostima alle stelle, stranamente il senso di colpa (sono sposato) per essermi accoppiato con quelle 2 donne non lo ho mai avuto.

      La prima, eta’ 40 anni, un sabato mattina dopo che mia moglie era partita prima per le vacanze, era una tipa che ho visto in bici sotto casa mia all’ombra delle piante.
      Avevo il testosterone alle stelle, so solo che quando l’ho vista e’ stato un colpo di fulmine…sono sceso e le ho chiesto cosa facesse, aveva un modo di fare strano, e non so perche’ le ho chiesto : “sei puttana ?”, cosa che a una donna che vuoi farti mai e poi mai si dice.
      E lei mi ha risposto “si, anche”. A quel punto le ho chiesto di venire su in casa perche’ la volevo assolutamente, ed e’ stata con me fino il giorno dopo, mica mi ha chiesto soldi, ma si e’ presa da me piu’ di quello che io avessi mai immaginato di poter fare sessualmente.

      Nel 2008, a 45 anni, ho attraversato un periodo devastante dal punto di vista lavorativo, dopo che sono riuscito a rimettermi in carreggiata mi si sono liberate energie mai avute, ho conosciuto nuovi amici, siamo andati in medio oriente e nel sahara, facevo molto sport, mi si sono messo a cercare donne in modo compulsivo, un sabato sera che ero alterato per una ventenne che dopo il primo incontro mi ha tirato un bidone, in citta’ a Verona alle 21 ho visto una ragazza bellissima in una folla di gente, Ho parcheggiato e le ho chiesto se voleva venire con me. Mi ha detto che andava a Mantova in treno e le ho dato un passaggio in stazione, per salutarmi mi ha dato un bacio e a sorpresa mi ha messo la lingua in bocca per un attimo.
      Dopo un po’ che ero andato via mi ha telefonato (ci eravamo scambiati i telefoni) chiedendomi di andare a prenderla per portarla a casa.
      Ci sono andato e lungo la strada ho cominciato a toccarla, ad ogni semaforo la baciavo, ero eccitato all’inverosimile.
      A meta’ strada in campagna mi ha chiesto di fare pipi’…e di accompagnarla, la ha fatta davanti a me …si e’ pulita e dopo 1 chilometro ho trovato un campo di granoturco, ci siamo spogliati nudi e per 2 ore e’ stato sesso da estasi.
      Arrivati in citta’ a Mantova, siamo andati in un bar in un parco (ha offerto lei) e mi ha raccontato la sua storia, aveva 26 anni, faceva la impiegata e poi a iniziato a prostituirsi e ora voleva comprare un appartamento a Verona..Ci siamo rivisti per 3 volte, una volta in un campo dietro casa sua dove abitava con la madre.
      Ovviamente mi faceva delle cose da film porno, e mi raccontava gli incontri che faceva per lavoro, era da sballo, ho passato dei giorni che mi sembrava di essere drogato, e probabilmente lo ero, di endorfine.
      Ecco cosa e’ una puttana quando la incontri nella sua vita privata : sei in suo potere in brevissimo tempo, ti seduce in un attimo e sei perso..

      Ci sono donne rompicoglioni e negative che ti avvelenano l’esistenza, altre che ti fanno provare il paradiso in terra.

      In quel periodo ho conosciuto una di 31 anni, madre di una figlia di 5 e sposata, che veniva con me che avevo la casa libera per tradire il marito, trovava scuse per uscire la sera con le amiche..una mattina di domenica mi e’ capitata in casa alle 10 piena di voglie.
      Ditemi voi se era piu’ onesto il rapporto sessuale con le 2 puttane o con questa.

  35. Bhe diciamo una cosa, non tutti possiamo essere dei chiavatori: il fascino, piaccia o no o ce l’hai o non ce l’hai, non ci sono questioni.
    Se come la maggior parte delle persone non ce l’hai, non ha senso colpevolizzarsi, hai diverse strade: o ti prendi qualche scrofa che come te é alla canna del gas (é la soluzione socialmente piú accettata), o ti ammazzi di seghe sognando donne che non potrai mai avere, oppure vai a puttane e almeno per 20 minuti/mezz’ora puoi possedere (almeno in teoria :-)) una bella donna.
    Tutto quí, per il resto é ovvio che una puttana non puó sostituire una fidanzata o una moglie, ma va da se!
    Questo almeno é il mio modo di vedere le cose poi esistono milioni di altri motivi per farlo come giá espresso brillantemente in questo post.

    • ciao Gianluca, il fatto che ci siano tante persone che ogni giorno vanno a prostitute, altrettante che si prostituiscono, e circa il doppio che ne parlano pur non andandoci, rende il tema significativo e non banale (ben oltre i semplici giudizi o le semplici prese di posizione). Che possa anche essere una specie di “rivincita” contro la bellezza, lo status symbol, o ciò che nella vita non si è riusciti a conquistare con le proprie “dotazioni naturali” penso faccia parte del compromesso economico.

  36. Io è da una vita che vado a prostitute. Ho iniziato da minorenne per strada, in motorino, rubando i soldi a mio padre per andarci. Per fortuna non ho perso la verginità con una prostituta, ma dopo le prime esperienze con una donna normale è partita una dipendenza dal sesso esagerata. Con le prostitute è stato sempre così: il piacere della ricerca. Contemporaneamente ho sempre avuto storie con ragazze, sempre mollate perché infettate da una smania di dominazione. Dopo i primi anni passati nelle statali di notte, spesso sotto effetto di alcol, sono passato agli appartamenti, per la gioia del mio portafoglio. Da allora non ho mai smesso, al massimo mi sono controllato, ma i periodi di astinenza sono sempre vissuti come gettoni per i prossimi incontri. Io disprezzo profondamente la donna italiana, media borghese, caricata di fama dalla rispettiva madre meditteranea incapace di vedere la figlia come una persona ma solamente come una principessa. Il male della nostra epoca e la madre mediterranea che crea donne sempre peggio, e sono d’accordissimo con chi prima scriveva che se sei gentile sei un amico, se sei troppo attaccato ti schivano, le donne sono completamente incapaci di calcolare una distanza che si confà al loro modo di essere. Le donne sono storte, continuamente deviate dalla forza inerziale di questa società che ti spara come un proiettile una volta qua, una volta di la. Le donne sono il male del 21secolo, almeno quelle italiane perché so che nei paesi scandinavi, più abituati a sane distanze tra le persone, le donne possono vivere la loro sessualità tranquillamente, senza problemi, si perché anche le donne vogliono godere, che sia chiaro. Incapaci di manifestarsi per quello che sono, sempre coperte da maschere, esse sono la principale causa della crisi economica occidentale. Il progressivo instaurarsi del mondo del lavoro delle loro figure ha portato il marcio, lo storto, l’indiretto, nei posti di lavoro, confondendo e mettendo in crisi il pover uomo che è stato sempre abituato a tentare di essere dritto: voglio scopare, si scopa, c’è bisogno di fare quella cosa per lavorare bene, si fa quella cosa. Le prostitute, tornando a noi, sono delle sante, peccato costino un po’ troppo. Le consiglio a tutti, dovrebbero essere passate dallo stato. Aiutano a gestire lo stress, la noia, le difficoltà. Le donne che fanno tanto gli uomini, di questi tempi, dovrebbero avere il coraggio di andare a prostituti, ma non lo fanno per ipocrisia. Bisognerebbe abbassare i costi della prostituzione in qualche modo. Avete voluto andare a lavorare rubando i posti di lavoro a noi uomini? Avete voluto rinunciare alla vostra femminilità respingendo valori come la maternità, la gestione della cucina, stare a casa a crescere i vostri figli? Auguro a tutte le principesse sul piedistallo di finire in un appartamento fuori città, al terzo piano con puzza di fritto, e che vi squilli il campanello un sacco di volte per sbarcare il lunario invece di puntare alle separazioni di mariti da spillare esausti di gestire la vostra indifferenza. Non siete più donne, siete essere assessuati che vivono in un immagine di voi stesse tanto avete perso il senso della linea retta.

    • Ciao Luca grazie per la testimonianza.

      Personalmente capisco la tua solitudine, capisco il rancore e capisco le tue pretese di essere ascoltato e accudito. Ma vedi, le donne possono fare quello che vogliono per fortuna. Non è un loro obbligo saper ascoltare, accudire e soprattutto provare empatia. In questo, le donne si sono “maschilizzate” alla grande, con la maggiore libertà è arrivata anche una buona dose di menefreghismo. Ed esattamente come è successo per gli uomini, anche per loro arriverà… la solitudine.

      Poi forse un giorno ci reincontreremo, chissà! 😀

  37. Buongiorno a tutti.
    Mi riferisco alla prostituzione solo in quanto fatta come libera scelta, altrimenti è da reputarsi una delle tante forme di schiavitù.
    Ne conosco e ne ho conosciute tante, amiche del mestiere, mai toccate con un dito, altre ne ho conosciute ed ho avuto esperienze varie, sempre per colmare un vuoto.
    Ebbene se per libera scelta si paga o si riceve per dare o avere sesso, il problema non è pubblico ma privato, infatti il confine tra mantenuta e prostituta è difficile da segnare.
    Si va a prostitute spesso e molti lo fanno anzi moltissimi , perchè?
    la prostituzione è inversamente proporzionale all’amore, in un mondo morente ( parlo principalmente nei paesi cosiddetti evoluti) la prostituzione permette di soddisfare un desiderio senza incappare in giudizi.Infatti chi non conosce il problema dell’essere esposto al pubblico giudizio, ci sta rimpiazzando facendo figli a go go e tra due generazioni massimo, alcuni popoli ci dimostreranno come fare figli e avere una moglie alla lunga paga.
    Ovvio che nell’immediato la prostituzione sembra un rimedio, in realtà è un cane che si morde la coda, niente matrimonio felice , niente figli e niente esempio da dare ai chi viene dopo di noi=fine di una civiltà e inizio di un altra.

