Trotsky ed altri pasticci

Segnalazioni varie a pioggia e senza un criterio preciso o una volontà di trovare un nesso logico.

Traggo spunto dal blog di canzoni tristi ma che tanto ci piacciono, dove Andrea Girolami sceglie un bellissimo ma bellissimo ma bellissimo pezzo di John Frusciante e giustifica la scelta parlando di una scena del film La stanza del figlio di Nanni Moretti.

C’è questa scena nel film di Nanni Moretti, “La stanza del figlio”, in cui l’inconsolabile padre continua a riascoltare la stessa canzone. Neanche tutta per intero ma solo pochi secondi, un frammento mandato avanti e indietro in continuazione, il regista lascia intendere che sono ore che è lì davanti e ci rimarrà ancora per molto. Perché quando una cosa fa troppo male funziona così: la devi prendere poco alla volta, quindi repetita iuvant e se è una cosa breve tanto meglio, si possono moltiplicare le dosi.

Ricordo perfettamente la scena, riproposta qui sotto anche se brutalmente estratta da tutto l’importante contesto del film. E’ uno dei momenti più toccanti e potenti del film, e ricordo che quando mi capitò sott’occhi durante la visione, piansi come un deficiente e come un disperato. In pochi secondi Moretti ha filmato un concentrato di dolore, un essere pensieroso in posa che cerca una valvola di sfogo con piccoli gesti. Inoltre sarà sicuramente capitato a tutti di riascoltare una canzone o solo una parte di essa (a me capitava di brutto con i gruppi progressivi come i Dream Theater che hanno la frenesia di non farti gustare una melodia che subito dopo cambiano tutto). Il pezzo dentro l’Hi-Fi è Water Dances di Michael Nyman.

Ma passiamo ad un’altra primizia: twinsistermoon, il 50% puro maschio (anche se francese) già piacevolmente segnalato con un pendente annuncio dell’album in questione, ci ha soddisfatti: “Then Fell The Ashes” si può già ascoltare, in qualche modo.
Com’è? La prima traccia è ciò che io ho sempre chiesto dai Natural Snow Building, cioè droni pesanti, chitarre elettriche dilatate all’estremo e psichedelia che porta sull’orlo del baratro (difficile tutt’oggi dimenticarsi della traccia d’apertura segnalata tra i best 2009). Il resto è tutto sommato sulla falsariga dei precedenti, quindi, tradotto, è OK.

[audio: http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2010/09/01-Black-Nebulae.mp3]
TwinSisterMoon – Black Nebulae

[audio: http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2010/09/05-Desert-Prophecy.mp3]
TwinSisterMoon – Desert Prophecy

Il già segnalato Ducktails, sembra non essere apprezzabile esclusivamente tramite live che vengono rilasciati in forma gratuita, ma anche tramite album che vengono rilasciati in forma meno gratuita. Landscapes è pieno di tranquillità, pieno di armonie che vorresti ascoltare all’alba, o durante un viaggio di ritorno. Lui, una chitarra, alcuni effetti. Non si richiede molta strumentazione per stare bene.

[audio:http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2010/09/03-Roses.mp3]
Ducktails –  Roses

I Blue Sky Black Death li conosciamo, per Dio. Fanno soundtrack con tutto ciò che è commissionabile, i loro beats sono giunti al Wu Tang Clan, gli Hieroglyphics, Jean Grae ed parecchi altri. Ma l’ultimo album appena uscito è addirittura Pop, si Pop. Vabbè, intendiamoci, le basi son sempre quelle loro e facilmente riconoscibili, cambia solo il cantato. Questo mi porta quindi a pensare che non è da escludere, tra qualche anno, una base blue sky black death con un cantato death metal alla cannibal corpse. Qui il video del singolo.

[audio:http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2010/09/10-Scandal.mp3]
Blue Sky Black Death – Scandal

Poi c’è Kevin Drumm, oscuro uomo amante del rumore analogico. Personalmente lo piazzerei già nell’olimpo degli eletti, per il solo fatto di aver fornito all’umanità due album come Imperial Distortion e Imperial Horizon. Adesso va oltre, fa scaricare tramite Mediafire il suo ultimo lavoro! E’ intitolato “The Obstacles of Romantic Exaggeration”. Avvertenza: si denota la presenza massiccia di rumore.

