Won James Won – Теоретический Акт (Theorist Attack)

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invogliato da questa entusiastica recensione (che in realtà non ho letto) e soprattutto dal fatto che si tratta di un gruppo di san pietroburgo (come i messer chups), ho sentito questo disco del 2006 dei won james won ed è esattamente il disco che desideravo. un capolavoro. per capire meglio di cosa si tratta rimando alla lista dei tag a fine post e ai due mp3 scelti a caso. sono sempre più convinto che i russi siano i nuovi giapponesi. tra l’altro nel loro myspace tra le influenze mettono “Naked ladies and Geometry”, che mi sembra anche un buon modo di ricordare ballard.

Future Sound of Russia

ok dai, diciamo la verità: compilation ascoltata soprattutto per la copertina. niente di trascendentale, ma buon livello per tutti: godibile electro, punk-funk e italo-disco proveniente dalla russia, con alcuni pezzi in inglese e altri in russo. qualche gruppo è da approfondire. e alien delon è uno dei nomi più belli mai sentiti.

Messer Chups

ancora musica russa, questa volta uno dei gruppi ufficialmente supportati da guylum bardot. per descrivere i messer chups di oleg gitarkin di solito i poveri recensori ricorrono a un elenco infinito di aggettivi, generi musicali, nomi, cose, frutta, fiori e città. tipo: surf-rock, psychobilly, elettronica anni 60, fantascienza, theremin, lounge, zombie, easy listening, alieni e chi più ne ha più ne metta. tutte cose vere, tra l’altro.aggiungo che anche loro (come boris grebenshikov) sono di san pietroburgo, amano i vecchi film e i b-movie, e mike patton è un loro fan.

il loro ultimo album è “Zombie shopping”. a fine post il video di “Sex, Euro & Evil’s Pop”, abbastanza rappresentativo dell’estetica dei messer chups, più tre canzoni in streaming. buon ascolto.

Boris Grebenshikov live

un live acustico registrato a S.Francisco nel 1998, chitarra e armonica a bocca, da Boris Grebenshikov, il “bob dylan russo” leader degli Akvarium, storico gruppo rock di San Pietroburgo. tutto on line, gratis, in mp3. certo, se capite il russo magari godete di più. ma è comunque un live altamente consigliato, se non altro per scoprire un personaggio di cui non si parla proprio tutti i giorni. a fine un post un pezzo tratto dal concerto.

Soviet Jazz

Forse non tutti sanno che, incredibilmente, il jazz degli esordi riuscì a penetrare anche nella Russia sovietica degli anni ’20. La sua diffusione fu ostacolata per gli ovvi motivi che legavano questo genere musicale alla cultura occidentale, e addirittura Maksim Gorkij in persona intervenne sulla questione con un articolo molto critico apparso nel 1928 sulla Pravda; a causa di ciò, i grandi compositori russi non ebbero mai la rilevanza internazionale che meritavano.
Oggi, grazie a YouTube, possiamo riscoprire le perle indimenticate di autori come Alexander Tsfasman, Nikolai Minh, Leonid Utyosov e Alexander Varlamov.

Un pezzo imperdibile è Неудачное Свидание di A. Tsfasman, con uno strepitoso coro in lingua originale:
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