GAS

Possibile che da mesi a questa parte tutti i miei post abbiano qualcosa a che fare con The Field, ancora lui?
Ebbene sì. Il fatto è che di recente il nostro idolo svedese ha compilato una Top 5 di alcuni dei suoi brani preferiti, e con piacere ho notato che fra questi ne compare anche uno di tale Gas, musicista tedesco che, se fossi un giornalista di una rivista alla moda, definirei seminale nel campo della musica ambient. A dire il vero la sua presenza tra le influenze di The Field è abbastanza ovvia: in primis perché Gas, al secolo Wolfgang Voigt, è il titolare della celebre etichetta berlinese Kompakt di cui fa parte anche il Nostro, ma soprattutto perché effettivamente il suo stile compositivo ha anticipato di molto ciò che The Field ha poi sviluppato negli album che tutti noi amiamo, ovvero: cassa dritta, loop infiniti, suoni spettrali (e lo dice lui stesso).
La differenza fra “maestro ed allievo” sta però nel particolare tipo di atmosfere più rarefatte ed impalpabili, rispetto alla sublime ricchezza di The Field, che Gas è riuscito a creare: la sua intenzione, come disse in questa intervista, era quella di “bring the forest to the disco, or vice-versa”. Ed effettivamente non saprei come descrivere la sua musica se non come la colonna sonora di un incubo claustrofobico ed angosciante (o di un rilassante trip drogato da acidi, a seconda dei casi) ambientato in una foresta tedesca, di notte. Ascoltare per credere.

Tra gli appassionati del genere gode di ottima fama, tanto che la sua celebre quadrilogia Gas/Zauberberg/Königsforst/Pop è stata per anni un cimelio raro da cifre astronomiche su eBay, prima che fortunatamente venisse ripubblicata nella raccolta Nah und Fern del 2008.

E’ di Gas anche un altro pilastro fondamentale (eufemismo) dell’ambient moderna, e cioè “Microscopic”, dallo stile però decisamente diverso rispetto al resto della sua produzione e scaricabile a gratis da qui.
Altre informazioni interessanti su Wikipedia.
Mi scuso inoltre se i brani sono pesantucci da scaricare.

Ancora novità: Nachtmystium, Moderat

Rispettivamente e laconicamente: L’EP dei già conosciuti Nachtmystium si intitola Doomsday Derelicts. Poi c’è l’album di una nuova formazione, composta da Modeselektor e Apparat (da qui la contrazione: Moderat). Quest’ultimo, a dire il vero, poco identificabile e catalogabile. Personalmente trovo molto belle le tracce in cui non è presente una voce umana (sarà mica colpa di Apparat?).

Dj Hell – Teufelswerk

dj hell Teufelswerk

Teufelswerk: doppio album di dj hell diviso in due party, night & day, per un totale di 16 pezzi da applausi. un’orgia di bassi assassini, vocoder cattivissimi, synth suonati dagli angeli di Nostro Signore Iddio, kraftwerk, techno di detroit, macchine che di notte imboccano a tutta velocità tunnel di berlino, featuring di brian ferry e p.diddy, ma soprattutto: dj hell. capolavoro monumentale. dj hell santo subito.  good old electronic germany, per citare il commendatore.

Coralcola – demo

Genere ambient techno, ritmo 4/4 in cassa dritta, beat ripetuti fino allo sfinimento, atmosfere eteree. Non stiamo parlando del prodigioso The Field, ma della sua controparte yankee: Coralcola. Già noto ai popoli degli internets per l’ottima “Heath Ledger”, ha da poco pubblicato un demo di quattro tracce (titolo: “demo”) scaricabile a gratis da Last.fm.
Forse poco originale ma comunque bravo, sicuramente degno erede del suo “fratello maggiore”-barra-mentore svedese, che ha già avuto modo di conoscere esibendosi insieme in un live (qualità di merda, vabbè).

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