Diffile parlare seriamente degli Earth senza sfiorare le tre cartelle di lunghezza. Quindi deciderò di non parlarle quasi affatto. Capeggiati da Dylan Carlson, gli Earth sono stati definiti padri del “Drone” come forma musicale. Il termine si può riferire al bordone, ossia all’effetto musicale in cui una note suona continuamente come accompagnamento. La peculiarità del “drone” è il ronzio o vibrazione, caratteristico delle corde della chitarra elettrica (ottenuti credo sia con effetti sia con un particolare tipo di amplificazione).
Anche se solitamente viene ricondotto ai Sunn il successo di questa forma, sono stati gli Earth, negli anni ’90, a coniugare le sonorità alla Black Sabbath ad un tipo di metal doom (molto più pesante dell’espressione loro ordierna). Successivamente saranno appunto i Sunn O))) a sviluppare e sperimentare on altre direzioni questo tipo radicale di sonorità (ad esempio ottenendo dei droni pazzeschi lasciando appesa una chitarra davanti ad un amplificatore e sfruttando così il ritorno, per parecchi e parecchi minuti).
Questo è l’ultimo lavoro degli Earth, e chi non ha colpevolemente ascoltato i precedenti farebbe bene a ritagliarsi qualche minuto di tempo.
Curiosità:
- Dylan Carlson era il miglior amico di Kurt Cobain, da molti accusato dopo il famoso suicidio perchè fu lui a regalargli il fucile. Qui un referto della Polizia di Seattle.
- Tre cosette personali che osservai ad un concerto degli Earth a Roma.
- Intervista del 2008.
- Intervista italiana dove si chiede “che fine ha fatto il vostro vecchio drone”?
[audio:http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2011/01/01-Old-Black.mp3]
Earth – Old Black