The samples fascination pt.1

Ho sempre avuto una passione nello scandagliare le canzoni che più mi piacciono. Tentare di capire come sono state composte e che mezzi sono stati usati per arrivare a tale magico risultato, una sorta di decoupage applicato ai suoni o di decostruzione più terrena e mondana. Oggi, ove buona parte della musica ascoltata è elettronica (uso di synth, laptop, softwares etc.), i samples sono un sicuramente un oggetto portante nel caso si voglia analizzare e capire come un pezzo “esce fuori”.

Così ho trovato il modo a canalizzare le mie piccole e brevi indagini con un video (alcune ricerche son semplici, altre più complesse, e coinvolgono anche l’interrogazione dell’artista stesso); questo è il primo forse di una serie, o almeno si spera (da perdonare la qualità youtube e il primo sputtanato sample, si accettano consigli):

3 thoughts on “The samples fascination pt.1”

  1. I Blue Sky Black Death nessuno se li è mai cacati, ma son dei geniacci della prima ora.
    Ieri ho speso parecchio tempo, invano, per cercare un pò da chi Four Tet potrebbe aver tratto il loop di “Angel Echoes”. Arduo davvero, e c’è un tipo che ha messo in palio 100 dollari perfino!

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