Da Gonjasufi a S.Maharba

Il nuovo EP di Gonjasufi, autore sempre presente su questo blog annerato, è deliziosamente eclettico. Però di materiale che lo riguarda la rete è piena. Andando a casaccio: Nickels And Dimes, i remixes, e poi ci sarebbe una bellissima canzone intitolata Do Me A Favor che però è scomparsa da ogni piattaforma). Questo sotto è il video estratto dall’ultimo singolo.
 

 
Dopodichè mi accorgo che su YouTube circola anche questo remix “non ufficiale”, che sembra abbastanza stupendo:
 

 
Il bel volto ritratto e perfino il titolo non sembrano suggerirci molto. Però alla fine si comprende che l’autore è un certo S.Maharba che ha voluto intitolare il suo singolo His Sister/My Body. S.Maharba quindi, questo sembra il suo sito ufficiale. E dai pochi ascolti disponibili sembra qualcosa di interessante e da indagare, se non altro per le bellissime immagini di donne e copertine d’altri tempi.
I suoi due album si possono ascoltare liberamente: s/t e She. Ascoltando questa roba si intuisce anche in che modo lo stregone capellone e barbuto Gonjasufi sia un punto di riferimento: i mashup e i beats. E quindi l’ora di togliere un po’ di polvere da alcuni monumenti magnetici dall’ampio diametro, e darci all’ascolto.

 

Guylum Bardot Classifica 2010

LASERNEWS:

1. Moon Wiring Club – A Spare Tabby at the Cat’s Wedding
2. D. D. Denham – Electronic Music in the Classroom
3. Omar Souleyman – Jazeera Nights
4. Shackleton – Fabric 55
5. Senking – Pong
6. Salem – King Night
7. David Byrne & Fatboy Slim – Here Lies Love
8. ASC – Nothing Is Certain
9. Rangers – Suburban Tours
10. Arp – The Soft Wave

FINEGARTEN (ordine casuale):

– Ergo Phizmiz – Things do to and make
– Gnaw Their Tongues – L’arrivée De La Terne Mort Triomphante
– Kanye West – My Beautiful Dark Twisted Fantasy
– Gonjasufi – A Sufi and a Killer
– Forest Swords – Dagger Paths
– Sun Araw – On Patrol
– Ghedalia Tazartes – Ante-mortem
– Omar Souleyman – Jazeera Nights
– Salem – King Night
– Chemical Brothers – Further
– Group Bombino – Guitars From Agadez Vol.2
– Yellow Swans – Going Places
– Moon Wiring Club – A Spare Tabby at the Cat’s Wedding

menzione speciale: V/A – Shangaan Electro: New Wave Dance Music From South Africa

QBIC:

1. Salem – King Night
2. Shackleton – Fabric 55
3. Caribou – Swim
4. Darkstar – North
5. Emeralds – Does it look like I’m here?
6. Deerhunter – Halcyon Digest
7. Drum Eyes – Gira Gira
8. Gorillaz – Plastic Beach
9. Flying Lotus – Cosmogramma
10. Surgeon – Fabric 53
11. Gonjasufi – A Sufi and a Killer
12. Balaclavas – Roman Holiday

SYN:

– Gonjasufi – A Sufi and a Killer
– Kevin Drumm – Imperial Horizon
– Ergo Phizmiz – Things do to and make
– 36 – Tape Series: Blue
– Gnaw Their Tongues – L’arrivée De La Terne Mort Triomphante
– Shady Bard – Trials
– Warpaint – The Fools
– Crystal Castles – II


Quindi, fatti due conti e considerati gli album trasversali – e cioè quelli presenti in 3 classifiche e subito dopo quelli presenti in almeno 2 – viene fuori questa strana classifica totale dei migliori album del 2010 che possiamo considerare rappresentativa della setta Guylum Bardot:

Classifica totale che possiamo considerare rappresentativa della setta Guylum Bardot (2010):

  • Gonjasufi – A Sufi and a Killer
  • Salem – King Night
  • Omar Souleyman – Jazeera Nights
  • Ergo Phizmiz – Things do to and make
  • Shackleton – Fabric 55
  • Gnaw Their Tongues – L’arrivée De La Terne Mort Triomphante
  • Moon Wiring Club – A Spare Tabby at the Cat’s Wedding

Insomma, come dice Francesco Facchinetti a X-Factor: sosteniamo e compriamo la buona musica italiana!

Bonus: alcuni dei posti del 2010 più letti su Guylum Bardot nel 2010
(esclusi i post brevi e quelli con tag “indian” e “figa”):

Commenti, altre classifiche, LOLcat e delirio nei commenti, prego.

Cento campane stanno a dì de no (un post pop dove si parla di post-pop)

A Sufi And A Killer. Come Ten dei cLOUDDEAD, questa meraviglia di Gonjasufi fa parte di quella categoria di album pop che suonano misteriosamente nuovi (casi recenti: MIA o Burial). Non a caso anche questo viene da uno che faceva hip-hop, ma ora è chiaro che fa qualcos’altro, qualcosa di molto bello. Elettronica, musica indiana, spiritual e pop lo-fi, alla luce dei neon del Mojave. Prodotto da Flying Lotus e psichedelico come un istruttore di yoga di Las Vegas,  è difficile resistere. Disco dell’anno.

[audio:http://www.guylumbardot.com/x/x8/gonjasufi.mp3]
Gonjasufi – Kowboyz and indians

Damon Albarn mette per un attimo da parte i deliri (da noi apprezzatissimi) in cinese mandarino e tira fuori il migliore album dei Gorillaz. “Plastic Beach” è ricchissimo & straripante, e praticamente ogni pezzo è una potenziale hit.  C’è una continua sensazione di già sentito, ma forse perché è una summa di 30 anni di pop e altre cose. Disco dell’anno. Nella foto, Damon Albarn con Ray Davis, purtroppo non presente nell’album dei Gorillaz.

[audio:http://www.guylumbardot.com/x/x8/onmelancholyhill.mp3]
Gorillaz – On Melancholy Hill

E a proposito, siccome è indubbio che in molti gli siano debitori (Vampire Weekend solo i più recenti), consiglio di ripassare l’intera discografia di quel genio di Paul Simon partendo dal primo album, passando per Graceland e atterrando sul gioiello The Rhythm of the Saints, forse il mio preferito. Sicuramente disco dell’anno. Nella foto, Paul Simon con Michael Jackson.

[audio:http://www.guylumbardot.com/x/x8/theobviouschild.mp3]
Paul Simon – The Obvious Child

E ora qualcosa di completamente diverso. Questa è la sigla del capolavoro Rai “Il segno del comando”, sceneggiato del 1971 magico ed esoterico. E’ una canzone romana scritta da Fiorenzo Fiorentini e ripresa da Romolo Grano. Esistono anche una versione successiva di Lando Fiorini, un po’ più allegrotta e scanzonata, e una cantata dal norvegese Stein Ingebrigtsen, ma io preferisco quella della sigla Rai, con la voce di Nico dei Gabbiani. Nella foto, Nico dei Gabbiani con il papa.

[audio:http://www.guylumbardot.com/x/x8/centocampane.mp3]
Nico dei Gabbiani – Cento Campane