[audio:http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2010/09/01-hang-the-hustlers.mp3]
Kevin Drumm – Hang The Hustlers

Altre piccole grandi cose:

e concludiamo con un classico intramontabile, che ci riporta ciclicamente a Moretti, il pasticciere trotzkista:

Buone nuove: United Nations e TwinSisterMoon

Ricordo un’intervista emblematica fatta a Jackson Pollock (è raccolta nel libro Lettere, Riflessioni, Testimonianze, ho caricato qui un frammento dal film di Ed Harris):

Pollock, a suo avviso qual è il significato dell’arte moderna?
Per me l’arte moderna non è altro che l’espressione degli ideali (e le tensioni) dell’epoca in cui viviamo.

Ci sono state molte polemiche e commenti sul suo metodo pittorico. Vuole dirci qualcosa in proposito?
Penso che nuove esigenze richiedano nuove tecniche. E gli artisti moderni hanno trovato nuovi modi e nuovi mezzi per affermare le loro idee. Mi sembra che un pittore moderno non possa esprimere la nostra epoca, l’aviazione, l’atomica, la radio, nelle forme del Rinascimento o di un’altra cultura passata. Ogni epoca ha la propria tecnica.

E’ importante, qui, specificare solamente come la terminologia “moderno” assuma un significato differente in America rispetto alla scansione temporale che gli storici dell’arte hanno praticato in italia (da noi, pressappoco dalle avanguardie ad oggi, l’arte viene chiamata “contemporanea”).
Tutto ciò può far balzare agli occhi una cosa: di come l’espressione musicale, malgrado differente nei mezzi rispetto ad altre forme, sia più lenta ad agganciare i cambiamenti epocali, e lo dimostrano gli strumenti che si adoperano. Allo stesso tempo è facile notare come la cultura del tempo (o il Kunstwollen, per citare dottamente quel bacucco di Riegl) incida meno e in maniera più arrancata sulla forma della musica.
Ma gli strumenti evolvono, come il mondo in cui ci troviamo, e Beethoven non avrebbe mai potuto usare le chitarre scatenate degli United Nations o i droni malinconici dei Natural Snow Buildings. Che sicuramente rappresentano, anche se in maniera apparentemente eterogenea nelle forme, lo spirito del nostro tempo.

Nuovo EP per quel gruppo che indossa maschere di Reagan e tendono ad avere problemi di censura. Presenti in questa classifica in buona compagnia. 4 tracce che consiglierei di ascoltare anche al mio nemico.

[audio:http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2010/06/01-Pity-Animal.mp3]
United Nations – Pity Animal

Vediamo di seguito cosa c’entrano i Natural Snow Buildings. Cercando in rete qualche primizia sul duo transalpino, congiuntamente a qualche foto porno e alla conferenza di Marcello Lippi sulla partita di oggi, mi sono accorto di aver tralasciato un lavoro importante e maestoso pubblicato durante il loro cammino. Sto parlando di The Snowbringer Cult. Composto da due cd, prodotti da tre gruppi che in realtà sono della stessa parentela. Il primo è quello della metà femminile dei Natural Snow, in arte Isengrind. Nulla di speciale, e neanche il suo ultimo lavoro purtroppo mi ha fatto ricredere, per cui una volta e per tutte le consiglio di accoppiarsi in maniera definitiva col suo maschio nelle vicinanze.
Il resto della raccolta però è tutta bellissima. Mi son genuflesso come facevano nel medioevo davanti ad un Cristo triumphans. E la scoperta son stati i Twinsistermoon, in realtà è l’altra metà del gruppo. Si, stiamo in casa insomma, non si capisce che cazzo facciano ‘sti due in casa, ma comunque siano sempre lodati.
Psichedelia, drone, ambient, folk, marce funebri e tardo medioevo. Bellissimo anche tutto l’album del 2009.
Insomma, il duo francese è prolifico, ed è da tenere d’occhio (non mi dilungo, ma chi non ha mai ascoltato l’eterno The Dance Of The Moon & The Sun, è meglio che interrompa immediatamente cosa stia facendo e ripari al danno), anche in vista dell’annuncio di un prossimo. Per cui scaricate pure, ed acquistate, se volete vedere tra i più bei packaging e artworks per cd (corredati talvolta di fumetti, ad opera della stessa Isengrind). Per altri dettagli e approfondimenti rimando, e purtroppo devo farlo stavolta, alla scheda della rivista Sentireascoltare.

[audio:http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2010/06/09-Amantsokan.mp3]
Twinsistermoon – Amantsokan

[audio:http://www.guylumbardot.com/wp-content/uploads/2010/06/12-SPells.mp3]
Twinsistermoon – SPells