Lezioni di cucina: Gigione

L’intenzione primordiale era quella di fare un bel post fitto di descrizioni, poi la fresatura acuta dei genitali è subentrata, e di questo periodo ho sì e no il tempo per un caffè casalingo. In effetti, un post circostanziato sarebbe stato divertente proprio per il forte attrito che avrebbe creato con l’oggetto in discussione, ossia GIGIONE!

Mito incontrastabile che, per i più sprovveduti, consigliamo altamente la ricerca del suo nome su youtube.

Ecco un botta e risposta in cui mi inserisco:

ermannododaro: Ciò che colpisce con forza nei testi di questo cantante è l’incredibile e sapientissimo uso della metafora e della velata allusione.
Il riferimento all’atto sessuale(in questo caso di natura orale),è soltanto sfiorato in maniera delicatissima e priva di quella volgarità retorica che contraddistingue tanta musica di facile consumo.
Insomma, se non un nuovo Petronio, comunque un suo epigono degno di stima e considerazione.
Bravo, continua così.

Io: Io aggiungerei una notazione suppletiva: il cantautore in questione è un palese esempio di passione per la cucina e per l’arte culinaria in toto. Ricordo i vari elementi che troviamo come oggetto dei suoi testi: biscotti, lecca lecca, banane, porchetta, gelatini (il figlio).
Insomma, l’amore verso l’allusione di stampo culinaria è viscerale ed è la forza delle sue canzoni, deliberatamente dei “plagi ristrutturati”. Continua così 😉

Gigione e Jo Donatello passano magistralmente da canzoni del tenore di LA CAMPAGNOLA, LECCA LECCA, LA BANANA, a perle po(po)lari come PADRE PIO, o CARO PAPA (quando la melodia sembra gradevole ed un tantinello elegante, solitamente non è composta da lui). Il capolavoro sui grandi schermi è però GRAZIE PADRE PIO, film di inarrivabile e rarefatta bellezza che parla di camorra e redenzione. I miti culturali aizzati sono sempre gli stessi: cibo, santi e sesso, con vari interstizi ed interscambi di senso.
Ecco, adesso devo scappare, ma per maggiori approfondimenti sono sempre disponibile. Spero di aver fatto una giusta opera di divulgazione.

2 thoughts on “Lezioni di cucina: Gigione”

  1. Più di una volta mi è capitato di guardare una smandrappata in crisi di astinenza che agita le tette su TeleA (era una ricerca sociologica) e proprio sul più bello, tac! Si interrompe il programma ed è tutto un tripudio di basi midi, fisarmoniche, capelli lunghi e viva padre pio. Sono loro, Gigione e Jo Donatello.
    Vi vogliamo bene (ma se morite è meglio), ciao!

  2. Gigione re indiscusso di monnezzopoli, cittadina malfamata, ma dove non si sta poi tanto male. Semplicemente adorabile il film qui citato, compendio di tanta arte accumulata in anni di onorata carriera. E’ forse l’artista più presente nelle compilation da me fatte, Trashmania vol. 1,2,3 (ho scovato moltissime perle come “damme ‘o cane” ; un duetto tra Malgioglio e Merola! “futtetenne” ; “palline colorate” di Solange!) tutta roba di elevatissimo spessore! se ne siete interessati contattatemi : )

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