embryonic, il nuovo disco dei flaming lips, mi sta piacendo perchè è uno di quei dischi frammentari e confusionari, senza un carattere preciso, un po’ come l’ultimo oneida. e da un gruppo che sembrava ormai fossilizzato in un certo pop etereo sempre bello ma sempre uguale, da ragionieri del pop psichedelico, ormai non me l’aspettavo più. lo stesso wayne coyne parlando dei suoi dischi preferiti dice:
“…part of the reason I like them is that they’re not focused. They’re kind of like a free-for-all and go everywhere”.
ecco, embryonic è un doppio disco* che va ovunque, rumoroso, caotico e peloso. qualche pezzo mediocre c’è, ma anche qualche pezzo grandioso (e ovviamente anche le simpatiche puttanate alla flaming lips, come I can be a frog). ad esempio davvero ottima “Convinced of the Hex”, la prima traccia (già uscita quest’estate), pare ispirata al film il portiere di notte di liliana cavani (lo dice wayne). qui una bella versione live in una tv americana. e non male anche la chiusura del disco, watching the planets.
[audio:http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2009/09/18-Watching-The-Planets.mp3]
The Flaming Lips – Watching the planets
*in passato però avevano fatto un disco quadruplo, zaireeka, del 1997: 4 cd da ascoltare contemporaneamente. e sì, anni fa ci provai. bei tempi. in questo bel video un esempio di zaireeka con i 4 cd sincronizzati e mixati (ma era divertente anche metterli fuori tempo).