    • Ciao Macchese, grazie. Se questo blog avesse un premio, ti assegnerei il premio “commento lungimirante dell’anno”. Probabilmente hai visto molto avanti, eppure il tuo pensiero si inserisce nel contesto attuale fatto di fazioni. Gli stessi che vanno in piazza a manifestare per il Family Day, per il mantenimento dei “ruoli” nei generi sessuali, contro il matrimonio gay, contro i figli nelle famiglie gay, ecc.

      Probabilmente da solo il tuo commento risponde alla domanda da cui è nato questo post:”perchè gli uomini vanno a prostitute”. Da qui in avanti, sarà tutto in discesa.

  38. Io personalmente vado a prostitute perché sono un maniaco, mi piace fare sesso, voglio soddisfare le mie pulsioni per cui pago delle professioniste.
    Siccome non sono sufficientemente ricco e il mio status sociale non è abbastanza rilevante per interessare le donne mi resta solamente la prostituzione come palliativo. Ovvio che se fossi ricco, avvenente e avessi uno status sociale importante mi ritroverei con molte donne ai miei piedi e non avrei bisogno della prostituzione, siccome non è così e non guadagno abbastanza per essere oggetto delle attenzioni femminili ho optato per il sesso a pagamento.
    Non mi sembra di operare un comportamento scorretto, del resto non ho mai avuto chiara la differenza tra il rapporto di mantenimento, il matrimonio e la prostituzione. Quando sarò anziano darò la mia pensione e l’eredità a qualche appprofittatrice sociale di un altro paese, figli non ne voglio, non voglio che patiscano la sofferenza di vivere nell’ipocrisia della società occidentale.

    • ciao Matteo, pubblico il tuo commento perché in un certo senso riassume tutte le posizioni su questo argomento. Qualche volta sarebbe bello poter pensare che esista un po’ di amore per tutti, oltre al sesso dico che non è un diritto, ma sicuramente è una necessità. il bisogno di amare invece è l’eterno sconfitto, sia in caso di prostituzione che in caso di coppia “standard”.

  39. Conosco una donna, dice di amarmi, ci sposiamo. I soldi per la casa e tutto il resto ce li metto io, lei lavora ma i suoi soldi se li spende per sè. Facciamo l’amore solo quando vuole lei, a volte per due/tre giorni consecutivi l’accarezzo, la coccolo, la masturbo, e la faccio godere. Lei non si preoccupa di far godere me. Al quarto giorno voglio “saltarle addosso” (in senso figurato, naturalmente), e mi dice che io la voglio solo per sesso. Allora io, che non ce la faccio più, vado a spararmi una sega in bagno mentre lei si addormenta. Dopo cinque anni di matrimonio, causa una difficoltà economica passeggera (ora le cose sono cambiate e come godo a immaginarla che si morde le mani!), chiede la separazione e naturalmente i soldi e la casa. Io, che sono sempre stato fedele, a quel punto vado per la prima volta da una puttana. Ci sarò andato si e no dieci volte in sei anni, ora da più di un anno non ci vado più: non mi dà soddisfazione.
    Quello che mi chiedo è questo: chi si può definire veramente “puttana” (nel senso spregiativo del termine)? Una donna che ti dice subito che viene con te per soldi (dai 30 ai 100 euro, dipende dai casi, oltre i 100 secondo me comunque non ne vale la pena) e che ti fa star bene fisicamente, anche se solo per pochi minuti, o una donna che dice che ti ama, poi però non te la dà mai (mentre lei le sue soddisfazioni se le prende) e alla fine ti frega la casa, decine di migliaia di euro, oltre ad anni interi della tua vita?

    • ciao Richard, la tua domanda sembra una riflessione, ma penso nasconda una valutazione negativa di tutto il genere femminile… forse data dalle tue esperienze, ma comunque resta una generalizzazione e quindi un po’ sterile come motivazione. Col tuo commento sembri dire “tutte sono puttane, anche se le puttane che lo fanno di mestiere sono più oneste“. Ho comunque pubblicato il tuo commento perché riassume alla perfezione il tipo di disperazione e sfiducia che permea gli uomini italiani.

      Non possiamo chiedere alla società che tutte le persone che la compongano siano eticamente corrette. Purtroppo donne coraggiose che sanno prendere la loro vita in mano senza approfittare delle leggi… sono rare. Personalmente penso valga comunque la pena vivere cercando una di queste donne piuttosto che limitarsi al giudizio o al rancore. Ma che ci vuoi fare, la speranza è provvisoria, forse tra qualche anno sarò della tua idea. chi può dirlo?

  40. Trovo molto interessante questo articolo. Sicuramente come si è detto, le ragioni che spingono a frequentare le prostitute possono essere le più disparate. Nonostante il caso dell’uomo appagato dalla propria compagna che faccia ricorso al sesso a pagamento per il brivido della scoperta sia qualcosa di reale, la maggior parte dei casi è riconducibile a due filoni:

    gli uomini impegnati che non fanno sesso quanto e come vorrebbero
    gli uomini single che non fanno sesso quanto e come vorrebbero.

    Possiamo girarci intorno quanto vogliamo, ma la verità è che la maggior parte degli uomini fa sesso molto meno di quanto vorrebbe e con molte meno donne di quante sogna.
    Senza contare che non sono molte le donne capaci di sedurre e intrigare.
    Mi rendo conto che ad una mente femminile questa visione risulti incomprensibile e venga tacciata con l’arroganza tipica a cui siamo abituati, ma è un po’ come se da uomo giudicassi una donna che scegliesse liberamente di andare a letto con un uomo ben più grande di lei e nemmeno attraente, come capita spessissimo nei confronti di docenti, capo ufficio, dirigenti.
    Potrebbe mai esistere una dottoressa house? Una dottoressa storpia, antipatica e brutterella ma con un gran cervello e che per questo fosse attorniata da giovani e aitanti dottorandi o da altri affascinanti dottori?
    Una trama così non starebbe in piedi, mentre il dottor house ha macinato stagioni su stagioni. E avrebbero mai potuto fare un fattorino house? Direi di no. Ovviamente di serie televisive simili è pieno l’etere, cambiando qualche particolare la sostanza non cambia.
    Questo per dire banalmente che uomini e donne affrontano la sessualità in modo reciprocamente incomprensibile. Tra l’altro, le donne che puntano il dito contro i fruitori delle prostitute, giudicandoli severamente, sono davvero loro stesse senza colpe? Non hanno mai avuto neanche un’avventura sessuale con chi ritenevano figo anche sapendo che non ci sarebbe stata relazione seria? Perché alla fine di questo si tratta: poter fare sesso quando ne sentiamo l’impulso, anche se non è “giustificato” da più nobili e specchiati sentimenti. L’unica differenza è che noi generalmente dobbiamo pagare, loro no.
    E c’è anche da dire che questa sorta di parità sessuale ha portato vantaggi a molte donne e a un numero esiguo di uomini (i socialmente alfa). Infatti donne anche brutte possono piuttosto agevolmente avere avventure sessuali anche con uomini attraenti.
    Sono validi anche i ragionamenti logici tipici del maschile: in sostanza perché pagare per un risultato non garantito, più costoso e artefatto (il corteggiamento), quando si può avere la stessa cosa (tra l’altro di solito visivamente migliore), garantita, più economica e meno ipocrita ad un costo inferiore?
    Altro aspetto importante è che infondo, tolti i casi di sincero innamoramento reciproco, una donna la devi comunque pagare, tanto vale farlo in maniera diretta. Che senso ha il teatrino degli inviti a cena e regalini se lo scopo è arrivare al rapporto sessuale? Anzi, non si rischia di danneggiare una donna che con quel corteggiamento è indotta a credere che ci sia un reale interessamento?
    Ora vengo alla mia esperienza. Ho iniziato a frequentare le prostitute quando stavo con la mia ex moglie, la quale dopo un periodo iniziale durato meno di un anno, smarrì del tutto la libido sessuale. A nulla valsero richieste di confronti e chiarimenti, era così e basta e per lei non era nemmeno un problema. Emerse che per lei era normale, era sempre stata così (per non parlare poi di quando subentrano i figli). Così per frustrazione provai ciò che avevo sempre più o meno condannato, sicuramente disprezzato: il sesso a pagamento.
    Devo specificare che anche io come altri tentai prima la carta del sesso inteso come ricerca del reciproco piacere, per cui a qualche amica o conoscente cercai di far capire cosa andavo cercando ma le risposte erano del tipo: si, non mi dispiacerebbe, ma voglio altro, una storia, il sentimento.
    Perché queste donne avevano già vissuto la storia sessuale con l’uomo di turno (che le aveva attratte fortemente dal punto di vista fisico) e ne erano rimaste bruciate. Si erano legate e sentite usate. Per cui ora arrivavo io, frescone, e pretendevo di far sesso così, per puro divertimento. Ma io, che avevo già amato, pazientato, compreso (invano), non avevo intenzione di pazientare ulteriormente. Ne’ di comportarmi da uomo innamorato se non mi sentivo tale.
    Da li a ora ne è passata di acqua sotto i ponti, posso dire tra l’altro che la prostituta cambia molto a seconda del luogo di provenienza e che porta in sé, la mentalità della propria terra. Quella dell’est, bella ma distaccata, la cinese, economica e più rispettosa della figura maschile, la sudamericana più calda e coinvolta e infine l’italiana, pessima. L’aspetto “divertente”è che la prostituta italiana incarna infatti i difetti delle conterranee, è aggressiva, disprezza l’uomo e i suoi desideri. Quando sei li con lei senti che ti sta giudicando negativamente, ti trasmette rabbia e astio. Ovviamente sono generalizzazioni, basate sulla mia non vasta esperienza, eppure valide per la comprensione del bagaglio culturale che si porta dietro ognuno di noi.
    Sembrerebbe quindi che il ricorso alla prostituzione rappresenti quindi la soluzione di ogni problema, ma non è così. Perché, chi come me, cerca un lato umano (e secondo me la maggioranza dei clienti), resta fondamentalmente insoddisfatto. Molti non vogliono vivere il rapporto sessuale come una seduta di allenamento in palestra, cercano anche altro. Forse anche solo desiderare e sentirsi desiderati. E la maggior parte delle prostitute non è in grado di darti nulla più che un corpo. Chi come me è stato un ragazzo carino e educato, “colpevole” di non saperci fare e di essere troppo rispettoso, vive il ricorso alla prostituzione come un trauma, come qualcosa lontana dal proprio modo di essere. Un male necessario.

