Autore: syn
Daft Punk – Random Access Memories: Giorgio Moroder
(grazie qbic)
Come rendere le canzoni tristi un po' più allegre
L’Exploratarium Science Museum scrive “Nella musica occidentale, non c’è nulla che ci restituisce ‘tristezza’ come una chiave minore”. Oggi, grazie all’abilità tecnica e ad una varietà di software musicali, tra cui alcuni come Melodyne della Celemony, si può mandare in frantumi questa magia e avere la singolare possibilità di cambiare la scala armonica nelle canzoni. Tra i fautori di questa idea vi è Oleg Berg, ingegnere e musicista ucraino, che ha trovato il modo di convertire le canzoni da chiave maggiore a minore e viceversa in un progetto durato diversi anni. Quello che serve è solo avere una canzone in una buona qualità audio, “the process itself is rather complex, I thought about it for a long time, but the current rework method I use for rework was invented it in 2010 while experimenting with music editing”. Una delle canzoni esemplari di questo processo è sicuramente Losing my Religion dei R.E.M. dove l’impatto della tonalità cambiata conferisce un aspetto totalmente nuovo e quasi inquietante alla canzone: la conversione della scala armonica trasforma la canzone da una ballata triste dal canto doloroso quasi in una felice canzoncina pop, una operazione che suscita un sacco di domande sulle relazioni tra musica e processi celebrali nell’uomo.
Passare da una chiave minore a maggiore vuol dire cambiare la distanza dei toni tra le note. Il compositore Rob Kapilow, intervistato sulle manipolazioni del progetto Majov vs Minor di Oleg Berg, ha commentato Summertime della Fitzgerald come un perfetto esempio delle degli spunti emozionali presentati da una scala maggiore o minore:
One of the things that’s so beautiful about ‘Summertime,’ which is originally in a minor key, is that the words are about, ‘Summertime and the living is easy,’ but there’s a wonderful undercurrent of sadness because the chords are minor, [..] When you put it in major, it actually is easy. And you actually lose all the complexity and that kind of bittersweet flavor of the minor.
Probabilmente ancora non abbiamo gli strumenti per capire quale siano i motivi precisi per cui una chiave armonica restituisca alcune sensazioni precise e così codificate da tutti, ma con una certa probabilità le cause sono da ricercarsi nell’aspetto culturale e nel modo in cui siamo intimamente legati ad alcune sonorità rispetto ad altre. Come ricordava John Dewey, la musica avendo come medium il suono “esprime dunque di necessità in maniera concentrata gli urti e le instabilità, i conflitti e le risoluzioni, che sono i mutamenti drammatici che hanno luogo sullo sfondo più duraturo della natura e della vita umana”.
Altri esempi da Major vs Minor: Smells like Teen Spirit – Smooth Operator – Personal Jesus – Beat it
Daft Punk
Eh sì, questa si chiama notizia.
Atoms For Peace – Ingenue video
Music for 18 Musicians raccontato e analizzato da Francesco Antonioni
Interessante podcast di Francesco Antonioni su Music for 18 Musicians di Steve Reich.
"Freedom" by Anthony Hamilton & Elayna Boynton in "Django Unchained"
New promo track from new Omar Souleyman's album
Le tracce che hanno definito il mio 2012
Questa è una forma ridotta, stringata e tardiva dell’appuntamento annuale con le migliori tracce. Ciò avviene per diversi motivi, tra cui anche la gremita e già stilata classifica 2012. Questa volta ho colpevomente omesso alcune piccole cose che pur si fanno ascoltare, da Lana Del Rey all’immancabile Rihanna, ma che sicuramente non hanno problemi di visibilità. Ho evitato anche alcune piacevoli tracce che personalmente trovo valide ma un pò “Venezia” (belle ma non ci vivrei).
[audio:http://www.harrr.org/guylumbardot/wp-content/uploads/2012/12/05-Money-Trees-Feat.-Jay-Rock.mp3]
[audio:http://www.fileden.com/files/2012/6/28/3321133/2%20-%2003%20-%20A%20Piece%20of%20the%20Sky.mp3]
[audio:http://www.harrr.org/guylumbardot/wp-content/uploads/2013/01/04-Zero-Dark-Thirty.mp3]
[audio:http://www.harrr.org/guylumbardot/wp-content/uploads/2013/01/05-Paese.mp3]
Liondialer – Mitt Andra Hem: ho provato a rispondere alla domanda: cos’è Mitt Andra Hem? Diciamo che nella sua ineffabilità mi sembra di ascoltare chitarre acustiche, scenari desolati, droni da cattedrale abbandonata, dilatazioni sintetiche, vetrate dai colori sbiaditi, ambient cauto e rilassante, elettronica degradante, sintetizzatori inceppati, rumore di una radio a basso volume, commodore 64, lampi e segnali di errori da cancolatore. Da un album di tre registrazioni live, una delle tracce più belle dell’anno, in tutta la sua interezza.
[audio:http://www.harrr.org/guylumbardot/wp-content/uploads/2012/10/09-Grey-Geisha.mp3]
[audio:http://www.harrr.org/guylumbardot/wp-content/uploads/2013/01/02-Montana.mp3]
[audio:http://www.harrr.org/guylumbardot/wp-content/uploads/2013/01/04-Oro-y-Sangre.mp3]
Compressorhead Ace of Spades
In Australia debuttano i robot che suonano “Ace of Spades”.