Squarepusher – Solo Electric Bass 1

Non è il solito Squarepusher. E non mi riferisco – ovviamente – solo allo Squarepusher più tradizionalmente IDM/Drum’n’Bass dei tempi di “Hard Normal Daddy” o “Go Plastic“, ma anche al Tom Jenkinson della svolta elettroacustica, quello che avevamo imparato a conoscere a partire da “Hello Everything” del 2006, quando ha introdotto nelle sue composizioni proprio il basso elettrico, pur senza perdere le venature acide che lo contraddistingono.

No, questo Solo Electric Bass 1 è proprio un’altra cosa, ed esattamente ciò per cui era stato annunciato: un puro concerto solista per basso. Eseguito da un inglese dell’Essex che, porca miseria, con lo strumento ci sa proprio fare, altro che Flea. D’altronde gli appassionati avevano già conosciuto le sue talentuose velleità proprio con “Hello Everything”, ma questo album ne è sicuramente il più fulgido esempio. Impossibile tentare di individuare uno stile esecutivo preciso: lo Squarepusher passa con nonchalance e indicibili virtuosismi dal basso elettrico suonato come una chitarra flamenco ad arpeggi celestiali passando per incursioni acust-IDM ad un numero esagerato di BPM in un unico flusso continuo.
Questo è Solo Electric Bass 1, un flusso continuo di linee di basso da ascoltare ininterrottamente dall’inizio alla fine – e infatti si tratta di un concerto registrato integralmente – possibilmente senza annoiarsi. Anche per questo motivo è molto difficile isolare tracce migliori di altre.

In definitiva, un album non consigliato a chi cerca il classico Squarepusher tutto campionatori e Amen Break.
Consigliatissimo, invece, soprattutto a chiunque stia imparando a suonare il basso elettrico, affinché smetta una volta per tutte perché tanto nessuno potrà essere meglio di così.