    Sarei curioso di sapere se negli anni i clienti delle prostitute sono aumentati o diminuiti. Con il livello di libertà sessuale raggiunto dovrebbero essere relativamente pochi, in realtà credo che siano un numero elevato, forse addirittura in aumento. Segno che comunque qualcosa non va.

  41. Concordo di legittimare la prostituzione facendo pagare le tasse alle prostitute come in altri paesi più evoluti, ma temo che il nostro paese non attuerà mai una legge per colpa di una morale ipocrita religiosa, purtroppo abbiamo la Santa Chiesa “in casa” che ostacola e ostacolerà qualsiasi decisione di fare ordine in materia!…e W il bigottismo 🙂

    • Ciao Arianna, per fortuna dimostri che ci sono anche donne che la pensano in modo libertario 🙂 ciao!

  42. Vi posso dire questo, ci sono escort che lavorano a casa che guadagnano un sacco di soldi, circa 70-100 EURo l’ora, potete credermi che se siete gentili , puliti ecc ecc… dopo un paio di volte che vai da loro e come se fossero tua moglie o la tua fidanzata.
    bisogna sempre andarci protetti, mai fidarsi. Stessa cosa vale per loro. Posso dirvi perchè vado a prostitute, perchè voglio sfogarmi e dare libertà al sesso, cosa che con le mie ex e mia moglie non riesco a fare… essendo bisex. DOpo 10 anni di matrimonio posso dirvi che la stessa minestra riscaldata stanca, e ogni tanto la scappatella non fa cois’ male alla coppia. Ovvio se mia moglie facesse come me, non la prenderei bene, ma sicuramente chi ama perdona!

    • “chi ama perdona” mi piace molto come massima, però in fondo penso che il perdono sia un fatto personale. Le convenzioni ci obbligano alla monogamia per cui ogni scappatella è vista come tradimento… Personalmente non penso che l’uomo sia programmato geneticamente per la monogamia, c’è comunque chi ci riesce 🙂

  43. Io praticamente vivo due vite separate…da una parte sembro un ragazzo normale, ho imparato anche a ballare(danze caraibiche)cercando di vincere la timidezza,conoscere donne nuove fuori dalla mia cerchia tipica di amicizie e migliorare le mie capacità sociali che erano il primo ostacolo che mi precludeva la costruzione di un rapporto affettivo con le donne…ho delle passioni,faccio molto sport(amo la mountain bike, e ho iniziato anche a fare workout in casa), non sono bello(se cosi fosse non avrei bisogno di pagare per fare sesso), ma mi ritengo nella media come aspetto e sono in forma(ho 32 anni ma non sono un rudere decaduto come molti miei coetanei che all’epoca delle superiori erano i più “popolari” mentre loro ora sono dei panzoni sedentari,pelati e con i denti marci )…nonostante questo frequento regolarmente(1-2 volte al mese)una prostituta di cui sono praticamente cliente fisso da 6 anni per questo probabilmente lei ha certamente riguardo nel non mettermi mai fretta…con lei ho rapporti sessuali molto soddisfacenti che arrivano a durare anche un’ora…sembra che le piaccia davvero farlo con me(vado nei giorni “si” dove mi dice che “piace anche a lei”) e mi racconta tante cose sulle donne che forse avrei potuto sapere solo da un’amica davvero intima, mi dice anche con che angolo penetrarla e se spingere più o meno velocemente per farla godere di più…non sta a guardare l’orologio(tutte le altre con cui sono andato prima di lei ti fanno passare la voglia, massimo dieci minuti devi aver “finito” per 50 euro se no per una scopata accettabile ci vanno almeno 200 euro, con lei ne spendo la metà) e a volte perde anche un quarto d’ora a parlare con me di lei mentre si riveste o a darmi consigli su come provarci con le donne…in sostanza anche se non è lontanamente paragonabile ad avere una fidanzata, mi permette di godere del sesso in maniera soddisfacente, senza alcun vincolo e senza tutta la rottura di coglioni a cui molti miei amici invece si sottopongono, sprecando molti più soldi, tempo ed energie con ragazze/donne cresciute viziate,ipocrite e materialiste che a livello umano per me valgono veramente poco…finché il portafoglio del partner è gonfio per pagare cene fuori, pub, tavolo in discoteca,vacanze tutto bene, diversamente si dileguano lasciando il malcapitato distrutto e con maggiore sfiducia verso il genere femminile…lo so sono un vigliacco e probabilmente non investo abbastanza nei rapporti con le donne, né vado a rischiare abbastanza…sono sicuro che da qualche parte ci sarebbe la persona giusta per me…devo capire dove cercarla…

    • ciao Alex, grazie per aver raccontato la tua storia.

  44. Sono una ragazza di 23 anni fidanzata con un ragazzo da quasi due anni.
    Lui è la prima persona di cui mi sia veramente innamorata, insieme stiamo divinamente. Lui non è un bronzo di Riace, non è ricco, non è famoso, ma è una persona con un cuore grande, ama la vita, si impegna in ciò che fa, è dolce, tra noi c’è intesa, si ride e si scherza, per me lui è bellissimo e perfetto. Insieme stiamo splendidamente perché io lo amo e lo tratto con rispetto e fiducia e così lui fa con me. Anche a livello intimo c’è complicità e soddisfacimento per entrambi. Fino ad ora non pensavo di potermi innamorare così e invece è successo. L’amore è una cosa semplice e forse sono riuscita a trovarlo da quando ho iniziato ad amare e ad accettare di più me stessa.

    Per questo motivo voglio dire a tutti gli uomini che si sentono soli e sfiduciati nei confronti delle donne e bisognosi di affetto di non abbattersi. Così come gli amici veri si contano sulla dita di una mano, anche trovare l’amore non è un’impresa facile, ma di certo può essere più facile se si ama prima se stessi, se si costruisce la propria autostima, la quale non si basa solo sul non essere più vergine o aver avuto tante donne. La propria autostima la si può costruire facendo le cose che ci piacciono di più, i nostri hobby, impegnarsi nel proprio lavoro, accudire un animale, voler bene ai propri parenti. La vita è bella, signori! È bella nelle sue cose semplici. Capisco il dover sfogare i propri impulsi, ma penso che andare con le prostitute possa solo inaridire ancora di più i vostri sentimenti. Non penso ci sia nulla di male nel voler fare sesso per provare piacere, per questo credo che se siete single e non riuscite proprio a trovare una compagna da amare, sia giusto poter soddisfare le vostre voglie con donne a pagamento (sempre se consenzienti e non sotto sfruttamento). Ma se pensate di essere persone sensibili che credono nell’affetto e nell’empatia, allora non buttate via i vostri ideali: penso che se siete gentili nei confronti di voi stessi e del mondo esterno, qualche bellissima sorpresa arriverà a voi se avrete pazienza.

    Per gli uomini single che, invece, vanno a prostitute perché gli piace così o perché non vedono la differenza tra l’andare con una prostituta e l’avere una relazione con una donna qualsiasi (anche se in quest’ultimo caso vi direi che non sapete affatto cosa sia l’affetto per un altro essere vivente), penso siate liberi di farlo, seppur spero che voi vi assicuriate per quanto possibile che lei sia del tutto consenziente e non sotto sfruttamento.

    Per quelli che sono sposati/fidanzati e che vogliono comunque soddisfare le proprie voglie/perversioni, non ho nulla da dire poiché ogni parola sarebbe sprecata, posso al massimo provare dicendo di smetterla di essere vigliacchi ed essere sinceri con le vostre donne, lasciarle e poi fare i vostri comodi. Ma se già avete tradito, vi manca il rispetto per il prossimo, per cui non penso siate abbastanza inclini da ascoltare queste parole.

    Noi donne non siamo né diavoli, né sante. Siamo umane. Abbiamo pregi e difetti come voi. Non fate di tutta l’erba un fascio quando dite che siamo viziate e sui piedistalli. Ci sono donne gentili e premurose, ci sono donne egoiste, donne a cui piace fare sesso e amare allo stesso tempo, donne a cui piace solo il sesso e quelle a cui il sesso non piace, donne autoritarie e donne fragili.

    La chiave sta nell’avere la volontà per imparare a conoscere se stessi e le altre persone. Poi la fortuna che sembra ci manchi nelle relazioni viene da sé. Questo sia per gli uomini che per le donne.

