
Non è vero che i remake sono sempre brutti. Esempi di ottimi remake
- Scarface di Brian De Palma ha trasformato il film del 1932 in un'icona culturale degli anni '80.
- La mosca di David Cronenberg ha superato l'originale del 1958 con effetti speciali avanzati e una narrazione profonda.
- Ocean's Eleven del 2001 ha stabilito nuovi standard nel genere heist movie con un cast di prim'ordine.
- A Star Is Born del 2018 ha superato le versioni precedenti, ottenendo numerosi riconoscimenti.
Nel contesto cinematografico attuale, i remake sono spesso visti con diffidenza, percepiti come un simbolo di mancanza di creatività. Eppure, alcuni rifacimenti hanno dimostrato di poter eccedere l’originale, introducendo nuove prospettive e arricchendo l’esperienza filmica. Film come “The Departed” di Martin Scorsese, rivisitazione di “Infernal Affairs”, hanno trasformato narrazioni note in opere di grande impatto, guadagnando riconoscimenti e conquistando il pubblico. Scorsese ha interpretato la storia originale sotto una nuova luce, ambientandola a Boston e arricchendola con una narrazione complessa e personaggi profondi, dimostrando che i remake vanno ben oltre il semplice rifacimento.
Remake che superano l’originale
Un esempio significativo è “Scarface” di Brian De Palma, che ha preso il gangster movie del 1932 e trasformato negli anni ’80 in un film cult. La rappresentazione della vita criminale di Tony Montana, interpretato da Al Pacino, ha reso il film un’icona culturale, grazie anche alla sua brutale rappresentazione del sogno americano distorto. In modo analogo, “La mosca” di David Cronenberg ha portato il concetto di body horror a nuove altezze, superando l’originale del 1958 con effetti speciali avanzati e una narrazione più profonda. Questi film, anziché limitarsi a celebrare gli originali, dimostrano come i remake possano eccellerli sia dal punto di vista qualitativo che per impatto.
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Innovazione attraverso il remake
Il remake di “Ocean’s Eleven” del 2001, diretto da Steven Soderbergh, ha modernizzato la storia del 1960, trasformandola in un heist movie elegante e dinamico. Con un cast di attori di primo piano come George Clooney e Brad Pitt, il film ha stabilito nuovi standard nel genere, dimostrando che i remake possono offrire una nuova vita a storie classiche. Anche “A Star Is Born” del 2018, con Bradley Cooper e Lady Gaga, ha superato le versioni precedenti grazie a interpretazioni potenti e una colonna sonora coinvolgente, ricevendo numerosi riconoscimenti e apprezzamenti dalla critica.

I nostri consigli cinematografici
Se il remake è spesso sinonimo di operazione commerciale, alcuni casi dimostrano che può essere anche un atto autoriale di riscrittura e approfondimento. Il Grinta (2010) dei fratelli Coen restituisce al romanzo di Charles Portis una fedeltà e una durezza assenti nella versione del 1969 con John Wayne. Alfred Hitchcock stesso ha rifatto L’uomo che sapeva troppo (1956), trasformando il suo film del 1934 in un’opera più matura e stratificata. Michael Haneke ha rielaborato inquadratura per inquadratura il proprio Funny Games (2007), adattandolo al pubblico statunitense senza tradire il suo spietato discorso sulla violenza. Infine, La Cosa (1982) di John Carpenter, inizialmente accolto con freddezza, si è imposto nel tempo come un capolavoro horror, rielaborando The Thing from Another World (1951) con un’estetica radicalmente diversa e un sottotesto paranoico perfettamente in sintonia con la sua epoca. Questi esempi dimostrano che il remake può non solo rivivere un’opera, ma anche ampliarne il significato e l’impatto.
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