36 – Hollow

36. Si, 36. Si era distinto col suo primo album, Hypersona, e ricordo in particolar modo Inside, soprattutto perchè era ed è un album totalmente gratis, scaricabile e masterizzabile liberamente, oppure aggiungendo pochi dollari ti arriva a casa addirittura il digipak. Sto tipo o è parente a Tronchetti Provera, o la mamma l’avrà cacciato di casa.
Oggi torna alla piccola ribalta di nicchia con Hollow, che io ritengo a tratti anche meglio del precedente. La sua musica è essenzialmente e semplicemente ambient, violentemente oltraggiato dalla sua struggente melanconia di fondo. Per certi versi si avvicina a Loscil (dilatazioni), per altri a William Basinski (piccoli e frammentari loop). Ma qualcuno più politicamente corretto metterà sicuramente in mezzo anche Eluvium, Stars of the Lid e compagnia cantanti.

[audio:http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2010/06/05-36-geiga.mp3]
36 – Geiga

[audio:http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2010/06/10-36-equassa.mp3]
36 – Equassa