Nachtmystium – Addicts Black Meddle Pt II

Porca di quella puttana eva zoccola stronza. E’ reperibile sull’internet, in pieno regime illegale, Addicts Black Meddle Pt II dei già adulati Nachtmystium (noi di Guylum Bardot siamo tra i più trasgressivi in rete, quindi consigliamo sempre l’acquisto degli album che più ci piacciono). Non posso esimermi, però, nei limiti delle norme vigenti, dal rendervi nota cotanta pregevole distorsione che per alcuni è nota come musica.
Come abbiamo avuto più volte occasione di ripetere, i Nachtmystium hanno avuto una certa virata di “genere”, che vede come punto di partenza il puro black metal (Instinct: Decay era pieno di momenti estremi e cupi, ma già si intravedevano piacevoli melodie mefistofeliche che trasbordavano altrove). I loro ultimi due dischi hanno diviso i “fans”: quelli che hanno apprezzato e continuano ad apprezzarli, e quelli puristi del genere che non vedono di buon’occhio questo cambio di toni. Di questi ultimi il commento più mite che si trova in rete è “ma che cazzo è successo a questa band?”.
Assassins: Black Meddle Pt I ci aveva già egregiamente illustrato cosa diamine avevano in testa queste metallarozzi, che rappresentano esattamente il tipo di persona che mia madre non vorrebbe che diventassi mai. Chi ha apprezzato la prima parte non potrà rimanere insensibile a questo secondo lavoro, “la parte drogata”. Difficile inquadrare alcune sonorità che vi si trovano: guizzi punk? Assoli anni ’70? Urla disperate black metal? Tastiere cosmic? chitarre psichedeliche?
L’uscita del disco è stata anticipata prima da un trailer, poi da un singolo rilasciato just for fun, “No Funeral”, che alcuni hanno ritenuto una traccia strana; più che altro nessuno si sarebbe mai aspettato l’introduzione di uno strumento maledetto e vituperato: la “tastiera” (synth).
Ma sti farabutti emozionano, eh sì, emozionano, e nulla ci si può fare. Sovente passo da Lucio Battisti ai Nachtmystium, perchè questi ultimi, come noi, amano tanto alcune conservazioni tanto quanto l’eclettismo. Nel giro di pochi anni hanno maturato una loro consistente personalità uscendo dai rigidi steccati, e ascoltando più da vicino ciò che le loro corde metalliche volevano. L’ultima traccia poi, “Every Last Drop”, è essenzialmente una porta d’entrata (o d’uscita). Non si capisce se sia meglio il mondo che ci viene proiettato o quello che vi troviamo all’esterno. Ed è questo rendere soffusi i confini che ci smarrisce tanto serenamente.
Quindi lasciamo pure sciolte le briglie dell’ascolto, e che la cupezza ammaliante di questi individui scalmanati possa guidarci nelle nostre azioni quotidiane. Porca di quella puttana eva.

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Nachtmystium – Nightfall

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Nachtmystium – No Funeral

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Nachtmystium – Every Last Drop

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