    • Ciao Giulia grazie per il tuo commento profondo. Sei una ragazza in gamba e intelligente. Vedo che la tua riflessione contiene idee ben rielaborate ed anche leggermente “filosofiche”. Bene.
      Ti dirò la mia opinione riportando qualche aforisma che tu hai scritto.
      “L’amore è una cosa semplice e forse sono riuscita a trovarlo da quando ho iniziato ad amare e ad accettare di più me stessa”. Da questa frase si evince che la tua mente ha proiettato un senso di ottimismo verso la vita in generale e di conseguenza quest’ultima si proietta verso di te come un qualcosa di semplice e bello. Bene non per tutti è così. Se una persona dice: “La vita è una merda e fa schifo” significa che la sua mente ha proiettato un senso di disgusto verso le cose esterne e di conseguenza quest’ultime si mostrano a lui in quel modo. Capisci?
      Non c’è una verità assoluta. Dovresti concretizzare un po’ le tue idee ricorrendo a qualche lettura che parla di psicoanalisi e della mente umana, così ti renderai conto delle differenza fra il modo in cui tu stesso proietti le cose e come di conseguenza queste ultime si mostrano a te. Se la vita non ha senso, non ha senso semmai per la persona che lo dice poiché è la sua mente che è arrivata a proiettare la nullità verso le cose esterne.

      Purtroppo cara Giulia la società odierna è veramente caotica e non si riesce bene a capire quali “fittizi valori” ci voglia imporre. Il nostro super-ego sociale (ovvero la parte della mente che giudica le azioni di un individuo) In parte contiene ancora convinzioni che si sono protratte durante il corso dei secoli. Dall’altra vi è una forte influenza della modernità trasmessa dai media che impone uno stile libertino. Per cui se la nostra parte giudicante è confusionaria, il nostro IO ne risente altamente sino ad emanare sensi di colpa e frustrazione.
      L’amore vero esiste davvero??? o è solo un’invenzione come Dio per celare le perversioni dell’essere umano?? A te la risposta!
      Nella nostra libido vi sono due pulsioni: Pulsione di vita e Pulsione di morte. In teoria il nostro IO dovrebbe essere capace di bilanciarle, ma talvolta come meccanismo di difesa è “costretto” a ricorrere a quella di morte al fine di “scaricare” la cosiddetta “energia organica”.

      Il sesso non è importante solo in una coppia dovete imparare a capirlo. Il sesso è una pulsione che se non messa in pratica, emergono segni di isteria. Pensa ad una pentola a pressione che non viene controllata, alla fine scoppia giusto?
      Alcune utenti femminine che hanno scritto :”Ma perché non vi masturbate e basta luridi porci?” mi fanno moltissima rabbia perché ammettiamolo voi donne siete privilegiate sotto quel punto di vista, perché appena aprite le gambe ad uno che vi piace avete subito il pane per i vostri denti. Per l’uomo non è così.
      Se non ci fosse la prostituzione e se davvero le donne femministe odierne augurassero a tutti i poveri cristi che non riescono ad avere una donna gratis di rimanere “vergini” a vita, aumenterebbero casi di pedofilia, stupri e violenze. Mhnnnnn direi allora che la prostituzione ha un ruolo sociale MOLTO rilevante.

  45. Ciao a tutti, al contrario di quanto affermato, in Italia la prostituzione è legale, quello che non è legale è lo sfruttamento da parte di terzi, inoltre è complicato farlo risultare come un lavoro qualsiasi e pagarci le tasse ma in teoria è possibile. Oltre allo sfruttamento classico da parte della criminalità esiste anche quello di chi affitta i luoghi della prostituzione a prezzi fuori mercato e quindi sfrutta indirettamente. L’unica soluzione sarebbe che le donne che vogliono professare questo mestiere si organizzino ma non credo abbiano la capacità e la possibilità di farlo perchè l’ambiente è caratterizzato da una forma di mercato clandestino dove sono il soggetto più debole, paradossalmente però, se non fossero soggetti deboli forse non ce ne sarebbero molte, chi lo sa?! In alcuni paesi europei si multano i clienti ma anche questa cosa non risolve molto. Solo per la precisione (approfondimento)

    • Ciao Gianni grazie per la precisazione, aggiorno l’articolo!

  46. Era aperta l’Italia nel ’54 perchè un ragazzino poteva andare in un bordello, invece di avere le sue prime esperienze con ragazzine della sua età??
    Ma che stai dicendo… sono mamma di un ragazzino di 11 anni e mi fa schifo solo l’idea che abbia il suo primo rapporto con una donna adulta, distante dal suo mondo fanciullesco anni luce.
    Sei papà di una femminuccia, saresti contento se lei andasse con un uomo più grande, magari anche gratis (guarda un po’), che la iniziasse ai piaceri del sesso?
    Ma per favore.
    Uomi e donne siamo uguali, siamo persone, esseri umani che hanno bisogno di conoscersi, relazionarsi e interagire, con sincerità e rispetto, qualsiasi esperienza vogliano fare insieme.

    Giulia

    • Ciao Giulia,

      il buon Lino è andato a prostitute per festeggiare il suo 18° compleanno, non si sta certo parlando di 11 anni. Allora come oggi era comunque possibile scegliere con chi avere i propri rapporti, la differenza è che nel ’54 un ragazzo timido aveva un modo in più per provare ad entrare nel mondo degli adulti. Oggi le uniche strade approvate socialmente sono la conformazione o l’isolamento. Ti invito a leggere un po’ dei commenti che scrivono ragazzi e uomini che provano a cercare una “ragazza normale” usando i social, noterai che vengono respinti, rifiutati, allontanati.

      Pensi che i ragazzi svizzeri abbiano qualcosa in meno degli italiani perché nella loro nazione sono presenti anche bordelli aperti alla luce del sole?

      Per quanto riguarda l’età della persona con cui fare sesso penso che c’entri poco-nulla col discorso sulle prostitute. Il fatto che a te faccia schifo qualcosa, non significa che dabba essere altrettanto dal punto di vista dei nostri figli.

      Se e quando mia figlia vorrà provare piacere col suo corpo non sarò certo io a farle la morale, o a dirle a quale età, in quale luogo o situazione sia concesso di scoprire se stessi ed il mondo.

      Il genitore che carica di aspettative la prima volta di un figlio, dal mio punto di vista, è colpevole di caricare d’inutile ansia una decisione che non deve e non può essere sua. Allo stesso modo penso che per essere un genitore degno di questo nome sia importante un certo distacco tra quelle che sono state le nostre esperienze e quelle che saranno le esperienze dei nostri figli. Non possiamo impedirgli di soffrire per amore, non sappiamo quale sia la strada giusta per consentirgli di trovare più facilmente ciò che cercano. Se vogliamo essere un riferimento, dobbiamo anche sapere che non sappiamo un bel niente, di quello che sarà il loro futuro e di come vivranno le loro esperienze da adulti.

      Abbiamo fatto un pezzo di vita assieme, noi ed i nostri figli, e proprio come quando avevano 1 anno abbiamo imparato a fidarci quando li vedevamo barcollare per lasciare che imparassero a camminare, anche a contatto col mondo dei sentimenti e della sessualità dovremo lasciare la libertà della fiducia nelle loro possibilità, e soprattutto credere nella loro capacità di poter scegliere il momento che per loro sarà importante.

      Il sesso è una parte fondamentale del nostro essere, e penso che rifiutarlo o inquadrarlo sia semplicemente dannoso per la nostra natura umana e per la crescita dei nostri figli.

  47. Io vorrei solo introdurre un argomento,con riserva di spiegare meglio: uomini e donne sono sì uguali, ma NON sono simmetrici. Dobbiamo smettere di ragionare in termini di uguaglianza chirurgica,o non ne usciremo. In campo sentimentale e sessuale molte cose giuste e legittime per un sesso,possono essere sbagliate per l’altro,e viceversa. Da qui nasce ogni incomprensione.
    Riflettete,e ne riparleremo

