Il mistero dei pirati del Planet O


Il tempo scorre e ogni giorno sembra uguale, finché, quando hai smesso di cercare, trovi la perla di cui non potevi nemmeno immaginare l’esistenza. Più che scoprirla ti arriva proprio in email. Mi scrive infatti Raffaele:

Il testo è fantastico, violentissimo e grottesco, eppure inserito in una cornice disco music tra Daddy Cool, Moroder e le Baccara, precursore di tutta una branca sci-fi dell’electro, da Afrika Bambaata ai Drexcya. Io dico che è il grande assente della storia della musica del Novecento.

Ora, com’è possibile che questa meraviglia dance con i robotici pirati del pianeta O che dicono “faremo di te una schiava, violeremo la tua anima, ti ipnotizzeremo” e la donna che gemendo risponde “per favore non toccarmi, chiamate mia madre” sia diventata la sigla della prima stagione dell’anime Lupin III, è un mistero.

Ci piace pensare che dietro ci sia un piano ben preciso, forse fallito, forse no.

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