Un album così drogato che se Giovanardi lo sentisse farebbe una legge per vietarlo

Ovvero Sun Araw & M. Geddes Gengras Meet The Congos – Icon Give Thank.

Dietro c’è il solito Cameron Stallones* aka Sun Araw, questa volta assieme a M. Geddes Gengras e ai The Congos, storico gruppo dub-reggae giamaicano. Meraviglioso e lisergico anche per chi, come me, non ha mai sentito reggae in vita sua, se non la domenica mattina quando il vicino di casa fa le pulizie. In diversi momenti (soprattutto nel finale) io ho sentito anche lo spirito del grande Exuma, che Sun Araw sicuramente conosce dato che l’ha inserito anche in un suo bel mix. Si assaggia e si compra qui, e c’è anche un film.

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Sun Araw & M. Geddes Gengras Meet The Congos – Invocation

*mi sono accorto solo oggi di averlo sempre chiamato Stallone, senza la esse.

Sun Araw – Deep cover

Fuori da internet è primavera, ve ne sarete accorti anche voi. Quando guardo le api sui fiori non so perché mi viene in mente questo pezzo di Sun Araw, simpatico drogato californiano di cui già abbiamo segnalato l’album Heavy Deeds (ma ovviamente nel frattempo ne ha fatto altri mille, tutti consigliati). Il pezzo si chiama Hive Burner ed è tratto da The Phynx, suo album del 2008. Volume alto.

[audio:http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2010/04/03-Hive-Burner.mp3|titles=03 Hive Burner]
Sun Araw – Hive Burner

Dal nuovo album “On patrol” invece viene questo pezzo bellissimo & ipnotico, Deep Cover. Il video che segue, ipnotico anch’esso, è ad opera dello stesso Sun Araw / Cameron Stallone. Da vedere.

E poi ci sarebbero molte altre prelibatezze, ma le rimando al prossimo post.

Sun Araw – Heavy Deeds

COVER

heavy deeds, nuovo disco dei sun araw, ovvero cameron stallone (sì, si chiama davvero cameron!) dei magic lantern, fa pensare a un tramonto in spiaggia assieme ai funkadelic. musica addrogata, psichedelica, dronica e tropicale, che a quanto pare si diffonde sempre di più tra i giovani neo-freak americani. infatti non è facile starci dietro, dato che i gruppi simili sono miliardi e vai a sapere quali sono davvero bravi e quali sono inutili, ma ogni tanto si becca quello giusto, come in questo caso. il nome ovviamente fa pensare a sun ra (citato ancor più spavaldamente dai sa-ra, tra l’altro) e quindi, se non vi è mai capitato, che questa sia l’occasione per riascoltare anche il grande maestro cosmico Herman Poole Blount Le Sony’r Ra aka Sun Ra, che ha questa fama di avanguardia accessibile solo agli esperti mentre esistono diversi suoi incredibili dischi adatti a chiunque, anche a chi quando legge “avant-garde jazz” ha solo voglia di scappare urlando. sbagliate, perché in realtà si tratta di dischi semplici e meravigliosi, da ascoltare anche mentre si prepara il risotto – il risotto cosmico, ovviamente. in questa pagina ad esempio c’è una buona selezione di dischi di sun ra. a me piace molto atlantis e consiglierei di iniziare con quello.

[audio:http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2009/10/b2-all-night-long.mp3]
Sun Araw – All night long

ma tornando a heavy deeds di sun araw: quello nella orribile copertina sembrerebbe proprio stevie wonder, però non credo che questa bellissima all night long sia la cover di lionel richie, ahimè.