  48. Buonasera,
    vorrei portare alla vostra attenzione la mia esperienza, un po’ diversa, o almeno, di una simile non ho letto ancora.
    Ho 32 anni e sono oggettivamente il classico ragazzo carino. Non bellissimo, ma seppur non un gigante (le donne guardano all’altezza, l’uomo deve comunicare sicurezza, la donna disponibilità, ricordatelo sempre), piacente. Nella prima parte dei miei vent anni ho lavorato in ambienti in cui è stato molto facile conoscere ragazze e non essendo timido, nè avendo problemi oggettivi come detto sopra, ne ho cambiate almeno un centinaio se consideriamo i bacini e bacetti dai 16 anni in su (anche se svegliato svegliato mi sono svegliato dopo i 20). Ricordo perfettamente quanto fossi stupido a vent anni e quanto alle donne, in quella circostanza lavorativa con una maglietta con scritto staff sulla schiena piacesse la mia stupidità. Non ho mai fatto la minima fatica. Benintesi, qualche no sarà pure arrivato, ma giuro di non averne memoria. Dopo i 25 qualcosa è cambiato, o meglio, io sono cambiato. La stupidità ha lasciato il posto ad una maturità di fatto, che si è presentata come un bisogno, dai libri che ho cominciato a leggere (e a scrivere) all’articolazione del pensiero e all’idea della persona che sono nel mondo o nel bel mezzo del nulla che dir si voglia. Da lì, seppur la mia sicurezza a tutt oggi non sia venuta meno (la statistica mi aiuta) ho cominciato a fare una maledetta fatica. Delle donne ho cominciato ad innamorarmi. Un amore legittimo e sincero. Amore vero, te ne accorgi quando succede, ma le donne, almeno quelle di cui mi sono innamorato, cercavano ancora il ragazzo che ero a 20 anni, quella leggerezza, quella stupidità. Ma non l’avevo più. Quando corteggio una ragazza mi piace meravigliarla, sorprenderla se vogliamo esagerare, anche se mi tengo comunque lontano dall’invadenza e dall’imbarazzo. Voglio dire, cose semplici. Ma non comuni, e sapete che succede? Non succede niente. Contrariamente al David Duchovny (ok, lui me lo farei anche io che ho tatuata la scritta etero in fronte) di Californication non ci sono ragazze che pendono dalle tue labbra per ascoltare l’ultima proposta dialettica che ti rimbalza negli emisferi cerebrali. Quello è un telefilm. Ci sarebbe da domandarsi perché se il tuo modo di comportarti e intendere sia simile a quello di un personaggio fico in TV, e tutto sommato e oggettivamente migliore della media dell’uomo della strada, non possa funzionare. Rimane un mistero.
    Così poco prima dei 30 una sera ho preso l’auto e ho chiesto a una tizia con un paio di stivali sul bordo della strada:”Quant’è?”.
    L’esperienza si è poi ripetuta, forse una decina o ventina di volte, restando però sul tragico.
    Giusto per dare qualche dettaglio, non vado in appartamento, le ragazze sono sempre più brutte delle foto e spesso non sono quelle delle foto e costano il quadruplo e soprattutto ciò che mi spaventa è che si prodighino in parte del rapporto senza protezioni, a volte anche in pratiche dichiaratamente a rischio (eiaculazione maschile nella bocca della donna). E gli uomini sono convinti della maggior pulizia e sicurezza. È ridicolo. Sulla strada, per la natura del rapporto, la tua lingua resta fra i denti ed il massimo che puoi ottenere senza protezione è forse una sega e ok forse ma forse un pompino (ma la ragazza poi non bacia i clienti. Mi può dispiacere per lei, questo si, ma so che è l’unica a rischiare).
    Ma non volevo parlare di questo tanto quanto dell’aspetto psicologico del cercare e scegliere e pagare una prostituta. Un bel paio di gambe e la speranza che ci sia anche un’anima, ma non parlo di sentimenti, a muovere un bel fondo schiena. Ma è un miraggio.
    Non mi sento giù perché frequento saltuariamente delle prostitute, anche se mi da disagio. Ma non abbassa la mia autostima, sono due cose diverse. Semplicemente sono combattuto tra l’essere sotto sotto un po’ bacchettone e il credere ad un libero scambio fra due essere. Duole il dente dove ogni volta capisco però che per quanta libertà possa passare, non comprerai mai l’intimità di una persona. E per fortuna! Da lì i microdrammi, che ripeto, non c’entrano nulla col sentirsi inadeguati o “sfigati” come si dice tra i banchi di scuola (ancora oggi?).
    Trovo queste donne attraenti e se sicure di sè tremendamente attraenti. Generalmente amo donne che sanno quel che vogliono a differenza del maschio medio che desidera un cane parlante al proprio fianco. (Forse le donne da questo sono spaventate? È per questo che ora non combino più nulla?) Resta però come ho anticipato quella sporcatura moralista che mi porto dentro. Mi chiedo perché se non tradisco alcuna ragazza e cerco sempre partner più che consenzienti e vedo il sesso come qualcosa di bello e piacevole, che poi è quel che dovrebbe essere, e, per ultimo sono vado con delle prostitute per mia libera scelta e non per estremo bisogno (diversamente non avrei mai cominciato. Ad un bisogno non si rimedia mai con un succedaneo), ecco, mi domando però perché qualcosa dentro mi dice che forse qualcosa di sbagliato comunque la sto facendo. E forse non è solo questione di essere figo o meno. Non lo so, ma queste donne e le loro belle gambe continuo però a trovarle attraenti. Come se ne esce, se dobbiamo uscirne?

    • Ciao Anonimo, grazie per lo splendido flusso di coscienza. la risposta è solo una, crescendo: andando oltre quello che siamo.

      E potendo così passare alla prossima età. Quella in cui il desiderio sessuale è dichiaratamente succube del desiderio spirituale. Sapendo che i tempi di una volta non torneranno più, sapendo che il mondo dei social network è una merda, sapendo che anche le donne maturano e sapendo che non possiamo permetterci la resa, andiamo avanti e ci riproviamo.

  49. Ho 60 anni, sposato da 14 e senza figli. Mia moglie da circa 8 anni non vuole più avere rapporti sessuali per disinteresse totale verso il sesso e forse per una componenente depressiva da superlavoro (pendolare, prende il treno alla mattina alle 6 e torna alla sera alle 20,30). Praticamente viviamo insieme solo il sabato e la domenica. Di lasciare il lavoro a 55 anni non ne vuole sapere e continua a fare questa vitaccia anche se mi aveva promesso che dopo il matrimonio avrebbe smesso di viaggiare. Dal 2009 ad oggi mi sembra di ricordare solo 4 “incontri ravvicinati” (menopausa anticipata a 42 anni). Che tristezza… ma sto tanto bene con lei anche se sto veramente troppo solo (naturalmente lavoro anche io). Cosa dovrebbe fare un marito in queste condizioni ? Non cambierei moglie per nessun motivo ma questa continua castità obbligata e non prevista alla fine ha fatto saltare il mio consueto rigore e la mia moralità cristiana convinta e radicata da sempre. Da circa tre mesi ho fatto la pazzia. Prima qualche massaggio orientale poi ho cercato e trovato una escort 45enne con un carattere (ed un corpo) splendido con la quale sto veramente bene. La vedo regolarmente e la pago (ovviamente) ma personalmente la considero una amante a tutti gli effetti. A me non interessa minimamente saltare da una pay all’altra. Moralmente e cristianamente ho sensi di colpa ma fisicamente e psicologicamente sono solo rinato. Il problema è: mia moglie non è soggetta a sensi di colpa ? Solo io devo considerato un verme schifoso ? Graditi pareri….

    • Ciao Cupido, domanda interessante.

      Per quanto ne so (ti consiglio comunque di chiedere conferma ad un prete ufficiale) nel cristianesimo il matrimonio “non esiste” come sfogo dei sensi, bensì esiste come “contratto per fare figli”, ovvero una situazione nella quale dio acconsente allo scambio di fluidi corporei, che sono comunque un peccato, in “delega” per il bene supremo, ovvero procreare.

      Nelle condizioni della Sacra Rota infatti chiunque può chiedere l’annullamento del matrimonio nel caso in cui il/la partner sia sterile o incapacitato/a ad avere figli (es. carcerati). Poi ci sono i preti che interpretano anche i bisogni del corpo come parte del matrimonio, ma è comunque un’area grigia (per esempio il Papa non ha ancora acconsentito all’uso del preservativo per questo motivo).

      Penso che a questo punto della tua vita si debba scegliere, dato che il cristianesimo ha regole tanto chiare quanto impraticabili. Uscendo dalla religione comunque si perde anche tutta quella “copertura psicologica” data dall’approvazione divina, e si tende verso il “satanismo”, in quanto il famoso angelo ribelle voleva fare di propria iniziativa senza seguire la legge divina.

      Per quanto mi riguarda penso che questa moderna dicotomia tra “dio” e “satana” sia una farsa: voglio credere che ci sia sempre spazio per il libero arbitrio, pur restando fedeli a dio (che potrebbe essere così grande da comprendere in se stesso anche le correnti avverse). Tra l’altro non credo che sia mai esistito un uomo in grado di saper comunicare con certezza “la parola di dio”. Ma appunto, io non mi ritengo un cristiano dato che faccio grosse differenze tra la spiritualità e la sua attuazione pratica; le cui regole sono state scritte da uomini che hanno “interpretato” e “ascoltato” la parola di dio, scrivendola poi sulla bibbia la quale a sua volta viene poi reinterpretata per creare una dottrina.

      Per quanto riguarda i sensi di colpa invece sono un retaggio storico della “vecchia Chiesa” che li utilizzava per avere controllo sulle masse, oggi non sono più richiesti per essere un buon cristiano, quindi se il problema sono solo quelli te ne puoi liberare tranquillamente.

      Ti consiglierei comunque di rivolgerti al tuo consulente spirituale di fiducia: la Chiesa dispone di molti preti all’avanguardia anche sulla questione matrimonio/tradimento.

  50. Grazie della cortese risposta.

    Hai subito fatto centro sui miei sensi di colpa. Parere correttamente inquadrato e per di più da un laico. Da cattolico praticante e fervente credente basterebbero queste tue parole per farmi rientrare nella normalità.

    Già oggetto di confessione nel tentativo di non ricadere più nel peccato ma invano. Grande comprensione e perdono ricevuto dal confessore di una certa età ma pragmaticamente collocato nei tempi moderni.

    Fortunatamente Gesù diede facoltà di perdonare non sette ma settasette volte sette.

    E’ un grande combattimento spirituale ma non è che la masturbazione suppletiva (alternativa praticata ampiamente nel recente passato ed attualmente dimenticata) non sia condannata dalla Chiesa.

    Sicuramente siamo ad un gradino inferiore di gravità ma il problema esiste. La mia vitalità sessuale è chiara e limpida ed invidio veramente chi soffre di impotenza ! Sono arrivato tante volte a pregare il Signore di darmi la pace dei sensi che tanti uomini lamentano e poi si ingozzano di viagra.

    Chi ha il pane non ha i denti chi ha i denti non ha il pane come è noto….

