Radiohead mashup

Cos’hanno in comune i Radiohead e Mino Reitano?
Niente, ovviamente. Però in un post sugli ottimi mashup di tal Overdub mi sembrava il caso di ricordare anche la scomparsa di un mito che – si scoprirà solo fra cinquant’anni – era in realtà un alieno mandato fra noi per un disegno divino più grande che ora non siamo in grado di comprendere. Addio.
No Surprises vs. What A Wonderful World è dedicata a te.

Excepter – Debt Dept

excepterDEBTDEPTcoverMINI.jpg

disco dell’anno scorso recuperato solo ora. gli excepter sono una band di brooklyn abbastanza difficile da definire, e quindi interessante. mi vengono in mente i suicide che fanno dance, ma poi penso: ehi, i suicide facevano dance. groove e anti-groove, coretti, urla e vocine che arrivano da tutte le parti, un atmosfera tesa, drogata e psicotica – una confusione molto piacevole e perfino rilassante. e c’è anche qualcosa di kraut, in questo post-non saprei. approvati.

United Nations. Una scomoda potenza.

Gli United Nations. Un supergruppo che ha totalmente colonizzato i miei lettori musicale di ogni piattaforma. Di questi simpatici ominidi, la cui identità è sospesa a mezz’aria tranne che per Geoff Rickly, è difficile non citare le spiacevoli vicende di censura che li riguarda. Il loro sito è abbastanza esemplificativo. Le controversie iniziano con la censura della loro copertina di esordio LP, che a tratti ricorda un altro graffiante esordio, quello della copertina para-scimmiottante dei Residents. Ad ogni modo, sono state stampate solo 1000 copie con la copertina originaria, dopodichè si è trovato un diversivo acquietante.
Dopodichè arriva la seconda censura, questa volta è sulla loro pagina di Facebook. Nientedimeno si scomodano le Nationi Unite che ordinano, un tantino gentilmente, che la loro pagina sul noto network sociale è da cancellare.
Arriva, infine, anche la cancellazione da Myspace per ancora-non-definiti problemi legali. La band scrive “What will they remove next?”.
Ma, tralasciando il contorno facoltativo, a questo punto sarebbe meglio ascoltare i ceffi in oggetto che vanno girando con maschere di Reagan e che si descrivono ‘emo-power-violence’. La scelta dei brani è ardua. Sottolineo che la traccia ‘Model UN’ è stata ascoltata da sottoscritto una quarantina di volte, di fila.

Incapacitants – Box Is Stupid

Tra i classici del japanoise ancora attivi, gli Incapacitants sono senza dubbio i più interessanti. Toshiji Mikawa e Fumio Kosakai — entrambi con qualche sporadica presenza nei più anziani Hijokaidan alle spalle — rispettivamente un banchiere e un funzionario statale, vennero in contatto nei primi anni Ottanta nella scena (spero di farmi cent’anni di Cocito per aver digitato questo lurido termine) noise di Osaka.

Incapacitants venivano classificate dal governo giapponese le armi atte a porre il bersaglio in una condizione di irresponsività, a renderlo incapace di reagire. Continua a leggere Incapacitants – Box Is Stupid

Idiot Flesh – Bach is dead

idiotflesh-9804.jpg

gli idiot flesh, questo non proprio famoso gruppo di performer drogati californiani – musicalmente diciamo tra i  residents più manieristici, l’avanguardia swing-metal dei mr bungle di ieri e  la diablo swing orchestra di oggi – anni fa hanno fatto una cover di bach is  dead, indimenticabile perla proveniente dall’indimenticabile duck stab, nonchè slogan di guylum bardot da un po’ di tempo, e questo  è il vero motivo per cui ne parliamo. poi, per chi volesse entrare nel loro mondo di  vocine fastidiose, cori ubriachi, easy listening con improvvise impennate di  violenza strumentale, un album è interamente ascoltabile su last.fm. qui invece  i loro video.

Valerio Cosi – Heavy Electronic Pacific Loop

856841409_af3b37364a.jpg

e finalmente usiamo di nuovo il tag italian ma non sembra grazie a valerio cosi, musicista di taranto direi addirittura eroico per il lavoro che sta facendo. album splendidamente dispersivi, psichedelici, kraut, free jazz (è un sassofonista), elettronici, ambient, noise, drone, insomma: felicità, gioia, amore, estasi, pace, amicizia, bambini che si tengono per mano e fanno giro giro tondo! poi, oltre ai suoi dischi e a decine di collaborazioni, con la sua dreamsheep record si occupa anche della musica degli altri, fra i quali anche l’ottimo C. Spencer Yeah, di cui abbiamo già parlato. qui il sito suo e della dreamsheep record. l’ultimo album è del 2008, Heavy Electronic Pacific Loop, ed è decisamente consigliato.