L'ennesimo universo sonoro in formato audio digitale compresso da attraversare con cuffie e solitudine


Non ho mai considerato la musica come un’occasione di socializzazione. Ai concerti mi dà perfino fastidio vedere altre persone che ascoltano la mia stessa musica. E allora perché ne scrivi in un sito internet e lasci tracce ovunque nei social network? Perché sono un umano, dopotutto, e vivo di paradossi e contraddizioni, ma anche perché quello di internet è un pubblico invisibile e silenzioso. Bene. Incipit che probabilmente taglierò solo per parlare dell’esperienza del mese, cioè il nuovo disco degli Alog. Dico nuovo perché ho letto che ne hanno fatto altri, ma fino a una settimana fa non sapevo nemmeno che esistessero. Poi ho sentito Bшmlo Brenn Om Natta e ho capito che c’eravamo: il primo disco interessante del 2012 era arrivato, ed era un disco del 2011.

[audio:http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2012/02/10-Bmlo-Brenn-Om-Natta.mp3|titles=10 – Bшmlo Brenn Om Natta]
Alog – Bшmlo Brenn Om Natta

Non so cosa vuol dire in norvegese Bшmlo Brenn Om Natta, ho provato a tradurlo con Google Translate ma non ci sono riuscito. Ho capito solo che “brenn” vuol dire brucia o bruciare, ma poco mi importa. Anzi: se un giorno gli alieni arrivassero davvero per portarmi via, ci resterei davvero male se iniziassero a parlare con l’accento romano, se capite cosa voglio dire. Voglio che la mia musica suoni più o meno come questo pezzo. Come il caldo abbraccio dell’autismo.

[audio:http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2012/02/01-Orgosolo-I.mp3|titles=01 – Orgosolo I]
Alog – Orgosolo I