Hitler in my head, quando i nazi erano swwwing

In Musicofilia, bellissimo libro dedicato a musica & problemi neurologici, il grande Oliver Sacks racconta la storia del signor Mamlok, un vecchio signore ebreo che a un certo punto della sua vita, 60 anni dopo la seconda guerra mondiale, iniziò a sentire nella sua testa marce ed inni nazisti. Ma non come può capitare a noi comuni mortali,  sfortunatamente sprovvisti di queste bizzarrie neurologiche, quando semplicemente evochiamo una canzone con la nostra immaginazione musicale. Il signor Momlak sentiva le marce naziste complete in ogni minimo dettaglio, contro la sua volontà e a volume molto alto. La cosa naturalmente gli provocava fastidio, dato che aveva vissuto in Germania, ad Amburgo, nel periodo della hitlerjugend e quelle canzoni naziste gli evocavano brutti ricordi. In questo caso di allucinazione musicale – come in molti altri raccontati da Sacks – opporsi è praticamente inutile e la via migliore sembra quella di adattarsi. Il signor Mamlok infatti in seguito dichiarò che aveva imparato a conviverci, anche se ora – per sua fortuna – in testa sentiva Tchaikovsky e non più la propaganda nazista. Ma la sua storia mi ha fatto pensare al glorioso periodo dello swing nazista.

[audio:http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2010/01/18_-_Charlie_And_His_Orchestra_-_Im_Sending_You_The_Siegried_Line.mp3|titles=Charlie and His Orchestra – I’m Sending You The Siegried Line]
Charlie and His Orchestra – I’m Sending You The Siegried Line

Negli anni 30 i nazisti cercavano in tutti i modi di fermare la musica jazz e swing, principalmente perché fatta da americani, in particolare da americani negri (si veda in proposito la celebre locandina entartete musik – musica per degenerati – e notare la combinazione negrone-jazz-stella di david). Ma la musica, come ha imparato anche il signor Mamlok, se ne frega della volontà umana ed è difficile da fermare. A quel punto allora herr doktor Joseph Goebbels decise almeno si sfruttare la cosa in favore del Reich. Se proprio doveva essere musica che entrava nella testa della gente, che almeno ci entrasse con i messaggi giusti! (Hitler è ok, ebrei morite tutti, ecc. in proposito si veda questo video.)

Si formò così la swing band Charlie and His Orchestra, capitanata da Karl Schwendler, misterioso personaggio la cui vera storia forse è ancora da scrivere. Era swing a tutti gli effetti, di quel genere che andava di moda in quel periodo, anche se nei testi venivano inseriti messaggi di propaganda pro-nazi e contro americani ed ebrei, spesso modificando leggermente parole di classici come quelli di Louis Armstrong (qui ad es. la versione nazi-swing di “I double dare you”, qui l’originale). Naturalmente, trattandosi di canzoni cantate in inglese, non potevano girare liberamente in Germania – anche se sembra che abbiano avuto comunque un successo underground – ed erano dirette agli “stranieri” (ad esempio secondo la leggenda Churchill le trovava molto divertenti).

Tutti gli mp3 scaricabili di Charlie and His Orchestra si trovano in questi due post di Wmfu. Ah, se qualcuno per caso trovasse questo film sulla vicenda – e avesse la bontà di condividerlo – farebbe cosa buona e giusta.

(e oltre che in testa può capitare anche di trovare Hitler nel proprio cuore, come racconta Antony in questa canzone – una delle poche sue che ho amato)

[audio:http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2010/01/03-hitler-in-my-heart.mp3|titles=03 – hitler in my heart]
Antony and the Johnson – Hitler in my heart

Buon 2009 da Guylum Bardot

Potrebbero seguire cose succulente, affinché il LOL possa governarci per tutto l’anno che viene e la musica possa guidarci verso riti orgiastici di dionisiaca memoria; magari la questione Ughi-Allevi dipanata con calma o artisti dello ’08 poco notati e scoperti col fluire delle incessanti classifiche. Nel frattempo, il singolo tratto dal nuovissimo album di Antony and the Johnsons, e tanti AUGURI DI BUON ANNO.