Karl Hector & The Malcouns – Sahara Swing (e a seguire The Kilimanjaro Darkjazz Ensemble)

funk, afrobeat e psichedelia. immaginatevi di sorseggiare un cocktail in mezzo al deserto con lawrence d’arabia, fela kuti, james brown e karl hector. ma non andate a cercare il nome di quest’ultimo su google perché non si trova nulla, a parte un oscuro album del 1996 con i funk pilots che non so chi siano. sahara swing invece ascoltatelo. nel sito della casa discografica (dov’è possibile acquistare il disco o SCARICARLO integralmente, giuro) viene definito afrodelic kraut funk, che rende bene l’idea. suona come un vecchio disco sconosciuto che oggi, grazie al suo sound affascinante e originale, viene rivalutato e diventa di culto e i diggei lo mettono ai partis. ma detto così è brutto. era molto meglio l’immagine del cocktail in mezzo al deserto con i tre grandi eroi.

e quando i cocktail finiscono, le tenebre calano sul deserto e la serata si fa triste, allora si passa all’oscuro dark-jazz elettronico – sempre africa-related, almeno nel nome – dei kilimanjaro darkjazz ensemble.