Due parole sparse comprendenti anche il nostro Campo, anche se il tentativo di non cadere nell’apologia è oramai sfumato.
Intanto è da segnalare la facile reperibilità del film Berlin Calling, dedicato alla vicenda sopra le righe di Paul Kalkbrenner, ed interpretato da lui stesso. Un altro simpatico ragazzo a cui sta a cuore la musica fatta con computer e sequencer. Quando è in stato di coscienza, naturalmente.
Il film non è un capolavoro da strapparsi i capelli, però aiuta a conoscere in che modo, in che ambiente ed in quali condizioni, il suo album è nato.
Su The Field, che possiamo ammirare sopra quando è nel pieno delle forme, il video che segue credo sia il mix finale di quella vecchia collaborazione Pitchfork.
Alcuni appunti:
la musica ci può aiutare prima di un’operazione, può salvare perfino uno come Fabrizio Moro, il nostro cervello è pazzo per sesso droga e rock’n’roll e “This is so good it should be illegal” è il commento più appropriato che qualcuno ha espresso sulla canzone Leave It.
Berlin Calling non lo conoscevo e lo guarderò, spero non sia deludente come It’s All Gone Pete Tong.
Bello il video completo del buon Campo, io in una collaborazione vera e propria ci spero ancora.
beh il video grandioso.
ma fabrizio moro chi cazzo è?
syn, su musica & cervello rinnovo il consiglio: musicofilia di sacks. fattelo regalare!
segnalo
http://www.utopism.netsons.org/2010/02/berlin-calling-rapidshare/
😉
oh, perfetto, amo quando internet funziona in questo modo. grazie.
Faccio presente che ieri ad ANNOZERO hanno parlato proprio di Droga e Musica. Più o meno.
ho visto il pezzo in cui bonaga ha detto “fattanza”. da lì in poi ricordo poco.