San Valentino in CD-ROM

Piccola incursione, solo per dire che quest’anno, nel giorno di San Valentino, escono due album dell’amore: Tim Hecker – Ravedeath, 1972 e PJ Harvey – Let England Shake. Entrambi già disponibili dall’archivio della rete. Su Tim Hecker non mi pronuncio, perchè ognuno si deve gestire le emozioni come vuole, ed io talune non le descrivo. Su PJ Harvey invece digito giusto 30 battute in più di foglio word: è una bomba atomica, un cazzo di album che aspettavo da tempo perchè ho sempre odiato i suoi dischi d’esordio, e ho sempre pensato che “Stories From The City, Stories From The Sea” sia stato un grande passo avanti per l’artista. E’ un disco che, per quanto concerne il mio universo percettuale, rasenta la cazzo di perfezione.
Michael Stipe dei R.E.M. ebbe modo di dire: “PJ Harvey is one of those musicians you can’t match no matter what you do… she’s unique”.
Let England Shake” è anche un disco sulla guerra, perchè PJ Harvey, con il suo volto tra il bello e l’odioso, si è giustamente chiesta “so che ci sono i poeti di guerra e gli artisti di guerra. Quindi ho pensato: beh, e dove sono i compositori di guerra?”. Si ascolti per es. la traccia “The Glorious Land” per assaporare un effetto straniante e melodicamente stridente. Ma poi, ogni canzone è un potenziale singolo (Dio che dall’alto ci proteggi, perdona se pecco con “On battleship Hill”).
L’album si può ascoltare, anche liberamente.

A margine, si potrebbero citare almeno altre cinque uscite che meritano attenzione, però adesso no, perchè vado a fare l’amore.