Come rendere le canzoni tristi un po' più allegre


L’Exploratarium Science Museum scrive “Nella musica occidentale, non c’è nulla che ci restituisce ‘tristezza’ come una chiave minore”. Oggi, grazie all’abilità tecnica e ad una varietà di software musicali, tra cui alcuni come Melodyne della Celemony, si può mandare in frantumi questa magia e avere la singolare possibilità di cambiare la scala armonica nelle canzoni. Tra i fautori di questa idea vi è Oleg Berg, ingegnere e musicista ucraino, che ha trovato il modo di convertire le canzoni da chiave maggiore a minore e viceversa in un progetto durato diversi anni. Quello che serve è solo avere una canzone in una buona qualità audio, “the process itself is rather complex, I thought about it for a long time, but the current rework method I use for rework was invented it in 2010 while experimenting with music editing”. Una delle canzoni esemplari di questo processo è sicuramente Losing my Religion dei R.E.M. dove l’impatto della tonalità cambiata conferisce un aspetto totalmente nuovo e quasi inquietante alla canzone: la conversione della scala armonica trasforma la canzone da una ballata triste dal canto doloroso quasi in una felice canzoncina pop, una operazione che suscita un sacco di domande sulle relazioni tra musica e processi celebrali nell’uomo.

Passare da una chiave minore a maggiore vuol dire cambiare la distanza dei toni tra le note. Il compositore Rob Kapilow, intervistato sulle manipolazioni del progetto Majov vs Minor di Oleg Berg, ha commentato Summertime della Fitzgerald come un perfetto esempio delle degli spunti emozionali presentati da una scala maggiore o minore:

One of the things that’s so beautiful about ‘Summertime,’ which is originally in a minor key, is that the words are about, ‘Summertime and the living is easy,’ but there’s a wonderful undercurrent of sadness because the chords are minor, [..] When you put it in major, it actually is easy. And you actually lose all the complexity and that kind of bittersweet flavor of the minor.

Probabilmente ancora non abbiamo gli strumenti per capire quale siano i motivi precisi per cui una chiave armonica restituisca alcune sensazioni precise e così codificate da tutti, ma con una certa probabilità le cause sono da ricercarsi nell’aspetto culturale e nel modo in cui siamo intimamente legati ad alcune sonorità rispetto ad altre. Come ricordava John Dewey, la musica avendo come medium il suono “esprime dunque di necessità in maniera concentrata gli urti e le instabilità, i conflitti e le risoluzioni, che sono i mutamenti drammatici che hanno luogo sullo sfondo più duraturo della natura e della vita umana”.

Altri esempi da Major vs Minor: Smells like Teen SpiritSmooth OperatorPersonal Jesus –  Beat it

Le tracce che hanno definito il mio 2012

tracce

Questa è una forma ridotta, stringata e tardiva dell’appuntamento annuale con le migliori tracce. Ciò avviene per diversi motivi, tra cui anche la gremita e già stilata classifica 2012. Questa volta ho colpevomente omesso alcune piccole cose che pur si fanno ascoltare, da Lana Del Rey all’immancabile Rihanna, ma che sicuramente non hanno problemi di visibilità. Ho evitato anche alcune piacevoli tracce che personalmente trovo valide ma un pò “Venezia” (belle ma non ci vivrei).

Four Tet – Locked: traccia apparsa già nel 2011, ma che trova spazio nell’ultimo album di Four Tet dall’odore un pò di assemblaggio. Ed infatti come ribadito nella classifica: “In quanto semplice raccolta di materiale rilasciato nel corso di qualche anno, ciò che dispiace di quest’album è la mancanza di un progetto d’insieme. Pecca più che accettabile stando alla qualità delle tracce qui contenute”. Locked vetta indiscutibile.

