steve reich intervistato da repubblica (davvero) parla di 11 settembre e delle canzoni dei radiohead che vorrebbe rifare.
Tag: radiohead
Questo è un post sul nuovo disco dei Radiohead
Ogni volta che esce un disco dei Radiohead mi capita di fare, come si dice, i conti con il passato. Saranno cambiati? Sono cambiato io? In questi anni di amore barra odio ho fatto in tempo a ignorarli amarli venerarli tradirli criticarli deriderli rivalutarli e di nuovo ignorarli, fino a trovarmi come l’Uomo Tigre solitario nella notte con le lacrime agli occhi e Amnesiac nell’autoradio, e chissà dove stavo andando (va detto che la medesima scena si è verificata anche con un best of di Dean Martin, l’antologia della canzone socialista in Italia, “God was never on your side” dei Motörhead e “La notte” di Adamo). Ed è questo che mi piace di ogni nuovo disco dei Radiohead: è come entrare nel salotto di mia nonna per vedere se qualcosa è cambiato e con piacere scoprire che è tutto come prima, le foto sono sempre quelle, il calendario di Frate Indovino è sempre saldamente attaccato al muro e quella invisibile polverina grigia ha ormai preso il posto dell’aria. Quel che cambia è la luce, che dipende da quanto la tapparella è abbassata o dalla presenza o meno di nuvole nel cielo. E quindi mi siedo comodo, respiro quella confortante aria di morte e ogni tanto una nuvola passa davanti al sole quando il fantasma del pur vivissimo Neil Young appare seduto sulla poltrona a fianco alla mia.
[audio:http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2011/02/07-GiveUpTheGhost.mp3|titles=07 GiveUpTheGhost]
Radiohead – Give Up The Ghost
Beh, prima che qualcuno si commuova davvero: sì, The King of Limbs è un disco dei Radiohead, sorprendente nel suo essere assolutamente non sorprendente (questa me l’ha suggerita Ghezzi), che piacerà molto a quelli che hanno amato il disco solista di Yorke – cioè, quelli che se lo ricordano – e piacerà abbastanza a tutti gli altri. Un disco denso, con una prima parte elettronica ed elegante tipicamente Radiohead e una seconda parte (dal minimal e oscuro Feral in poi, uno dei due pezzi migliori del disco), meno elettronica ma ugualmente Radiohead e forse anche più elegante. E mia nonna ci ha sempre tenuto tantissimo all’eleganza.
p.s.
dal prossimo post si torna a parlare di muezzin, galassie inesplorate, limoni, tombini fumanti, strani frutti e ratti che si arrampicano sulle palme.
Lotus Flower
Per chi non ne avesse abbastanza
alcune cover di creep che probabilmente non avete mai sentito + gli snow patrol che fanno ray of light, una delle mie canzoni preferite di madonna.
Jaydiohead
Sono un geppetto
I'm a creep, eeeeeeh! E te?
Prepararsi all’apocalisse: il nuovo singolo di Vasco Rossi, “Ad ogni costo”, sarà una cover di “Creep” dei Radiohead.
Nuova canzone Radiohead?
Sembra che sia sbucata fuori in maniera illegittima la nuova canzone dei Radiohead.
Radiohead mashup
Cos’hanno in comune i Radiohead e Mino Reitano?
Niente, ovviamente. Però in un post sugli ottimi mashup di tal Overdub mi sembrava il caso di ricordare anche la scomparsa di un mito che – si scoprirà solo fra cinquant’anni – era in realtà un alieno mandato fra noi per un disegno divino più grande che ora non siamo in grado di comprendere. Addio.
No Surprises vs. What A Wonderful World è dedicata a te.
Gnarls Barkley – Reckoner (Live Cover)
Buon Natale!