Kno – Death is silent

Inizialmente pensavo che l’album hip-hop dell’anno fosse quello dei Roots (cioè Dear God 2.0 era melensa però ascoltabile, lo so i soliti testi anti-quello ed anti-questo ma tanto siamo italiani e ci passiamo sopra, e poi Doin’it again è una bestia di pochi secondi che spacca i culi bianchi)

Poi invece ho detto, no, l’album hip hop dell’anno deve essere quello dei Blue Sky Black Death (cioè quell’ultima canzone era scandalosamente bella, anche se la sensazione che qualche traccia riempitiva c’era).

Ed oggi no ancora. L’album dell’anno è di Kno dei CunninLynguists. Hip-hop composto, corretto, basi spaventose che manco Dio capisce, e sample presi alla vecchia maniera attraverso vinili che manco nostro nonno conosce (il singolo “Graveyard” è preso proprio da una vecchia canzone, che bello applicare i beats ad un flauto, no?). In questo modo Kno, che altro non è che “colui che crea le basi per gli altri due rapper del gruppo”, si aggiudica il momentaneo podio di album hip-hop dell’anno. Poi può darsi che domani già cambia il mondo, però Dio benedica queste tredici tracce che mi trascinano prima tra le foreste della Norvegia e poi nel più cupo oriente.

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Kno – Graveyard ft. Sheisty Khrist

[audio:http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2010/10/13-The-New-Day-Death-Has-No-Meaning.mp3]
Kno – The New Day (Death Has No Meaning)