Kendrick Lamar – Money Trees: su Kendrick abbiamo già detto tutto quel che si doveva dire, provare a stare fermi su questa traccia per credere. Ya bish, ya bish…
[audio:http://www.harrr.org/guylumbardot/wp-content/uploads/2012/12/05-Money-Trees-Feat.-Jay-Rock.mp3]
Swans – A Piece of the Sky: Ben Frost ha intitolato una sua canzone We love you Michael Gira. Non è semplice fronteggiare l’impatto iniziale per il mastodontico lavoro, ma superato l’ostacolo psicologico tutto scorre come deve scorrere. A Piece of the Sky è una canzone che ci sogneremo tra circa 10 anni, quando saremo diversi, cambiati, avremo un lavoro più o meno appagante e i nostri percorsi saranno già tutti più definiti o stabiliti. Sono venti minuti che sbalordiscono e conducono in una dimensione parallela. Potrei usare altri dieci aggettivi pertinenti, ma preferisco ascoltare questa canzone per l’ennesima volta più che descriverla con ulteriori parole. Diffidate dalle persone che non sono minimamente sensibili a ciò.
[audio:http://www.fileden.com/files/2012/6/28/3321133/2%20-%2003%20-%20A%20Piece%20of%20the%20Sky.mp3]
Aesop Rock – Zero Dark Thirty: Aesop, genio assoluto dell’abstract hip-hop. Album davvero non male, ma nel caso di specie impressiona da subito Zero Dark Thirty per l’assurda carica del flow e della base che trasportano ed esortano a movimenti oscillatori della testa.
[audio:http://www.harrr.org/guylumbardot/wp-content/uploads/2013/01/04-Zero-Dark-Thirty.mp3]
Fine Before You Came – Paese: uno dei concerti più belli a cui ho assistito nel 2012 (nella “patria” del gruppo, Firenze). Un genere musicale che trasporta, di uno degli maggiori gruppi italiani post-hardcore, che probabilemnte trova la sua maggiore espressione proprio nelle performance live intrise di urla, movimenti, cori e trasporto inaudito (merdallari e poghi vari, per fortuna, non pervenuti). Paese è da ascoltare e cantare più volte, ed è difficile non caderci col cuore infranto dalle prime note del ritornello.
[audio:http://www.harrr.org/guylumbardot/wp-content/uploads/2013/01/05-Paese.mp3]
John Frusciante – In My Light: il nostro amore smodato per Frusciante non è una novità. Con Finegarten mi trovai a commentare questo strano EP (stampato in musicassetta e venduto tramite il suo sito), ed emersero dalla discussione alcune semplici cose: Frusciante FUORI DI TESTA, WTF, grandissimo, impazzito per l’acid-house e l’hip hop, outsider assoluto, gigantesco dito medio rivolto a tutti. In My Light si pone a conclusione come quinta traccia.
[audio:http://www.harrr.org/guylumbardot/wp-content/uploads/2013/01/05-John-Frusciante-In-My-Light.mp3]

Liondialer – Mitt Andra Hem
: ho provato a rispondere alla domanda: cos’è Mitt Andra Hem? Diciamo che nella sua ineffabilità mi sembra di ascoltare chitarre acustiche, scenari desolati, droni da cattedrale abbandonata, dilatazioni sintetiche, vetrate dai colori sbiaditi, ambient cauto e rilassante, elettronica degradante, sintetizzatori inceppati, rumore di una radio a basso volume, commodore 64, lampi e segnali di errori da cancolatore. Da un album di tre registrazioni live, una delle tracce più belle dell’anno, in tutta la sua interezza.
Tim Hecker & Daniel Lopatin – Grey Geisha: non c’è molto da ricamarci sopra, Tim Hecker e Daniel Lopatin, stop. Grey Geisha, stop. Ed io sto già altrove, stop.
[audio:http://www.harrr.org/guylumbardot/wp-content/uploads/2012/10/09-Grey-Geisha.mp3]
Elite Gymnastics – Montana: canzone di quelle che scopri davvero per pura casualità. Casualità dovuta, a sua volta, alla scoperta dell’interessante blog ghostoutfit.tumblr.com. Gruppo musicale che non ha mai messo piede su questi lidi guylumbardonesti, tra lo strano, il misterioso ed il gay. Montana è un’accozzaglia di synth e sample che poco ci si capisce ma molto si gode. Forse non propriamente 2012, ma nella classifica ci entra a pieni voti.
[audio:http://www.harrr.org/guylumbardot/wp-content/uploads/2013/01/02-Montana.mp3]
John Talabot – Oro y Sangre: Qbic ha felicemente descritto Fin di Talabot come “Revival anni ’80 ma non sembra. In realtà, riuscitissima miscela di elettronica da cassa pesante, droghe varie (ipnotici, sedativi, stimolanti vari) e tribalismo imperante”. Il disco di Talabot è una perla sfuggita ad un pò di estimatori della elettronica, probabilmente a causa del suo “sangue” meticcio e contaminato. Oro y Sangre è tanto semplice quanto geniale nel suo motivo portante. Da mettere in loop per incominciare l’anno dispari nel migliore dei modi (nel caso non fosse incominciato bene). Auguri ancora.
[audio:http://www.harrr.org/guylumbardot/wp-content/uploads/2013/01/04-Oro-y-Sangre.mp3]
precedenti classifiche: 201120102009
A presto!