E fu così che in settembre il sorriso tuo finì


Periodo di pochi ascolti e di rari entusiasmi: ho passato l’estate a sentire praticamente sempre gli stessi pezzi (in particolare Limited Space degli Yellow Swans e Out of time man dei Manonegra – non so perché), eppure converrete con me che l’immagine qua sopra in qualche modo andava usata, per cui ecco un veloce post old style con brevi segnalazioni e qualche ascolto.

Swhaili Blonde, esotico e vagamente kraut con misteriosi momenti funk, l’album Man Meat si colloca nel pericoloso confine tra psichedelia e allegria e questo potrebbe essere l’ultimo mese a disposizione per sentirlo senza trovarlo inadatto alla stagione. Ma lo segnalo perché il suono è insolito così come è insolito il gruppo, dato che è formato da vari personaggi fra cui John Frusciante (il motivo per cui l’ho ascoltato) e John Taylor dei Duran Duran.

[audio:http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2010/09/01-Elixor-Fixor.mp3|titles=01 – Elixor Fixor]
Swhaili Blonde – Elixor Fixor

Ducktails, segnalato da Costantino, siccome il problema con questi musicisti dalla discografia sconfinata è che non sai cosa scegliere, ecco che un live on wfmu ci viene in aiuto. Molto bello. La prima in particolare, la dolcissima Backyard, sembra l’intro di qualche pezzone epico, ma in realtà finisce solo dopo 3 minuti e ti viene subito voglia di risentirla. E’ sicuramente il caso di addentrarsi nella discografia sconfinata.

[audio:http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2010/09/01-Backyard.mp3|titles=01 Backyard]
Ducktails – Backyard

Noveller – Desert Fire, ora, non per fare il Bruno Vespa della situazione, però la signorina Noveller è una bella figa, del genere indie eterea (quelle che fanno foto in bianco e nero e sembrano non sudare mai), ma fingiamo di non considerarla una donna ma solo una musicista. Quest’ultimo disco è drone-ambient chitarristico con una tensione sotterranea molto rilassante, mentre in precedenza alla tranquillità e ai dolci riverberi aveva preferito il rumore e le distorsioni, come si può sentire nel suo myspace (ad es. l’ottima Rainbows).

[audio:http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2010/09/03-Kites-Calm-Desert-Fires.mp3|titles=03 – Kites Calm Desert Fires]
Noveller – Kites Calm Desert Fires

Ja’afar Hassan – They Taught Me, anche se io la chiamo “allemoni”. Inizia come una potentissima cavalcata da spaghetti western, poi arriva la voce di Ja’afar Hassan che dice “alleemoniiii allemoooniii [cose che non capisco] allemoniiiiiiiiiiiii”. Uno dei pezzi della mia estate. E’ apparso con due pezzi su una compilation della Sublime Frequencies dedicata al pop irakeno. Non si trovano molte altre info (fino a qualche tempo fa c’era il suo sito, ma è scomparso), ma qui ci sono molti mp3 e nel sempre interessante Radio Diffusion ci sono maggiori info e altri due pezzi.

[audio:http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2010/09/01.-jaafar-hassan-they-taught-me.mp3|titles=01. ja’afar hassan – they taught me]

Ja’afar Hassan – They taught me

Master Musicians of Bukkake, ecco, tra gli ascolti costanti in ogni stagione ci sono ormai da tempo i maestri musicisti del bukkake. Totem Two è bello come Totem One. Però qua metto la spaventosa Dark moss invocation, non presente nel disco ma in alcuni ottimi live (resta il fatto che si tratta di un gruppo che rende soprattutto live. A proposito, su Youtube c’è il concerto di Bologna. Ma non capisco però perchè un gruppo che fa musica così debba andare a Bologna).

[audio:http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2010/09/Master_Musicians_of_Bukkake_-_Dark_Moss_Invocation_Live__KEXP.mp3|titles=Master_Musicians_of_Bukkake_-_Dark_Moss_Invocation_Live__KEXP]
Master Musicians of Bukkake – Dark Moss Invocation

Ma concludiamo con il video dell’incontro tra Red Ronnie, Nick the Nightflight, Letizia Moratti e Mike Patton.

Ora, rileggete bene i nomi che ho scritto, riflettete un attimo, respirate e poi guardate il video.

Mike Patton & Metropole Orchestra live @ Holland Festival 2008

no, purtroppo questa volta non c’eravamo. ma il concerto si può vedere intero su fabchannel. chi non lo guarda è gay.

scaletta:

1. il cielo in una stanza
2. che notte
3. ore d’amore
4. 20 km al giorno
5. quello che conta
6. urlo negro
7. legata ad un granello di sabbia
8. deep down
9. pinne, fucile ed occhiali
10. senza fine
11. sigaretta
12. sole malato

Mike Patton & Metropole Orchestra live @ Holland Festival (12/06/08)