    • a questo punto la scelta è già fatta: castrazione chimica e non ci pensiamo più!

      [SCHERZO EH!]

    • Ciao Cupido, secondo me non devi sentirti in colpa. Ci sono passato anche io e quando per un motivo o per l’altro vanno in “letargo” non c’è santo che tenga. E’ come se avessi al tuo fianco una donna in carrozzina e andassi in carrozzina anche tu perché lei non può/vuole camminare, sarebbe assurdo. Tienile nascosta questa tua evasione perché sicuramente le faresti del male, anche se probabilmente può anche immaginarlo, per il resto vivila serenamente.

  51. Ho 45 anni , ho avuto una gioventu’ normale con le classiche storielle da ragazzino , con le scopate piu’ o meno appaganti che si fanno a quell’eta’.Piacente e socievole ,riuscivo a mettere parecchi colpi a segno sepur con una moltitudine di spari a vuoto con l’uso della sfrontatezza e dell’approccio mai volgare, ma sempre e comunque d’iniziativa .Poi ho trovato la felicita’ con una ragazza che e’ diventata mia moglie , alla quale tra fidanzamento e matrimonio sono stato legato 19 anni. Anni di lavoro, casa e famiglia , abbiamo avuto un figlio , dopo il quale la fiamma e’ andata riducendosi fino al suo spegnimento tre anni orsono.Ne abbiamo discusso e ci siamo separati.Lei per la sua strada io per la mia.Un po’ per solitudine ,un po’ per eccitazione decido di provare le prostitute. Ebbene, dopo avere metabolizzato le inevitabili paranoie e vergogne varie che sorgono all’inizio mi sono lasciato andare!Che divertimento ,in tre anni ho provato di tutto , dalla strafica supermodella da 250 euro ,alla nigeriana da 15 euro ,passando per cinesi ,albanesi,ucraine ,rumene,russe ,bulgare ,polacche,tedesche,spagnole etc ,etc.Ad una media iniziale di tre volte a settimana per scendere poi a una volta ogni 10 giorni circa , quando ne ho voglia.Penso che l’uomo ,sebbene abbia sviluppato un’intelletto superiore ,sia a tutti gli effetti un animale .Ovvio,direte, ma allora perche’ tanto scalpore per chi si va a fare una scopata a pagamento? Come ogni animale abbiamo l’istinto sessuale che periodicamente freme per essere appagato, cosa c’e’ di meglio di farlo subito e con soddisfazione.Ci sono esseri dell’altro sesso che offrono il servizio , con tariffe per tutte le tasche .Si va , si compie l’atto , si scambiano due chiacchiere che, paradossalmente , sono spesso, profonde e piene di sincerita’,ci si saluta e via ognuno per i propri affari. Mai dimenticare che le professioniste sono con te per lavoro e stop , mai dimenticare di utilizzare le dovute protezioni .Il sesso e’ sesso e basta , non e’ amore . Come uomo maturo che ha gia’ avuto la sua lunga storia d’amore ,poi finita ,non ho voglia di impegnarmi in un’altra relazione fissa ,che comporterebbe oltre alla felicita’ anche doveri ed obblighi , preferisco la via facile e prammatica che mi permettere di essere pieno padrone della mia vita.In conclusione per me le prostitute sono delle lavoratrici che offrono un servizio piacevole e a volte necessario a pagamento ,fine.

  52. Voi che ce l’avete con la donna\moglie\compagna\fidanzatina di quello che va a prostitute

    avete rotto!

    Così come voi che ce l’avete con le donne normali\reali che secondo voi sono creature incomprensibili\irraggiungibili
    e quindi sempre secondo voi sono quelle che vi vedono come inadeguati a prescindere e se la tirano troppo.

    Semplicemente esistono uomini che hanno dentro un vuoto\insicurezza\trauma che nemmeno una superdonna compagna comprensiva e vogliosa riuscirebbe a colmare. Nemmeno se fosse abbastanza masochista da volersi svuotare e sacrificare per colmare o risolvere un tale vuoto\insicurezza\trama.

    Lo volete capire che non è un problema che potete scaricare in eterno sulla donna X?

    Mi piacerebbe per una volta leggere la testimonianza di un uomo che ha risolto perché ha avuto le palle di guardare dentro di sé e farsi aiutare da chi di competenza, invece di incolpare le donne, il modo e il sistema.

  53. Ciao Simone, il motivo per cui io sono andato e tutt’ora vado da una prostituta è semplice: le cosiddette donne “normali” non mi vogliono, evidentemente sono così brutto e/o antipatico che loro poverette mi vedono come una merda di cane che accuratamente devi evitare quando cammini per strada per non sporcare le tue belle scarpette. Non aiuta il fatto inoltre che io come semplice impiegato non sono ricco, quindi una donna non ha alcuna convenienza nè possibilità di condurre una vita comoda e agiata con me. Quindi ormai io ritengo tutte le donne prostitute, la differenza la fa solo il prezzo. Inoltre penso ormai che tra le prostitute dalle quali sono andato in questi ultimi due anni almeno una o due mi hanno trattato con un minimo di umanità, quello che da una donna “per bene” non puoi comunque avere.

  54. Io penso che se arrivi a 40 anni ( appena felicemente scoccati ) con un soddisfacente e continuata fruizione di sesso a pagamento ( per lo più O.t.R ossia prostituzione di strada ) serbando sempre la stessa eccitazione per quelle scorribande notturne , i motivi sono molteplici e forse troppo lunghi da spiegare tutti. Penso che il cliente abituale e continuato che inizia a frequentarle come forma di iniziazione da 18-20enne e che rimane poi parte fedele del commercio trovando sempre eccitazione e godimento, anche a costo di sacrifici economici , difficili collimazioni con la vita sentimentale e amorosa ” ufficiale” cercando di non essere colto in flagrante abbia un castello corposo e molteplice di motivi/necessita/limiti molto ben strutturato che se vogliamo dare adito ai teorizzatori di uno stato di ” schiavitu del cliente” costituisce effettivamente una comoda , piacevole habitat per soddisfare facilmente bisogni altrimenti difficili da ottenere:
    1- senso eccitante del proibito del sesso a pagamento
    2- appartenenza a un mondo maschile nel quale ancora controlla e domina sia fisicamente che psicologicamente la donna
    3- possibilità di separare il sesso dal difficile reticolo dei sentimenti
    4- presa di coscienza ( sicuro a 40 anni!!!!) dei propri limiti ( non superabili) di una vita sentimentale e sessuale continuativa è fedele al partner e a obblighi e attitudini morali caratteriali e di comportamento continuativi
    5- possibilità che apprezzo enormemente sempre di più di poter fare sesso con donne molto giovani , cosa che invece in un realistico contesto di matrimonio o anche status di sìngle dopo gli anta non è più possibile e che solo il denaro consente facilmente
    6- nessuna remora morale
    7- sano concetto di paese liberale di garantire a tutti la possibilità di vendere il proprio corpo X sesso a in cambio di denaro e di chi invece vuole soddisfare i suoi bisogni sessuali su una gamma più estesa e soddisfacente ( anche come libertà di chiedere cosa si vuole non avendo lo scambio di merce , sesso, nessun limite , soprattutto non morale, se non quello definito dalla contrattazione tra chi vende e chi compra

    • Ciao Martini78… che dire, posso intuire il regalo di compleanno che ti farai 😀 Auguri!

  55. Ho tante cose da dire ma, non so da dove cominciare. Proverò ad iniziare con quello che più mi ha colpito in questo “dibattito”.
    Cioè l’odio mostrato da molte donne nei confronti delle prostitute (“donne anche loro”) e dei loro clienti.
    Tanto per cominciare così come esistono centinaia di motivi per cui un uomo va con una meretrice così esistono centinaia di motivi per cui una donna vende prestazioni sessuali, per questo non riesco a sopportare chi denigra queste ragazze che, spesso sono costrette per motivi economici, familiari, sociali o peggio costrette con la forza o col ricatto dai loro schiavisti.
    Sicuramente ci sono ragazze che scelgono questo lavoro soltanto per fare soldi velocemente e per potersi permettere viaggi costosi oppure oggetti di lusso ma….. è così terribile???
    E se pensate che sia terribile provare almeno ad esprimerci con toni meno offensivi di confronti di chi, anche se offende la vostra morale, non fa del male a nessuno. D’altronde nessuno è perfetto.
    Voi che odiate tanto queste donne e questi uomini di cui stiamo parlando siete perfette/i. Io sono ateo ma una piccola citazione evangelica casca a pennello:
    Scagli la prima pietra chi è senza peccato.
    Altre persone hanno parlato che del fatto che si può morire anche vergini e che non bisogna perdere la verginità a tutti i costi…
    Perfetto questo è la vostra opinione (sicuramente condivisa da molto pochi e comunque non da tutti), altri potrebbero pensarla diversamente.
    Credo che tutto si racchiuda in queste poche parole:
    “Dobbiamo tutti imparare ad accettare le diversità che ci piacciano o meno”.
    Per quanto riguarda invece l’adulterio credo che non faccia tutta questa differenza se avvenga dietro un compenso o meno… ma questo è solo il mio parere.
    Credo piuttosto che sia molto diverso mettere le corna per sesso o per sentimenti!! Anche in questo caso si tratta di un’opinione decisamente opinabile ma, credo che siamo qui per esprimere le proprie opinioni pertanto quanto detto è la mia opinione!

