Bruce Haack, l'uomo del retro-futuro

bruce-haack

bruce haack è giustamente considerato un grande pioniere dell’elettronica e del synth-pop, inventore di futuristici aggeggi elettronici (come il dermatron, che generava suoni al contatto con la pelle umana), autore di canzoni per bambini e di musica psichedelica. qui la storia della sua vita. esiste anche un documentario dal titolo bruce haack, king of techno, che purtroppo non ho mai visto ma consiglio la visione del trailer per farsi un’idea.

ma quello che rende bruce haack davvero incredibile è che viene prima del gruppo che ha cambiato la storia della musica, e cioè i kraftwerk. infatti electric lucifer, il suo apice – un calderone magico di filastrocche da freak, basi elettroniche, vocoder, acid-rock-pop & psichedelia – è del 1970.

perchè una cosa è essere pionieri dell’elettronica producendo suoni spaventosi e inascoltabili – cosa che comunque si apprezza – un’altra, ben più difficile, è essere pionieri facendo volksmusik, ovvero musica popolare, per citare i kraftwerk.

dermatron
bruce haack e il dermatron

e infatti anche loro sono diventati davvero rivoluzionari solo dopo autobahn, mentre prima erano “solo” uno dei migliori gruppi kraut-rock in circolazione.  non a caso i fan più estremisti e ingenui parlarono di svolta pop, di svolta commerciale. ma i fan più estremisti e ingenui a un certo punto parlano sempre di svolta pop e svolta commerciale perché non capiscono, gli stolti, che è proprio in quel momento in cui si unisce avanguardia e pop che si sta facendo qualcosa di davvero interessante.

così fece bruce haack, senza però diventare troppo famoso, così fece il commendatore giorgio moroder, e ovviamente così fecero, più di tutti, i kraftwerk. music non stop, techno pop.

ora, siccome lo stesso bruce haack sognava un tempo in cui le persone avrebbero creato e condiviso la loro musica “secondo modalità elettroniche e senza l’intermediazione delle etichette discografiche, fino alla comunicazione telepatica dei suoni”*, vi segnalo che “electric lucifer” è scaricabile da qui, mentre qui si trova la raccolta “hush little robot”. godete.

e a proposito di godere, vi ricordo che il 18 luglio 2009 i kraftwerk sono in concerto a livorno. al grido di “viva la centrale elettrica e abbasso le luci della”, guylum bardot, salvo annullamenti o tragedie aeree, presenzierà.

UPDATE: ho visto il documentario king of techno

12 thoughts on “Bruce Haack, l'uomo del retro-futuro”

  1. “ma i fan più estremisti e ingenui a un certo punto parlano sempre di svolta pop e svolta commerciale perché non capiscono, gli stolti, che è proprio in quel momento in cui si unisce avanguardia e pop che si sta facendo qualcosa di davvero interessante.

    così fece bruce haack, senza però diventare troppo famoso, così fece il commendatore giorgio moroder, e ovviamente così fecero, più di tutti, i kraftwerk.”

    Parole santissime.
    E a questa lista io ci aggiungo anche Loro: i Daft Punk. E sì, perché qual è stato il grande (enorme) merito di quei due francesi maledetti se non quello, infatti, di aver saputo combinare lo stile e i “modi” di un sottogenere musicale così popolare (e in un certo senso “basso”) come la musica da ballo – la house music – nel contesto di un epos fantascientifico che più avanguardia non si può (il rapporto uomo-robot visto dal robot) con i contenuti del rock sperimentale e delle migliori suite classiche?
    I Daft sono fondamentali nella storia della musica elettronica proprio perché hanno saputo elevarla a livelli mai raggiunti prima. Sull’impronta, per l’appunto, soprattutto dei Kraftwerk.

  2. eccomi, io sono stolto. la musica elettronica precedente, quella apparentemente inascoltabile, per me non è avanguardia, è già popular.
    esempi: Jean-Jacques Perrey , Tom Dissevelt, Raymond Scott, una caterva di library music.. certo, non c’è nessuno che canta, ma ogni tanto se ne può fare a meno!

    comunque bruce non è malaccio eh

  3. beh “stolti” era riferito a quelli che parlano di “svolta pop” per un gruppo che in realtà sta solo migliorando.

    su jean jacques perrey sono d’accordo. in generale tutta la roba space age pop è popular. e anche i primi album col moog di walter/wendy carlos, che infatti ebbero grande successo. io pensavo più a gente come stockhausen (i cui corsi venivano seguiti dai kraftwerk, tra l’altro) e gli stessi primi kraftwerk.

    questo ovviamente non vuol dire che giovanni allevi, che sostiene di fare “musica colta” pop, non debba morire.

    sul fatto che della voce ogni tanto se ne possa fare a meno, guarda, sfondi una porta aperta.

  4. ah beh allevi fa l’opposto di quello che in musica si dovrebbe fare: invece di far progredire il pop fa regredire la classica.

    comunque, andando per massimi sistemi, secondo me il punto non è tanto avanguardia contro pop, ma piuttosto musica concettuale contro quella per orecchie 🙂 … certe cose hanno un valore più storico e sociale che musicale, il resto è per le orecchie, in certi casi serve solo farci l’abitudine. il noise per esempio è musica popolare, anche se fa sanguinare i timpani. anche il minimalismo non è che sia così “colto”, non ci sono partiture da studiare..
    se i primi kraftwerk a volte annoiano (ammettiamolo per ipotesi, alcune cose mi piacciono molto ma effettivamente non tutto) forse non è perchè sono “sperimentali e non pop”, forse semplicemente non sono sempre eccellenti! (e nemmeno dopo direi io, eheh)

    insomma, credo che fin dalla nascita dell’elettronica si sia cercato di unire pop e sperimentazione, e, ricollegandomi all’altro post, il futuro secondo me sarà soprattutto di chi saprà unire musica folk del mondo ed elettronica

  5. a questo punto noi lurker ci aspettiamo recensioni su recensioni su tutti questi gruppi che avete nominato con tanta scioltezza e che invece ahime non conosciamo!

  6. @ finegarten.
    Il documentario su Bruce Haack lo catturai tempo fa su CULT.
    Fammi sapere in che modo posso fartelo avere così potrai a tua volta elargirlo a chi lo desidera.
    Il documentario è molto interessante,non potrebbe esserlo altrimenti visto il personaggio;semplicemente un genio.

    Complimenti per il blog.

    Ciao a tutti

  7. purtroppo era stato caricato su megaupload che poi è stato chiuso. giuro che lo ricarico da qualche parte e nel caso te lo segnalo via mail (se la mail che hai messo è giusta).

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