Stephen O'Malley – Keep an Eye Out

Per chi scrive, “Keep an eye out” si è ipotecato qualche posto in podio per quest’anno. Stephen O’Malley, famoso per il suo contributo in numerosi gruppi, è un tipo oscuro, droneggiatore a tradimento, elemento cardine dei Sunn O))). Insomma, stiamo parlando di gente strana, gente che rilascia i propri album SOLO ed ESCLUSIVAMENTE in vinile. Unica traccia dell’album, di 12 minuti su un lato, “Keep an eye out” è una spinta propulsiva verso il disfacimento, che a tratti mi ricorda, non so perchè, “Stars” di Brian Eno (ma per essere più musicalmente corretti, qualcuno sguainerà il nome di Alva Noto).
Per motivi di dimensione l’ascolto è non in player embedded, ma dovrete sudarvelo voi registrandolo dal giradischi.

Tim Hecker – An Imaginary Country

Preparate gli altarini, sua maestà delle 4 del mattino, come ho felicemente rinominato Tim Hecker, è tornato. Questo implica una leggera ridefinizione delle nostre inutili esistenze, per almeno qualche mese. L’album si intitola An Imaginary Country. Dovrebbe uscire il 10 Marzo, ma qualche furfante ha avuto la bella pensata di leakarlo; operazione, come ben sapete, totalmente a favore del LOL. Questo vuol dire che l’album ancora non è acquistabile online.
Da ascoltare sotto la doccia, in auto, nell’amplesso, in palestra, al cinema, durante la tombolata, mentre ascoltate altra musica o durante le prime ore del mattino. An Imaginary Country, una semplice garanzia per superare ciò che è terreno.

Polmo Polpo / Sandro Perri

sandro perri è un musicista canadese di origini italiane che, prima col monicker di polmo polpo, si è dedicato all’elettronica e al post-rock, poi, col suo vero nome, al folk acustico. per ora mi sto concentrando sulla prima vita, quella del polpo. il primo pezzo a fine post viene dal suo secondo album strumentale del 2003, Like Hearts Swelling,  5 tracce splendide che in alcuni momenti mi hanno fatto pensare a un mix dei ratatat con i gybe (tra l’altro ora perri viene pubblicato dalla constellation, l’etichetta dei gybe). anni dopo ha ripreso questi pezzi e ha fatto un album di cover di se stesso, cantandoci sopra, da cui ho tratto il secondo pezzo a fine post. credo che seguiranno altri post dedicati al signor perri. qui una sua intervista.

Burning Star Core – Challenger

vabbè ormai stiamo diventando una filiale della no fun di new york (prurient, carlos giffoni, merzbow, religious knives, jim o’rourke, per dirne alcuni). ma come si fa a non segnalare almeno questi due pezzi di C Spencer Yeh aka burning star core tratti dallo splendido album del 2008 challenger, uscito appunto per la hospital productions di prurient? si può comprare on line, oppure.

Byrne ed Eno son tornati, altro che Batman!

Segnalazione en passant: David Byrne & Brian Eno, ripeto David Byrne + Brian Eno (a Roma dicono mica pizza e fichi, dalle mie parti mica ‘a fessa e mammeta), partoriscono qualcosa di nuovo: http://www.everythingthathappens.com/

Mp3 scaricabile dal supposto sito, ascoltabile più in basso. Godetene.

La condivisione della malinconia

Un sito incomprensibile e mutevole: http://www.akirarabelais.com
La tendenza a produrre e manipolare melodie lamentose ed addolorate.
Parole ed etichette che sottraggono giustizia alla musica. 
Poche e sparute fotografie che lo ritraggono.
Un packaging degno e prodotto dagli artigiani dell’Hard Format: http://www.hardformat.org/?p=8
Canzoni dai titoli che superano la norma del referto medico. 

Questi alcuni telegrafici accenni ad Akira Rabelais e al suo Spellewauerynsherde che, nel caso di specie, consta di 7 tracce elaborate partendo da alcune misteriose registrazioni su nastro di canti tradizionali islandesi, risalenti alla fine degli anni ’60.
Tutto il resto sono parole.