Inc. – No World

inc no world

degli Inc. avevo scaricato anni addietro un paio di EP (Fountains/Friend of the Night3), mi aveva colpito l’abilità tecnica, la struttura jazzata dei primi pezzi, la posizione isolata di quasi-controtendenza verso le varie ‘next big things’ dell’epoca. No World, questo primo full-length pubblicato dalla gloriosa 4AD, porta avanti l’impronta R&B minimalista già evidente in 3 (e in effetti gli Inc. vengono sfottuti ovunque tirando in mezzo Prince), spostandosi su tracce più suadenti e meno ‘spezzate’, che combinate alla voce quasi ansimante ed eterea (se non fosse per Desert Rose (War Prayer) e Trust (Hell Below) arriverebbe anche a rompere il cazzo), risultano in un amatoriale filmato dagli Steely Dan con D’Angelo (sì, ho appena citato il negro melomane e palestrato che ha fatto un video nudo, tra poco ne nomino un altro anche migliore) e la tipa dei Cocteau Twins. evito l’inevitabile e presente riflessione sull’appropriazione dell’R&B da parte del sottobosco indie, esistono tesisti, giornalisti pubblicisti e snob di varia foggia appunto per questo — a me No World piace abbastanza perché, anche se probabilmente tra qualche mese o anno qualche traccia verrà trasmessa su qualche emittente lugubre o a qualche serata a Milano, resta comunque una cosa che Omar Little o le sue amiche banditesse lesbiche metterebbero sullo stereo mentre trivellano il/la proprio/a partner in un appartamento con le finestre sbarrate, un’R&B accessibile anche ai più sconvolti e malinconici.

[audio: http://www.harrr.org/guylumbardot/wp-content/uploads/2013/03/05-Inc.-Trust-Hell-Below.mp3]
Inc. – Trust (Hell Below)

[audio: http://www.harrr.org/guylumbardot/wp-content/uploads/2013/03/10-Inc.-Careful.mp3]
Inc. – Careful

per quanto riguarda le classiche cose più importanti: consiglio di tener d’occhio le reissues passate, presenti e future dell’ottima bureau bDeutschland, Deutschland über alles. passo e chiudo.