Che Banca!, mi hai un pò rovinato la giornata.

Brutti stronzi! Bastardi! Pezzi di merda! Forse sto esagerando, ma alcune cose non si fanno, eh no!
Questa è stata la mia reazione appena ho visto l’ultimo spot pubblicitario di CheBanca!
Cioè, mi sveglio, faccio colazione tenendo come sempre la tv in sottofondo. Improvvisamente sputo quel poco di latte parzialmente scremato e mi avvicino all’apparecchio catodico vecchio modello, per scoprire che questa banca (dal nome abbastanza orrendo o quantomeno poco creativo) ha usato per il suo spot Piano Fire degli Sparklehorse, eh allora cazzo, devo o non devo mandarli affanculo?

Tra un mesetto si presenta anche l’anniversario della morte di Mark Linkous, che ci ha lasciati il 6 marzo di due anni fa. Compositore e one-man-band degli Sparklehorse, tra gli autori più solitari e disincantati di sempre, cantore dell’utopia dei cavalli, che con pochi album ha tracciato un solco indelebile nella musica rock/lo-fi. Toccante questo commento di un utente su youtube alla canzone Piano Fire (cantata anche da PJ Harvey): “this song speaks in symbolism. it’s pretty cool. This is the one of the only things that got me through a prison sentence”.
Tutto sommato, però, forse è inutile essere tanto iroso e fare querimonia. Sul web ho letto diverse persone chiedere quale fosse la canzone dello spot, quindi magari è una opportunità per chi non conosceva la band, e, in ultimo, anche occasione mia per dedicare qualche riga ad un gruppo musicale e ad una persona che ho sempre adorato.
A questo punto, sapete cosa facciamo per depurarci da questo incentivo mediaticamente offuscato? Innanzitutto possiamo risentirci la rumorosa quanto perfetta ed intoccabile versione da studio, e poi la seguente, meno conosciuta, più delicata e senza chitarre elettriche:

Malinconia Bontempi

Svezia, 1937. “Musica fusa da impulsi elettrici può dirsi quella resa da questo originale organo che suona senza il soccorso di canne nè di mantici, direttamente attingendo i suoni da generatori elettrici. “

A molti di noi il suono dell’organo elettronico piace perché è seducente e malinconico. Ma c’è qualcosa di più malinconico del suono di un organo elettronico, ed è un organo elettronico abbandonato in mezzo al nulla.

Quando dico in mezzo al nulla intendo proprio in mezzo al nulla. Non c’era niente nel raggio di alcuni chilometri. Solo vespe, zanzare, serpenti e topi. Perché qualcuno l’ha portato in un posto così lontano e isolato? Potrebbe restare qua per sempre. E poi di chi è quella scrittura? Forse quest’organo è legato a ricordi orribili?

Questa è la pubblicità dell’organo Bontempi del 1977. Che fine avranno fatto questi bambini? Che fine avrà fatto il piccolo Sergio Minola di Milano, che non sapeva suonare finchè non gli hanno portato un organo Bontempi? Anche lui sarà stato buttato in mezzo al nulla più grigio, tra fango, piante di salicornia e nidi di vespe?

VEDI ANCHE: Malinconia Disney

Crystal Castles – II + Anteprima Nachtmystium

Qui, per segnalare il nuovo album dei Crystal Castles. Precisiamo che non sono passati mai inosservati. Non siamo insensibili a quei suoni computerizzati e robotizzati, così come alle melodie allucinate e malinconia come se piovesse. Personalmente il primo album mi sembrò un capolavoro a primo impatto, però dopo un mesetto circa ho dovuto cestinarlo, perchè, probabilmente, la “violenza” di quei suoni a lungo andare mi ha sfiancato (intendo qui tecnicamente il “timbro” dei suoni), pur essendo le melodie assolutamente apprezzabili ed apprezzate.
Ma questo secondo potrebbe durare molto più di un mese. Le tracce non hanno perso quell’appeal dell’inorganico e quella propensione a esperire connotazioni robotiche, ma c’è quel nonsochè di etereo che rilassa un pò di più (si veda per esempio “Violent Dreams”, un vero tappeto rilassante per aspiranti suicidi, straziante ritornello).
Il disco è da ascoltare tutto, ogni traccia restituisce qualcosa. Alcune cose da notare:

  • La copertina sembra essere partorita direttamente da un gruppo metal oscuro gotico. Ed emo, già che ci siamo.
  • Il duo si vide censurare una copertina con questa immagine. Queste cose non si fanno. Ma loro imperterriti continuano a vendere la loro presuntuosa e violenta maglietta.
  • Sembrano due drogati in stato terminale. Ma lei è il male.

[audio: http://www11.zippyshare.com/d/295078416j/1272288515/29507841.mp3]
Crystal Castle – Baptism

[audio: http://www50.zippyshare.com/d/45068393v/1272288702/4506839.mp3]
Crystal Castle – Intimate

[audio: http://www14.zippyshare.com/d/1896548318/1272288842/18965483.mp3]
Crystal Castle – Violent Dreams

Ma adesso spalancate occhi e orecchie. Spalancate per bene.
Di seguito l’anteprima del disco Addicts: Black Meddle Pt. II dei Nachtmystium. E’ un trailer. Io non dico niente, voglio essere imparziale: facciamo che dico solo che questi ragazzi debbono vivere finchè morti non mi separi da questa Terra, e che non vedo l’ora che esca ‘sto cazzo di disco. Ecco.