    • Ciao Lux, quando si parla di morale purtroppo si finisce spesso contro ad un muro di gomma. I laici moralisti sono abituati ad essere considerati in modo negativo dal resto del mondo e quindi spesso parlano in funzione di un livore che non si capisce bene da dove arrivi. I moralisti religiosi invece hanno motivi che tendono a spiegare in funzione di qualche sacra scrittura, “dimenticando” che lo stesso Gesù aveva amiche prostitute. Il fatto che Gesù sia una figura storica riconosciuta da entrambe le religioni monoteiste più diffuse al mondo (Cristianesimo e Islam)… viene altrettanto “dimenticato”.

      Di contro quando si parla di logica della libertà sembra che i pareri morali godano di una “forza superiore”. Concetti come “il rispetto della donna” ecc, vengono spesso piegati e strumentalizzati per questa o quella campagna politica. Oggi mentre scriviamo (2018, per l’onore della cronaca ai posteri) il contesto nazionale italiano risente di miriadi di influssi che costringono l’opinione pubblica a far finta che non esistano problemi, a far finta che vada bene così con le troie in strada, a far finta che non esistano appartamenti e veri e propri bordelli totalmente gestiti in nero, malavita, e tutti i lati oscuri del mestiere più antico del mondo, che con buona pace di tutti… e come dicono gli americani “è qui per restare”.

  56. Fin da piccolo non riesco a relazionarmi con le persone soffro di fobia sociale, sono un ragazzo timido è insicuro vittima di ossessioni, vivo la mia vita male, vittima dell’ansia, sono sempre stato in cura psicologica da quando avevo 3 anni adesso ne ho 29, le persone che avevo attorno invece di aiutarmi, si divertivano a prendermi in giro perché ero diverso, ci sono poche persone buone in questo mondo, la maggior parte se possono godono a farti soffrire. Eppure con tutte le mie enormi difficoltà, ho un buon lavoro, e nello sport che faccio sono un giocatore di buon livello, e sono una persona attiva per aiutare gli altri, dovrei essere soddisfatto dopotutto di me stesso, ma non riesco a piacermi, eppure se mi guardo allo specchio sono anche un bel ragazzo, questo mi crea frustrazione.
    Le uniche volte che mi sono relazionato con le ragazze, sono stato respinto e sputtanato, o deluso, senza concludere niente.
    Sono una persona sensibile e sono stato ferito nei sentimenti, quella sensazione non la voglio più provare. Attualmente sono ossessionato di scoprire la mia sessualità è nella mia mente ho paura, di essere omosessuale, anche se gli specialisti mi hanno detto che non lo sono, avevo intenzione di provare un rapporto con una prostituta, anche se dentro di me, non lo trovo moralmente giusto approfittare di una persona che ha perso la dignità, altrimenti vorrei ritentare una relazione sana, ma ho paura di essere di nuovo ferito.

    • Benvenuto nel Club… più sfigato che c’è 😀

  57. solo una volta andai a prostitute, in appartamento ormai 10 anni fa.. ho avuto tempo per ripensare a quell’esperienza, e devo ammettere che per aver il coinvolgimento di una persona, a prescindere dal sesso, ci vuole ben altro che soldi. Andare a prostitute sperando di compensare mancanze affettive non fà altro che aumentare lo squilibrio della realtà oggettiva dei fatti: le relazioni non si comprano, ma si conquistano. Essere un buon amico, padre, fidanzato, etc. lo si diventa con il tempo, ascoltando, volendo bene senza pretendere nulla in cambio. Magari l’analogia può sembrare estrema, ma parliamo sempre di relazioni affettive. Il prototipo giusto di persona che non si ferisce è chi usufruisce della prostituzione solamente per altri motivi differenti da quello affettivo; se vado dal meccanico, pago per un servizio, e in fondo anche quello è un servizio.. Ma in fondo, diciamoci la verità, è impossibile non rimanerne influenzati a perpetuare questa condotta sessuale nel tempo. Si perde lucidità mentale, come un “tossico”, e poi diventa difficile separare le due realtà. Ed infine, non dimentichiamo che il desiderio sessuale è fondamentale per la sopravvivenza della nostra specie, quindi se uno “arde”, non vi è nulla di anormale.. Quello che una persona che in situazioni particolari (come matrimonio con figli) dovrebbe riflettere è: cosa sto mettendo in gioco? La verità verrà sempre a galla, quindi forse è meglio investire nella persona che ti è sempre stata accanto che in una “professionista” della mezz’ora.

  58. ho 23 anni e sto andando a prostitute da un anetto perche purtroppo non ho neanche un amico e meno ancora riesco a relazionarmi con le donne sto pagando dai 50 massimo 150 certo non è il massimo ma che devo fare cerco quell’affetto che mi manca e andarci non è il massimo perchè senti che non godono che fingono e spesso ti prendono in giro. Ma il mio primo bacio lo dato a una di loro e le mie espereinze le ho vissute tutte cosi. Credo che per chi è come me il destino sia quello. Spero solo che una volta Laureato potro trov are un lavoro e non dovrò dipendere dai mei genitori per soddisfare questa voglia

  59. Carissimi Ragazzi io purtroppo sono in questo circolo vizioso ormai da anni neanche ci provo piu a conquistare perché è tempo perso. la mia vita fa schifo perché non sono contento di quello che faccio ma non ne posso fare a meno. Credo di essere un bel ragazzo alto 1,75 fisico normale capelli neri insomma uno come tanti nel mio lavoro ho la possibilità di conoscere tante ma tante ma tante donne ma non ci provo neanche con un coltello puntato alla gola. Vado sui siti di escort la chiamo la incontro e con 400 500 euro per volta mi diverto due ore con una gnocca da paura una di quelle con le mie capacità non posso avere ne ora e ne mai quindi ragazzi il mio consiglio è lasciate stare le ragazze normali vi fanno solo logorare la vita e non si metteranno mai con voi mai mai mai mai mai io ci ho rinunciato ormai da tempo.

  60. Anche io vado regolarmente a prostitute. Ora ho 23 anni e gia dall’anno scorso frequento prostitute

  61. anche io vado a escort da parecchio e mi piace certo spesso è triste ma è bello

  62. Ciao Simone, innanzitutto vorrei dirti grazie. Ho letto parte dell’articolo e parte dei commenti, e a mio parere il tuo atteggiamento nel ragionare/scrivere e molti contenuti che esprimi sono buoni e veri. E secondo me, la tua testimonianza può essere stata veramente di aiuto.
    Poi, vorrei dire una cosa: sono Marco, 24 anni. Leggendo un commento mi è venuto uno spunto per esprimere un concetto secondo me incastonato nel corso dell’evoluzione interpersonale della storia degli ultimi secoli. Noto, guardandomi intorno, una frustrazione fortemente latente (a volte, manifesta) nella mente di molti uomini: la frustrazione del rifiuto. Il rifiuto dato da una donna che non si concede, soprattutto sessualmente. Intuisco la fatica con cui si cerca di affrontare questa situazione, combattuti tra il desiderio di non essere presi in giro e la voglia di esprimersi sessualmente (non uso la parola liberamente, perché in molte occasioni di espressione sessuale, per quello che vedo e percepisco, di veramente “libero”, ahimé, c’è ben poco). Il sentirsi in questa maniera è sicuramente frustrante, date certe premesse (l’approccio dell’uomo, i bisogni esaltati, l’impetuosità strumentalizzata…). E di certo, in alcune occasioni (forse molte?), le donne contribuiscono con il loro atteggiamento sostenuto e da “profumiere” ad aumentare o generare questa frustrazione (esasperando, ostentando, “spammando”, ingiustamente, queste loro manifestazioni). Vorrei porre l’attenzione sulla storia: come già esposto tra i vari commenti, la donna negli scorsi secoli (e ancora oggi, molte volte) non è stata trattata da pari dell’uomo; questo ha portato inevitabilmente, vicenda dopo vicenda, a creare nella donna (nel suo DNA, per capirci, evoluzionalisticamente parlando) un qualcosa che potesse fungere da protezione di se stessa: una maschera.. un atteggiamento.. un comportamento non propriamente espresso ma quasi nascosto.. lasciando l’intimità celata, da cogliere.. modi di porsi che potessero dar loro una chance di prendere le distanze, prima di “aprire se stesse”. Dunque, invito a ragionare su questo fatto, poiché può essere spunto per molte riflessioni. Detto ciò, sono convinto che qualsiasi donna (come anche l’uomo), per suo fattore costitutivo, sia molto più che “donna che rifiuta”, “donna che procura dolore, o paura, o disprezzo”, molto più che “una maschera”: ogni essere umano ha in sé potenzialità infinite a livello spirituale, e per quanto esperienze negative possano segnare la vita di un uomo, di una persona, oltre la coltre apparente di nubi ci sono sempre bellissime stelle che brillano. !

  63. Bellissimo articolo e bella analisi. Complimenti anche ai visitatori e ai loro commenti.

    Ecco la mia conclusione: gli uomini vanno a prostitute perché le donne hanno paura concedersi, ed avere rapporti sessuali.

    Molti uomini sposati vanno a prostitute perché la loro moglie non vuole piu’ fare sesso pur continuando ad essendo gelosa.

    Alle donne che hanno detto: mi sono accorta che mio marito andava a prostitute e ci sono rimasta malissimo, la domanda da fare a queste donne e’: ma quante volte hai preso l’iniziativa per fare l’amore con tuo marito ?

    quante volte hai comprato un intimo sexy e hai provato a indossarlo e a fargli una sorpresa ? quante volte gli hai chiesto di passare una serata di sesso insieme magari guardando un film porno insieme ?

