Musette – Drape Me In Velvet (2012)

La base di partenza sono dei nastri “maltrattati”, ovvero una collezione di vecchie cassette utilizzate dallo svedese Musette (alias di Joel Danell) per creare nuova musica. Un po’ exotica, un po’ space age pop, un po’ colonna sonora misteriosa. Sono fantasmi musicali elegantemente vestiti, tra sperimentazione e dolci melodie.

[audio:http://www.harrr.org/guylumbardot/wp-content/uploads/2012/03/09-Horse-Thoughts.mp3|titles=09 Horse Thoughts]
Musette – Horse Thoughts

Qui la pagina e poi qualche pezzo ascoltabile su Soundcloud.

Huun Huur Tu

Huun Huur Tu

gli huun-huur tu sono un quartetto della repubblica di tuva (siberia), maestri di xöömej, il tipico canto gutturale di quelle zone. mischiano tradizione e nuovi suoni e amano collaborare con altri artisti. per dire, hanno appena fatto un disco elettronico col producer carmen rizzo, eternal, mentre in passato avevano collaborato con un dj, un certo malerijia, mischiando xöömej, chitarra elettrica e tecno trance e dando vita a un inaspettato risultato metal post-spacca-culi, come si può vedere in questo fantastico video:

il pezzo è “ancestors call” ed è presente anche nel nuovo disco, però nella versione di carmen rizzo. tra le altre collaborazioni da segnalare anche quella con il bellissimo coro femminile delle “bulgarian voices”, che tra l’altro, leggo qui,  hanno collaborato anche con i tenores di bitti “mialinu pira” (e infatti in passato gli huun-huur tu hanno cantato anche a bitti, e così il cerchio si chiude). altri video consigliati: huun huur tu live in france (l’inizio soprattutto) e quello di orphan’s laments (credo basti il titolo). in generale tutti questi.

questo è il sito ufficiale degli huun-huur tu. a fine post un loro pezzo non elettronico ma molto bello, con il coro bulgarian voices angelite. youtube a parte, altri pezzi ascoltabili si trovano qui, altri nel loro sito, mentre il concerto metallaro a singapore con malerijia è scaricabile da last.

Excepter – Debt Dept

excepterDEBTDEPTcoverMINI.jpg

disco dell’anno scorso recuperato solo ora. gli excepter sono una band di brooklyn abbastanza difficile da definire, e quindi interessante. mi vengono in mente i suicide che fanno dance, ma poi penso: ehi, i suicide facevano dance. groove e anti-groove, coretti, urla e vocine che arrivano da tutte le parti, un atmosfera tesa, drogata e psicotica – una confusione molto piacevole e perfino rilassante. e c’è anche qualcosa di kraut, in questo post-non saprei. approvati.