live gratuito dei gorillaz (qui tracklist)
Tag: gorillaz
Gorillaz Glastonbury
gorillaz live at glastonbury 2010 video full set già già già
Cento campane stanno a dì de no (un post pop dove si parla di post-pop)
A Sufi And A Killer. Come Ten dei cLOUDDEAD, questa meraviglia di Gonjasufi fa parte di quella categoria di album pop che suonano misteriosamente nuovi (casi recenti: MIA o Burial). Non a caso anche questo viene da uno che faceva hip-hop, ma ora è chiaro che fa qualcos’altro, qualcosa di molto bello. Elettronica, musica indiana, spiritual e pop lo-fi, alla luce dei neon del Mojave. Prodotto da Flying Lotus e psichedelico come un istruttore di yoga di Las Vegas, è difficile resistere. Disco dell’anno.
[audio:http://www.guylumbardot.com/x/x8/gonjasufi.mp3]
Gonjasufi – Kowboyz and indians
Damon Albarn mette per un attimo da parte i deliri (da noi apprezzatissimi) in cinese mandarino e tira fuori il migliore album dei Gorillaz. “Plastic Beach” è ricchissimo & straripante, e praticamente ogni pezzo è una potenziale hit. C’è una continua sensazione di già sentito, ma forse perché è una summa di 30 anni di pop e altre cose. Disco dell’anno. Nella foto, Damon Albarn con Ray Davis, purtroppo non presente nell’album dei Gorillaz.
[audio:http://www.guylumbardot.com/x/x8/onmelancholyhill.mp3]
Gorillaz – On Melancholy Hill
E a proposito, siccome è indubbio che in molti gli siano debitori (Vampire Weekend solo i più recenti), consiglio di ripassare l’intera discografia di quel genio di Paul Simon partendo dal primo album, passando per Graceland e atterrando sul gioiello The Rhythm of the Saints, forse il mio preferito. Sicuramente disco dell’anno. Nella foto, Paul Simon con Michael Jackson.
[audio:http://www.guylumbardot.com/x/x8/theobviouschild.mp3]
Paul Simon – The Obvious Child
E ora qualcosa di completamente diverso. Questa è la sigla del capolavoro Rai “Il segno del comando”, sceneggiato del 1971 magico ed esoterico. E’ una canzone romana scritta da Fiorenzo Fiorentini e ripresa da Romolo Grano. Esistono anche una versione successiva di Lando Fiorini, un po’ più allegrotta e scanzonata, e una cantata dal norvegese Stein Ingebrigtsen, ma io preferisco quella della sigla Rai, con la voce di Nico dei Gabbiani. Nella foto, Nico dei Gabbiani con il papa.
[audio:http://www.guylumbardot.com/x/x8/centocampane.mp3]
Nico dei Gabbiani – Cento Campane