pierre henry è uno dei pionieri nonché uno dei maggiori esponenti della cosiddetta musica concreta, autore di opere i cui vertici concettuali fanno venire i brividi a noi comunissimi mortali – per dirne una: ha fatto la decima di beethoven, che ha poi remixato – ma è anche l’autore di questo pezzo esplosivo del 1967 tutto elettronica e campane acide, psyché rock, un eccellente esempio di avanguardia pop, infatti divenuto famoso successivamente grazie a un celebre cartone animato.
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Pierre Henry – Psyché Rock
già, è proprio lui. la versione più nota è quella della sigla realizzata da christopher tyng e il pezzo è stato anche remixato da fatboy slim qualche anno fa (e non solo), ma non è di questo che volevo parlare.
tra le varie cose che pierre henry ha relizzato nell’ambito della musica concreta e delle suite elettroniche oscure e tenebrose segnalo un’opera del 1962 non proprio facilmente digeribile, eppure molto bella: si tratta di “Le voyage”, commento musicale del Libro tibetano dei morti, quindi sì: si tratta proprio di quel Viaggio. e ricordate la regola: a volume basso è ambient, a tutto volume è noise.
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Pierre Henry – Breath Two
altro interessante esperimento di pierre henry è ceremony, sua collaborazione del 1969 con il gruppo progressive inglese degli spooky tooth. il risultato è gotico & bizzarro ma non molto entusiasmante. quando henry si limita a fare da tappeto sonoro dark l’amalgama tra elettronica e rock funziona ma il disco risulta noioso, ma più spesso, quando l’amalgama non funziona, viene semplicemente voglia di abbassare il volume alle chitarre e alle voci e sentire solo le parti elettroniche.
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Spooky Tooth & Pierre Henry – Offering
il disco ovviamente all’epoca sconvolse i fan del progressive – e questo è un merito – e in parte anche gli spooky tooth, dato che henry intervenne sul disco in seguito alle registrazioni del gruppo, quindi il risultato fu inaspettato un po’ per tutti. comunque, grande copertina.