Cannibal Movie – Avorio


Sulla carta si tratta di un disco che ha tutto per piacermi ancor prima di ascoltarlo. E dischi così me ne capitano parecchi: a volte è il titolo o il nome del gruppo, a volte, in realtà molto spesso, semplicemente il disegno o la foto di copertina o anche solo un particolare cromatico (ad esempio ho notato che ascolto più facilmente album neri, rossi o verdi e in generale con tonalità scure). Poi, nel 93,7% dei casi, capita di sentirli una volta sola e dimenticarli subito dopo. Ma nel caso di “Avorio” dei Cannibal Movie non è andata così. E’ un disco che non delude: titoli come “Teste mozzate”, “Django” e “Schiave bianche” promettono quello che mantengono, che può sembrare una citazione dell’indimenticabile hit di Ambra e anzi secondo Freud lo è di sicuro, ma comunque. Psichedelia oscura e ipnotica – organo, batteria e malaria – che si ispira più alle atmosfere dei film cannibali e dei mondo-movies che alle loro colonne sonore. Vedo che da qualche parte viene citato anche Zombie 2 di Lucio Fulci, uno dei miei film di zombie preferiti, come già detto in un altro post dedicato alla stupenda colonna sonora di Fabio Frizzi, e la cosa non può che farmi piacere.

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Cannibal Movie – Mangiati vivi!