  64. Purtroppo non è facile trovare una ragazza quando si vive in un piccolo paese, non si è belli e tantomeno ricchi. In più i miei sono anche separati e questo non aiuta in un contesto molto ipocrita e moralista.
    Se non fossi arrivato completamente single a 21anni ma avessi avuto una vita “sentimentale/sessuale” regolare e normale, non avrei frequentato certe signore . alcune sono comprensive, altre cercano solo soldi.
    In ogni caso le ragazze italiane hanno pretese troppo alte ma da soli non si può stare, sarebbe una vita troppo frustrante.

  65. Ciao Simone,
    Sabato scorso sono stato per la prima volta con una prostituta.
    È stata un’esperienza bellissima, una sensazione veramente bella anche se originata da qualcosa di finto.
    Ma dopotutto uno cerca le cose irreali quando le preferisce alla realtà, e non è detto che sia giusto o sbagliato.
    Al di là dei condizionamenti morali aver a che fare sporadicamente con cose irreali (pagare per provare emozioni), è bello.
    Come quando paghi per andare in vacanza, stai pagando per il piacere di avere una casa.
    Come quando paghi per noleggiare una Porsche, stai pagando per il piacere di guidare un’auto lussuosa, che nella realtà forse non potresti permetterti,
    Ma anche se hai pagato, il piacere non cambia e rimane tale.
    Il denaro è solo un mezzo,
    Ci sono molte donne che stanno con uomini, sposano uomini, per denaro.
    Anche questa è una tipologia di Troia molto diffusa.
    Le Troie a pagamento invece sono oneste. Ti vendono un’emozione, che tu acquisti.
    Un po’ come quando vai a vedere un bel concerto, o a ballare in un locale.
    Molte cose che ti fanno piacere le paghi, dai per scontato che devi pagarle e non ci fai caso.
    La stessa cosa dovrebbe avvenire mentre si va a troie.
    Non sono d’accordo con te sul fatto che pagare una Troia sia una schiavitù per noi stessi e per le donne, altrimenti sarebbe una schiavitù qualsiasi cosa di piacevole tu acquisti con il denaro.
    La vera schiavitù è essere costretti a dipendere dal denaro per sopravvivere (e per vivere), magari dovendo lavorare anziché disporre di denaro ereditato o sovra-ricevuto lavorando rispetto al costo della vita attuale.
    Il denaro è solo un mezzo con cui ti togli un piacere.
    Andare a Troie o andare a noleggiare una Ferrari hanno in comune una sola cosa: il piacere inteso come emozione.
    La distinzione tra essere umano e autoveicolo (oggetto) non varia il fatto che entrambe le cose si facciano liberamente e per il raggiungimento del piacere.
    La tratta, secondo cui molte giovani ragazze sono costrette a prostituirsi, è molto triste e disumana, questo sicuramente.
    Andare con una di loro significa contribuire a tenere in piedi quel sistema, e il 95 % delle prostitute sulle strade sono sfruttate da organizzazioni criminali.
    Sono sicuramente preferibili le escort di alto livello, che esercitano liberamente, il cui prezzo è molto elevato, ma per l’emozione che possono dare penso valgano la pena, almeno una volta.

  66. A me è capitato ieri per la prima volta in un centro massaggi cinese. Non so precisamente se sia stato più per curiosità di provare una orientale o per pura voglia momentanea. Premetto che sono single da circa un anno e mezzo e prima ho sempre evitato o addirittura mai pensato di provare il sesso a pagamento. Ovviamente nei primi anni dell’adolescenza e quando ero ancora single qualche pensierino ce lo facevo, però da una parte avevo questa idea fissa del “la prima volta deve essere con qualcuna che amo davvero” e così fu… Poi gli anni passano, le donne si stufano, tu non riesci ad essere all’altezza delle sue pretese e mettici pure la distanza un giorno ti molla per telefono. Per un annetto e mezzo ho resistito alla tentazione e ci ho anche provato con qualche ragazza, però non è facile né tantomeno possibile per un ragazzo con poca vita sociale trovare la persona giusta dopo che sei stato molto anni (quasi 10) con colei con cui pensavi fosse la donna giusta e con cui ho dato il primo bacio e fatto le prime esperienze sessuali e quelle successive per gli anni che ci sono stato assieme.
    Quindi mi sono detto una sera “Mah, proviamo come sono le cinesi a letto”. Pensavo che qualcosa mi fermasse ma vuoi un anno di astinenza, vuoi che ormai ero lì non mi sono certo tirato indietro e sono stato spontaneo e passionale, mi sono comportato con lei come all’epoca facevo con la mia ragazza. Quindi preliminari e sesso abbastanza umano.
    Le mie impressioni sono state un po’ positive e un po’ negative. Non mi aspettavo dei baci con la lingua così frequenti e insistenti (ma graditi), un buon rapporto orale e 40 minuti di sesso “puro”. Pensavo fosse stata più sbrigativa, fredda e meno passionale. Oltretutto faceva anche molti complimenti, ma quelli palesemente falsi.
    Il problema è sorto dopo, avevo un continuo senso di soddisfazione del rapporto in sé combinato a un po’ di condanna morale e paura di aver contratto qualche malattia.
    Oppure pensavo che nonostante salviette e precauzioni igieniche poteva essere pure stata con un reietto della società, magari portatore di qualche malattia e altro e quindi un po’ mi sono rovinato il “momento di soddisfazione”. Oltretutto devo ammettere che lei era molto brava e ci metteva molta passione ed impegno però diciamo che di aspetto leggermente mi ha deluso, nell’annuncio c’era un’orientale bellissima mentre lei era carina sì, ma abbastanza normale e leggermente in carne. Ovviamente questo non ha rovinato l’atto che è stato davvero lungo, completo e intenso, però inizialmente mi aveva un po’ fatto storcere il naso.
    Comunque quel che provo ora, ossia il giorno seguente, lo potrei definire come un “vorrei rifarlo”. Probabilmente mi creerà un po’ di dipendenza. Diciamo che è come se avessi aperto il vaso di Pandora ormai, la mia moralità a riguardo comincia a vacillare. Ovviamente sarei più tentato a provare tipe diverse, un po’ per curiosità, un po’ perché vorrei provare anche una giapponese. Comunque confermo quanto letto in un commento vecchio che dice che le cinesi sono molto rispettose.
    Ovviamente, se mai dovessi fidanzarmi nuovamente (vado per i 30) penso smetterei. Però finché sono single e non ho la pazienza di riiniziare una nuova relazione e ho tanta libido repressa, perché condannare ciò? Comincio quasi a pensare che non sia poi così sbagliato dopotutto. Alla fine sfruttate o meno parte del denaro (o tutto) lo prendono comunque e io da cliente vengo soddisfato. Penso sia un guadagno da ambo le parti. Tolte eventuali malattie che ti sconvolgono la vita e che forse la paura di beccarle mi farà desistere nel continuare.

  67. Buongiorno.
    Ho 34 anni e da 3 anni frequento abitualmente le prostitute. Dopo una storia finita malissimo con una vera stronza che mi ha calpestato, dopo ben 9 mesi di astinenza ho ceduto e sono andato da una escort di 50’anni. È stato bellissimo stare con lei. Dopo il rapporto abbiamo parlato a lungo e ci siamo coccolati e io sono rinato, direi guarito. Da allora non ho più smesso. Cerco sempre le escort più grandi di me che non mettano fretta e che non siano fredde. Le migliori sono le sudamericane. Sono un cliente vecchio stampo: vado sempre dalla stessa perché non so se cambio chi mi potrei ritrovare davanti. Quella da cui vado abitualmente è una mamma di famiglia di 12 anni più grande di me. Dopo aver finito parliamo anche per 2 ore, ridiamo e scherziamo come due vecchi amici e a dir la verità vado da lei più per parlare che per scopare. Quelle 2 ore mi fanno sentire meno solo. Non ho amici, ho una ragazza virtuale da 9 mesi che vive in Messico e che non so se incontrerò mai di persona e mi sento terribilmente solo, depresso e annoiato. Se non fossero esistite le escort mi sarei già suicidato.
    Oltretutto non sono capace di approcciare ragazze nei locali e meno che mai in una discoteca, luogo che detesto e nella quale non andrò mai. Sono un incapace nel rimorchiare, non so neanche da dove cominciare perciò ho cercato sempre donne nei social e l’unica che ho conosciuto di persona e con la quale ho avuto una relazione per 11 mesi ha fatto tutto lei: lei mi ha approcciato, lei mi ha corteggiato e lei mi ha sedotto. Io non ne sarei stato mai capace.
    Quindi non giudicate male chi va da queste donne. Sono uomini sfigati e rifiutati che cercano solo un po’ di piacere. E chi è sposato o impegnato e ci va, lo fa per colpa della moglie o compagna che lo trascura e non gliela da più.
    Quindi la colpa è la loro. Le corna se le cercano.
    Io da uomo sfigato e rifiutato continuerò ad andarci perlomeno finché la mia ragazza virtuale non riuscirà a venire in Italia. Dopo smetterò per sempre… sempre se lei mi farà scopare, altrimenti non ci penserò 2 volte a tornare dalle escort.

    Valerio

  68. Meglio farsi una sega. Soldi risparmiati e poi una volta che hai goduto la sensazione è la stessa, ma la sostanziale differenza e’ che hai ancora i schei nel portafoglio….

  69. Io credo che la società di oggi faccia il tifo per le nuove prostitute. Neanche i messaggi con Whatsapp si pagano per trattare. È un mondo fatto su misura per loro. Inoltre le donne cosiddette “normali”, cioè che non battono, si perdono nelle chat e gli uomini polli aspettano. Che vergogna!

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